Non eravamo pronti per un'impennata del genere. Facciamo così: prendiamo fiato e cominciamo dall'inizio, o meglio dalla fine. Anzi dal mezzo, chi lo sa, i Telltale hanno deciso che Cronos è morto, e addio all'ordine temporale degli eventi. Se vi ricordate, ci siamo lasciati in uno scantinato, con Sam e Max che avevano da poco sventato i piani del gorilla spaziale. Il caso vuole che qui ci sia anche un proiettore con quattro bobine contenenti i filmati delle gesta dei loro antenati Sammeth e Maximus, che nel secolo scorso sono riusciti a trafugare il Devil Toybox, un artefatto dal sapore biblico. Devil Toybox, Devil's Playhouse... che ci sia un collegamento?
Anche se fosse, dovrete essere più arguti di così per arrivare a capo di questo episodio. Potete infatti passare da una bobina all'altra in qualunque momento per guidare Sammeth e Maximus, facendo scorrere le lancette avanti e indietro per sbirciare cause e conseguenze e trovare la soluzione agli enigmi. Questo è uno dei poteri di Maximus, e sostituisce in qualche modo la chiaroveggenza divina che lo caratterizzava nel primo episodio. Il risultato è sensazionale, un'opera da conservare nel tempo. Adesso però, è meglio cambiare bobina e raccontarvi tutto il resto.
Lungo la linea temporale
The Tomb of Sammun-Mak è un'evoluzione del primo episodio coraggiosa e perfezionista, un motore finissimo che gira a pieno regime. Se Telltale dovesse mantenere questo tenore sino alla fine, questa stagione diventerà un capolavoro. Le locazioni adesso sono tante e inaspettate. Ma soprattutto, ogni piccolo avvenimento è il pretesto per una battuta degna del miglior cabaret, per un'espressione impagabile di Maximus o qualche altro momento d'eccellenza. Sembriamo posseduti, ma l'attenzione per i dettagli raggiunge il livello delle grandi produzioni cinematografiche: regia inaspettata e sceneggiatura blindata. Anche i personaggi si sono moltiplicati, pescando a piene mani dal passato della seria ma con alcune importanti rivisitazioni, oltre chiaramente alle nuove entrate.
La narrazione questa volta è solida e sufficiente a sviscerare ogni passaggio senza correre troppo sull'acceleratore. Ma The Tomb of Sammun-Mak non è un film, è un gioco. E proprio nella veste di gioco è rivoluzionario. Come anticipato dagli stessi Telltale, la stagione si sviluppa sull'uso dei poteri di Max. Il difficile è stato far sì che l'uso degli oggetti fosse limitato al minimo. Vi dimenticherete persino di averli, gli oggetti. Per un'avventura grafica è un cambiamento di paradigma, anche perché il risultato funziona senza sbavature. In alcuni casi si tratta di compiere l'azione giusta durante una scena precisa, in altri casi la risoluzione degli enigmi si basa tutta sui balzi temporali e l'ordine nel quale si concatenano alcune scelte, a partire dai dialoghi. Sam e Max dal canto loro sono ancora più in forma, e non viene mai sprecata una linea di dialogo. Questo episodio è un congegno perfetto. Un orologio bizzarro con centinaia di ingranaggi che girano gli uni sugli altri a ritmo di valzer.
Sam & Max: The Devil's Playhouse è la terza serie di cinque episodi sulle avventure di Sam e Max. Gli episodi sono rilasciati con cadenza mensile e di volta in volta potrete leggerne la recensione su Multiplayer.it. Il prezzo per l'intera serie è di circa 35 dollari se comprata sul sito dello sviluppatore, 32.99 euro su Steam. Su iPad, attraverso l'App Store di Apple, ciascun episodio costa 6.99 dollari.
NOTA: al momento del lancio, tutti gli episodi di Sam & Max: The Devil's Playhouse sono disponibili solo in lingua inglese.
Conclusioni
The Tomb of Sammun-Mak zittisce ogni borbottio sollevato dal primo episodio. La spavalda impostazione narrativa di The Penal Zone esplode di prepotenza in questo secondo capitolo. Poter giocare muovendosi avanti e indietro sulla linea temporale degli eventi è aria fresca nella stanza soffocante dei punta e clicca. Ma non finisce qui: l'uso dei poteri di Max e altri meccanismi d'azione sostituiscono quasi completamente l'uso degli oggetti nella risoluzione degli enigmi. Questo non deve trarvi in inganno, i puzzle vi daranno più filo da torcere rispetto all'episodio precedente. E a monte di tutto c'è la lima maniacale con la quale è stato raffinato ogni secondo di gioco, che scolpisce la forma perfetta di un'avventura rivoluzionaria.
PRO
- Un cambio di paradigma per i punta e clicca
- Struttura narrativa coraggiosa
- Geniale e raffinato sotto ogni aspetto
CONTRO
- Ci stiamo ancora pensando...
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore: Intel Core 2 Quad Q6600
- RAM: 2 GB
- Scheda video: GeForce 8800 GT
- Sistema operativo: Windows Vista
Requisiti minimi
- Sistema Operativo: Windows XP / Vista / Windows 7
- Processore: 2.0 GHz o superiore
- RAM: 1 GB
- Scheda video: 128 MB compatibile con DirectX 8.1
- DirectX: Versione 9.0c o superiore
- Scheda audio: compatibile con DirectX 8.1