Versione testata: PlayStation 3
Reboot, una parola ultimamente divenuta cara agli sviluppatori di videogiochi, che nell'ottica di "sfruttare" un brand già conosciuto ne rimescolano le carte cercando di adeguarsi agli standard attuali ma avendo al contempo la "forza" del brand stesso come base sicura di supporto. Questa volta è stato il povero Koji Igarashi a farne le spese, il papà di una delle serie action più apprezzate in assoluto, e così lo sviluppo di Castlevania: Lords of Shadow è stato affidato al team madrileno di Mercury Steam sotto supervisione di Kojima Production, per un nuovo esperimento in tre dimensioni di una saga che mai ha avuto successo o voti lusinghieri in questa configurazione e che appunto con Lords of Shadow rappresenta un reboot, riavvio, sotto diversi punti di vista.
Lupi mannari in tre dimensioni
Gli elementi che ricordano i capitoli storici della saga li ritroviamo nel logo iniziale dei Mercury Steam, nella tipologia di alcuni nemici, in riferimenti alla storia e nel finale di gioco. Questo per dire che i punti di contatto o familiarità con il brand che tutti conoscono sono relativamente pochi, e il titolo nella sua trasposizione in tre dimensioni è diventato un action/adventure che propone un mix elevato di fattori che magari singolarmente abbiamo potuto apprezzare nei vari God of War e Darksiders, ma anche in Uncharted e se vogliamo Shadow of the Colossus. La visuale è ovviamente in terza persona con la telecamera semi-fissa gestita interamente dall'intelligenza artificiale mentre il protagonista di questo episodio è Gabriel Belmont, membro della Confraternita della Luce che si trova alla ricerca dei Signori dell'Ombra nel tentativo di vendicarsi e ricongiungersi con l'amata Marie, uccisa brutalmente durante il sonno.
L'avventura si dipana quindi attraverso dodici capitoli divisi a loro volta in sezioni al termine delle quali viene data una valutazione su tutti gli oggetti e i punti esperienza acquisiti. Proprio questi ultimi rappresentano la maniera principale per accrescere le abilità di Gabriel: si ottengono infatti avendo la meglio sui nemici e possono essere spesi per acquistare nuove abilità tramite un apposito menu che si raggiunge mediante il tasto select. Il protagonista principale non dispone di livelli ad ogni modo, ma per più della metà dell'avventura continua ad acquisire nuovi oggetti e potenziamenti che permettono di accedere a loro volta a nuove abilità o avere accesso a locazioni irraggiungibili, come il braccio dell'ombra piuttosto che gli stivali per coprire distanze più velocemente. La combinazione degli elementi di cui sopra permette di avere un sistema di combattimento piuttosto interessante, dove ad affiancare i classici colpi leggeri e potenti della croce di Gabriel abbiamo la magia della luce e quella dell'ombra, che rappresentano gli elementi di maggiore distinzione. Attivabili rispettivamente mediante i tasti L1 e R1, queste magie avvolgono Gabriel in una luce blu oppure rossa: nel primo caso il protagonista può guadagnare energia vitale dopo ogni colpo messo a segno, nel secondo invece la potenza dei fendenti è maggiore rispetto al normale.
Per rimpinguare le apposite barre di energia esistono delle particolari fontane ed inoltre ogni nemico rilascia le cosiddette sfere neutrali dopo ogni uccisione in configurazione normale; a questo punto è possibile assorbirle mediante i tasti L3 e R3, anche in contemporanea. L'alternanza nell'uso di questi due tipi di magie rappresenta quindi l'elemento più interessante del sistema di combattimento di Castlevania: Lords of Shadow, perché bisogna alternarle spesso e volentieri per evitare di morire e al contempo avere la meglio sui nemici più velocemente. Ci sono inoltre alcuni boss in grado di essere più sensibili o meno a una o l'altra, peccato che siano sporadici e confinati alle battute finali. Al di là dei combattimenti Castlevania: Lords of Shadow è un titolo che propone una struttura molto varia per supportare la grande longevità di cui è dotato. Le 18/22 ore necessarie per portarlo a termine propongono infatti diverse sezioni platform e puzzle, che spezzano a dovere il ritmo. Le prime funzionano perché il sistema di controllo risponde bene e le scelte operate dagli sviluppatori sui tasti da premere sono azzeccate, ricordano quelle di Uncharted quando spesso ci si trova a muoversi da una sporgenza all'altra in maniera armoniosa, magari scalando grosse strutture o saltando da un dirupo all'altro. La telecamera in questo caso gioca a nostro favore regalando scorci sempre ampi e belli da vedere, che aumentano l'atmosfera e ricordano molto quelli oramai famosi del gioiellino di Naughty Dog. La stessa telecamera invece crea qualche problema in altri passaggi, perché alcune inquadrature fisse talvolta restituiscono punti "ciechi" che possono ingannare e infatti in sporadiche occasioni abbiamo girovagato a vuoto prima di capire dove andare, proprio perché la telecamera stessa non era posizionata nel migliore dei modi. Le sezioni puzzle sono preponderanti soprattutto nella parte centrale e finale dell'avventura, solitamente propongono enigmi di tipo ambientale e alcune sono decisamente interessanti da risolvere, come quella del carillon con diversi ingranaggi da sbloccare per proseguire. La loro varietà è apprezzabile, alcuni puzzle però sembrano essere un po' forzati e avremmo gradito una loro distribuzione più omogenea, soprattutto quelli che richiedono forzatamente del tempo per essere risolti anche se si conosce chiaramente la soluzione finale.
Trofei PlayStation 3
Completare Castlevania: Lords of Shadow a livello normale permette di ottenere solamente il 25% dei 43 trofei disponibili, ottenerli tutti sarà un vero e proprio incubo in fatto di ore da dedicare, tra lo scovare tutte le gemme disponibili (comprese quelle segrete), finire il gioco a tutti i livelli di difficoltà e così via. Il trofeo più ostico in termini di tempo prevede il completamento al 100% di ogni sezione di ogni capitolo, un lavoro fatto apposta per i cacciatori di platino più incalliti.
Conclusioni
Bisogna innanzitutto fare una premessa: di Castlevania questo gioco ha il prefisso e poco altro, per il resto è davvero un riavvio inedito per la saga, che disorienterà tutti quelli che hanno giocato e apprezzato uno qualsivoglia dei precedenti capitoli. Detto questo, Castlevania: Lords of Shadow è il primo episodio 3D degno di questo nome e un action adventure estremamente competente, che riesce a proporre diverse sfaccettature del genere e amalgamarle tra loro per rendere il titolo longevo, vario e decisamente rigiocabile. Il comparto tecnico e quello artistico propongono inoltre dei passaggi evocativi e molto belli da vedere, un lavoro non comune che in alcuni casi lascia davvero a bocca aperta. La sensazione però è che si sarebbe potuta ridurre la durata di gioco per bilanciare meglio i combattimenti e renderli meno ripetitivi, così come regalare momenti narrativi e di gameplay più esaltanti, che sono proprio i fattori che non permettono alla prima fatica di Mercury Steam di diventare uno dei migliori esponenti degli action adventure già al primo tentativo, pur rimanendo un acquisto consigliato agli appassionati del genere.
PRO
- A tratti sublime tecnicamente
- Gameplay molto vario
- Longevo e rigiocabile
CONTRO
- Narrazione un po' sfilacciata
- Sistema di combattimento interessante ma ripetitivo
- Privo di momenti realmente esaltanti