Un budget di circa duecento euro identifica, ad oggi, i prodotti mainstream per quanto concerne il variopinto mercato degli adattatori grafici. Pur non garantendo risultati di eccellenza alle risoluzioni più alte, infatti, un investimento del genere ci permette di ottenere un'esperienza ludica di buona qualità anche con i videogame di ultima generazione; quelli, per intenderci, che supportano le DirectX 11 e gli effetti visivi ad esse associati. La AMD Radeon HD 6870, che abbiamo testato nella versione prodotta da PowerColor, si presenta fin da subito come una soluzione efficace per raggiungere tali obiettivi. Anche dal punto di vista economico, considerando che la serie 6000 si distingue per i consumi inferiori rispetto alla precedente incarnazione delle Radeon, a fronte però di prestazioni molto simili. Nella fattispecie, un benchmark popolare come il 3D Mark 06 definisce nell'ordine del 2% la superiorità computazionale della Radeon HD 5870 rispetto alla 6870. Sul fronte consumi, però, la prima richiede in media il 20% in più di energia in una situazione di pieno carico. E il prezzo di una 5870, infine, si aggira intorno ai duecentosessanta euro. Un discorso simile può essere fatto nei confronti della diretta concorrenza, rappresentata dal modello GeForce GTX470: prestazioni per molti versi simili, ma un consumo molto superiore per il prodotto NVIDIA, tanto in una situazione di "full load" quanto in idle.
Unboxing
Disponibile da poco sul mercato, la AMD Radeon HD 6870 si presenta identica in tutte le sue incarnazioni, con l'unica differenza riscontrabile appunto nel catalogo di PowerColor, che la produce in tre varianti: la prima realizzata secondo le specifiche AMD, ovvero con la cover plastica del dissipatore "squadrata" e i due connettori da 6-Pin posti alla fine del PCB; la seconda in una versione alternativa, dotata di cover arrotondata e con i connettori posti sul lato; la terza nel modello PCS+, overclockato di fabbrica, con la stessa cover arrotondata ma frequenze d'esercizio maggiorate per quanto concerne GPU (940 MHz anziché 900) e memoria (1100 MHz anziché 1050).
Abbiamo avuto modo di provare la seconda variante, e possiamo chiarire fin da subito che utilizzando l'ATI OverDrive si raggiungono senza problemi le frequenze del modello PCS+ applicando un lieve overclock. Che il prodotto PowerColor badi esclusivamente "al sodo" appare chiaro fin dalla confezione, che reca finalmente il marchio AMD in luogo di ATI (acquisita da tempo dal colosso californiano) ma non si lascia andare a inutili lussi e anzi si presenta in modalità "eco-friendly", completamente di cartone grezzo e senza fronzoli. In confronto alle schede XFX di prezzo simile, il "contorno" appare dunque scarso e restituisce ben poca soddisfazione. All'interno della confezione, oltre al manuale e ai driver, troviamo il solito adattatore DVI/VGA, un adattatore miniDP e un adattatore di corrente per gli alimentatori che dispongono di un unico cavo da 6-Pin. La AMD Radeon HD 6870 è lunga circa 240 millimetri, ma grazie alla posizione laterale dei connettori finisce per occupare molto meno spazio rispetto alle schede di fascia alta, consentendo l'eventuale montaggio di ventole supplementari all'interno del case. Il sistema di dissipazione con cover arrotondata risulta senz'altro più gradevole alla vista rispetto alle forme squadrate del progetto originale AMD, e si rivela peraltro molto efficiente: in condizioni di tranquillità, la temperatura rilevata è di circa 40 gradi centigradi. Per quanto concerne invece la rumorosità, abbiamo purtroppo rilevato un "problema di gioventù" che pare affliggere in molti casi i modelli della serie 6000: la ventola del dissipatore non risponde alle direttive del Catalyst Control Center, girando sempre a circa il 70% della velocità massima. Sappiamo che XFX ha risolto tale problema con il rilascio di un fix per il BIOS della scheda video, mentre PowerColor rimane ad oggi colpevolmente indifferente alla questione. Non si può non accostare questo fastidioso difetto all'attuale situazione dei driver Catalyst, che nella versione 10.10 hanno avuto bisogno di ben cinque hotfix per tamponare una serie di bug più o meno gravi. Siamo sicuri che tali inconvenienti verranno risolti, tuttavia AMD non ci fa una gran bella figura.
Le novità
I connettori posteriori della scheda evidenziano le prime novità introdotte con il modello 6870. In primo luogo le due uscite mini DisplayPort 1.2, che permettono il collegamento di ben sei monitor contemporaneamente; in secondo luogo l'uscita HDMI 1.4, pienamente compatibile con la modalità "Colori Intensi" e capace di pilotare un suono surround a 7.1 canali. È stato inoltre implementato il nuovo sistema di antialiasing morfologico, attivabile tramite il pannello di controllo, che ci permette di disattivare il corrispondente effetto presente nei videogame in luogo di una versione più leggera da gestire per il sistema, con ovvie ripercussioni sul frame rate.
Abbiamo utilizzato il "benchmark n.2" integrato in Lost Planet 2, in modalità DirectX 11, per capire come funziona effettivamente la cosa, e i risultati sono stati sorprendenti: avviando il gioco alla risoluzione di 1680 x 1050 pixel e con tutti gli effetti al massimo, incluso l'antialiasing 8X, abbiamo ottenuto una media di 26.9 frame al secondo. La sequenza oggetto del test è visivamente piuttosto ricca, con un'enorme creatura che si muove all'interno di uno scenario molto dettagliato e una serie di personaggi che le sparano addosso l'impossibile per tirarla giù. Disattivando completamente l'antialiasing, abbiamo ripetuto il benchmark ottenendo prestazioni chiaramente migliori: una media di 30.6 frame al secondo. A questo punto abbiamo attivato l'antialiasing morfologico della 6870 e ripetuto ancora una volta il benchmark, ottenendo un risultato sorprendente: una media di 31 frame al secondo tondi. In quella determinata situazione (ripetiamo: una sequenza piuttosto ricca e complessa), dunque, il prodotto PowerColor ci ha permesso di ottenere risultati visivi paragonabili a quelli di una scheda di fascia superiore senza rinunciare all'antialiasing. L'ultima novità è costituita dalla tecnologia EyeSpeed, che sostituisce la vecchia ATI Stream e consente lo sfruttamento della GPU per applicazioni non grafiche, come ad esempio la conversione dei filmati. A differenza di CUDA, EyeSpeed si basa su di uno standard aperto e dunque offre un gran numero di possibilità agli sviluppatori. Segnaliamo infine l'ormai piena compatibilità dell'accelerazione video con tutti i formati, incluso il Blu-Ray 3D.
Configurazione di prova
Processore: AMD Phenom X4 9550
Scheda madre: ASrock K10N78FullHD 3.0 AM2+
Memoria: 4 GB di RAM DDR2 PC6400
Scheda video: PowerColor AMD Radeon HD 6870 con 1 GB di RAM DDR5
Hard Disk: Western Digital SATA2 da 1 TB con 32 MB di cache
Sistema Operativo: Windows 7 Home Premium
DiRT 2 e Need for Speed: Hot Pursuit
Il gioco di corse sviluppato da Codemasters si conferma un'ottima cartina tornasole per verificare la potenza pura delle schede video, vista l'eccellente ottimizzazione e le numerosissime opzioni a disposizione per regolare i parametri relativi alla grafica.
Abbiamo provato a disputare la gara d'inizio alla solita risoluzione di 1680 x 1050 pixel, tenendo tutti gli effetti al massimo, l'antialiasing a 8X e disattivando la sincronia verticale, ottenendo una media di 42 frame al secondo. Un risultato molto buono, che rende l'esperienza di guida fluida e spettacolare, anche grazie alla pur timida implementazione di alcuni effetti tipici delle DirectX 11. Disattivando l'antialiasing del gioco e attivando quello morfologico della 6870, peraltro con il filtro edge-detect a 24 campioni, la media è aumentata di ben dieci fotogrammi al secondo, arrivando a quota 52. Quello che ci ha stupito di più, comunque, è la disinvoltura con cui la scheda video gestisce i possibili gradi di applicazione dell'antialiasing hardware: in DiRT 2 non si nota alcuna differenza passando dal 2X all'8X. L'altro gioco di corse che abbiamo provato è il recente Need for Speed: Hot Pursuit, un titolo atteso con curiosità dagli utenti ATI/AMD visti i problemi riscontrati all'uscita del precedente episodio, NFS: Shift. Possiamo dire con tranquillità che si tratta di acqua passata: pur non raggiungendo la fluidità di DiRT 2, Hot Pursuit si conferma veloce e divertente con la nostra configurazione di prova, alla risoluzione di riferimento 1680 x 1050 e con tutti gli effetti al massimo: una media di 33 frame al secondo sui tracciati più semplici, che scendono a 27 su quelli più complessi e affollati.
Metro 2033 e Crysis Warhead
Presentato come uno dei titoli tecnologicamente più avanzati dell'anno, Metro 2033 è un first person shooter ambientato in un futuro apocalittico, in cui i sopravvissuti a un'immane catastrofe vivono sottoterra e ogni giorno devono affrontare la minaccia di creature spaventose che si aggirano sulla superficie. Il gioco vanta una gestione avanzata delle luci, degli effetti particellari e chiaramente della tessellation, feature delle DirectX 11 che applicata ai modelli poligonali ne migliora sensibilmente l'aspetto.
Non si tratta certamente del prodotto più alla mano disponibile sul mercato, dunque eravamo curiosi di utilizzarlo per testare le capacità della AMD Radeon HD 6870. Dalle opzioni di Metro 2033 purtroppo non è possibile regolare singolarmente ogni parametro, e in particolare non abbiamo avuto modo di disattivare l'antialiasing per sfruttare quello morfologico offerto dalla scheda video. Giocando dunque con il preset "very high", sempre a 1680 x 1050 pixel, abbiamo sbattuto il muso contro un frame rate di appena 20 fotogrammi al secondo, che salivano a 30 nelle situazioni più tranquille salvo poi scendere anche a 15 quando sullo schermo si scatenava l'apocalisse. Le cose sono migliorate in modo proporzionale passando al preset "high", con guadagni medi di 6-7 frame al secondo e un risultato comunque ben lungi dal comune concetto di fluidità. Per ottenere quella abbiamo dovuto selezionare il preset "normal", rinunciando dunque al dettaglio e agli effetti più avanzati in favore di un frame rate di 40 fps in media. È chiaro che gli stessi risultati avremmo potuto ottenerli abbassando la risoluzione e magari rimanendo sul preset "high". Ma passiamo a Crysis Warhead. Lo spin-off sviluppato da Crytek destò stupore all'uscita, due anni or sono, per i sostanziali miglioramenti nell'ottimizzazione del CryEngine 2, che portò al guadagno di una manciata di frame al secondo rispetto al primo titolo della serie, chiaramente utilizzando il medesimo hardware e i medesimi parametri. Questi ultimi permettevano un grado maggiore di regolazione, dando al giocatore la possibilità di trovare il giusto compromesso fra qualità visiva e fluidità attraverso una serie di test. Abbiamo provato il gioco alla solita risoluzione di 1680 x 1050 pixel, disattivando l'antialiasing in favore di quello morfologico della scheda video e impostando i valori della grafica sul livello "entusiasta". In tali condizioni, purtroppo, il Warhead si è rivelato ancora piuttosto pesante, restituendo una media di 25 frame al secondo, con cali abbastanza evidenti quando ci si mette alla guida di un veicolo. È comunque bastato cambiare qualche valore o abbassare la risoluzione per raggiungere i 30-35 fps.
Lost Planet 2 e Tom Clancy's H.A.W.X. 2
Come avrete magari letto nella nostra recensione, Lost Planet 2 è arrivato su PC in ritardo rispetto alle versioni console, ma ha portato con sé il supporto delle DirectX 11. Il gioco può essere avviato tanto in questa modalità quanto utilizzando le DirectX 9, con differenze visibili (anche se non enormi) fra le due versioni in termini di impatto e dettaglio, e di conseguenza anche in termini di fluidità.
Il gioco dispone di due benchmark integrati per testare le capacità del proprio sistema prima di iniziare la partita, ed eseguendo il secondo test in modalità DirectX 11, a 1680 x 1050, con l'AA morfologico attivato, abbiamo ottenuto (come scritto in apertura) una media di 31 frame al secondo. La cosa curiosa, comunque, è che ripetendo il benchmark in modalità DirectX 9 alla stessa risoluzione, abbassandola a 1440 x 900 o persino eliminando anche l'antialiasing morfologico il gioco non ha restituito una media superiore a quella che però, bisogna dire, è frutto della somma di situazioni in cui l'engine tira fuori più di 50 frame al secondo e di altre, più problematiche, in cui la fluidità cala drasticamente. Veniamo infine a Tom Clancy's H.A.W.X. 2. Uscito di recente, questo sequel si è rivelato purtroppo deludente dal punto di vista del gameplay, facendo addirittura dei passi indietro rispetto al primo episodio della serie. Dal punto di vista tecnico, però, l'implementazione della tessellation ha permesso agli sviluppatori di inserire degli scenari davvero suggestivi e realistici, in particolare le montagne sono davvero molto belle da vedere. Meno brillanti i modelli poligonali degli aerei, specie per quanto concerne l'integrazione con l'ambiente. Anche in questo caso è presente un benchmark integrato: alla risoluzione di 1680 x 1050, con l'antialiasing hardware in luogo di quello software, senza sincronia verticale ma con tutti gli effetti al massimo, abbiamo ottenuto l'ottimo valore di 57 frame al secondo di media.
Conclusioni
Non è la prima volta che una scheda video AMD mette sul tavolo fattori come il consumo e il rapporto prezzo/prestazioni. Nel caso specifico della AMD Radeon HD 6870, ci troviamo di fronte alla classica situazione in cui l'azienda californiana si fa concorrenza da sola, con la 5870 a rappresentare un'alternativa magari più efficace prestazionalmente, ma meno efficiente. Tenendo conto delle discrete capacità di overclock (la scheda sale fino a 1050 MHz rimanendo stabile e senza particolari variazioni nella temperatura d'esercizio) e dei consumi contenuti, sarebbe il caso appunto di puntare sulla serie 6000; che però, come specificato in apertura, al momento soffre di alcuni "problemi di giovinezza" da tenere in debita considerazione: in primo luogo, mancano ancora soluzioni realmente alternative al modello reference, specie in termini di dissipazione del calore e silenziosità, e i tentativi in tal senso da parte di PowerColor non convincono del tutto; in secondo luogo, l'attuale situazione dei driver Catalyst e il bug che affligge alcuni modelli di 6850 e 6870 (risolto attualmente solo da XFX) difficilmente possono essere ignorati. Insomma, tutto sembra suggerire un po' di pazienza: se siete alla ricerca della miglior scheda video nella fascia dei duecento euro, forse è il caso di aspettare che la situazione si stabilizzi, che vengano realizzate altre versioni e che sul fronte driver si esca dall'attuale momento buio.
CI PIACE
- Ottimo rapporto prezzo/prestazioni
- Consumi molto contenuti
- Feature innovative e di grande valore
NON CI PIACE
- Affitta da alcuni problemi di gioventù
- Confezione essenziale a dir poco