Il re è morto, viva il re. La scomparsa di Michael Jackson, avvenuta ormai un anno e mezzo fa, come spesso accade in questi casi ha permesso di trasformare una figura con molti chiaroscuri, professionalmente e umanamente in declino, in un mito impeccabile con tanto di clamoroso rilancio commerciale. Lasciando perdere qualsiasi riflessione ulteriore sull'ipocrisia del mercato e dei consumatori, è indubbio che il "brand" di MJ sia tornato assolutamente sulla cresta dell'onda a livello dei grandi fasti del bei tempi; e così dopo film, nuovi album e merchandising vario, ecco giungere addirittura il videogioco postumo, intitolato Michael Jackson: The Experience e realizzato da Ubisoft. Sfruttamento o reale qualità, siamo qua per scoprirlo...
Ballo come lui
Non è certo la prima volta che Michael Jackson fa la sua apparizione nel mondo videoludico, e d'altra parte non avrebbe potuto essere diversamente per un personaggio che ha percorso gli anni più brillanti della sua carriera in parallelo con la crescita ed espansione del divertimento elettronico. Moonwalker di SEGA è sicuramente il ricordo più vivo, ma ci sono anche le comparsate in Space Channel 5 e quella improbabile in Ready 2 Rumble: Round 2. Con Michael Jackson: The Experience però Ubisoft ha voluto concentrarsi in maniera focalizzata sulle qualità di artista del Re del Pop, più specificatamente in quella di eccellente ballerino che gli ha permesso di dare vita ad alcune delle coreografie e dei passi che sono rimasti nella storia. Non è un caso che il prodotto sia stato realizzato proprio dalla casa transalpina, che da un paio d'anni sta vivendo con grande successo il fenomeno Just Dance su Wii; a questo punto basta davvero fare 1 + 1 per capire come Michael Jackson: The Experience sia fondamentalmente una versione dell'appena citato blockbuster casual riadattato attorno al personaggio e alle canzoni di Jacko. A livello contenutistico, i numeri sono più che discreti: le canzoni presenti sono 27, e coprono praticamente vent'anni di carriera a partire dalla fine degli anni '70. Le maggiori hit ci sono (quasi) tutte, come elencato nella tracklist nel box qui accanto, e ognuna di esse è ambientata a livello grafico all'interno del setting del video originale, ricreato in maniera quasi sempre soddisfacente e fedele, pur con alti e bassi. Le coreografie invece sono anch'esse ispirate a quelle originali, ma per forza di cose sono state ristudiate ed eseguite da altri comunque bravissimi ballerini; questo è riconducibile sia alla necessità di dar vita ad un gioco comunque accessibile anche da chi non è un ballerino di professione, sia al fatto che Michael Jackson: The Experience come Just Dance si gioca stando fermi sul posto, al massimo con qualche passo laterale o piroetta. E ancora come quest'ultimo, sono presenti opzioni di danza sia puramente in solitaria, ma anche in coppia e in questo caso addirittura in gruppo per coinvolgere fino a 4 giocatori contemporaneamente, spazio in salotto permettendo.
Malgrado però la produzione Ubisoft sia un prodotto casual, il livello di difficoltà generale è sicuramente più impegnativo rispetto a quello del pluricitato Just Dance. Certamente i brani sono divisi in tal senso tra più semplici o più complessi, ma in ogni caso stiamo sempre parlando di un titolo basato sui passi di uno dei migliori ballerini che il mondo del pop abbia mai conosciuto; per seguire in maniera sufficiente il simil-Jacko su schermo ci vuole un po' di scioltezza nei movimenti ed in ogni caso avere di fronte sua maestà MJ, pur in maniera virtuale, mette un po' di soggezione specialmente a chi è suo fan di vecchia data. Certamente chiunque ha provato nella vita a fare un moonwalk o inclinarsi in avanti come in Smooth Criminal, ma qua le cose sono un po' diverse. In tal senso la approssimativa capacità di rilevazione dei movimenti non dispiace più di tanto: se davvero si dovessero replicare esattamente le azioni su schermo, con tanto di coordinazione tra braccia e gambe, probabilmente staremmo parlando di uno dei giochi più frustranti degli ultimi anni. Al contrario col solo Wiimote impugnato nella mano destra, il sistema si limita a determinare alcuni spostamenti, supponendo che il resto del corpo si muova di conseguenza. Inoltre come già detto nel caso di Just Dance 2, lamentarsi per questa imprecisione non ha alcun senso; il gameplay studiato da Ubisoft per questo genere di prodotti non ha come fondamento la valutazione e il giudizio dell'utente (ed infatti tale elemento è marginale e praticamente irrilevante), ma bensì la volontà di offrire un divertimento casual e spensierato. Michael Jackson: The Experience è infine un prodotto molto, molto più settoriale e focalizzato rispetto a Just Dance, meno vario e privo di extra importanti come il negozio online. In tal senso la scuola di danza, in cui un gruppo di istruttori in carne ed ossa spiega come eseguire i passi di Jacko tramite una serie di video didattici, non rappresenta niente di più di ciò che comunque si potrebbe trovare su internet in maniera gratuita.
Move e Kinect
Move: Molto simile alla versione per Nintendo Wii, Michael Jackson The Experience su PlayStation 3 sfrutta la combinazione Move e PlayStation Eye per seguire i movimenti del giocatore, per quanto in maniera sempre molto approssimativa. Si può inoltre decidere se ballare sulla base delle complesse coreografie di Jacko o di quelle più abbordabili della sua crew, mentre premendo il tasto Select si ha la possibilità di giocare una versione ridotta di ciascun brano. In aggiunta, collegando un microfono è possibile alternare esibizioni di ballo e canto, o lasciare che un amico presti la sua voce mentre noi ci dimeniamo in improbabili coreografie, e come nella versione Wii è possibile esibirsi con altri tre giocatori contemporaneamente. Il risultato è molto interessante, e grazie alla possibilità di sbloccare foto, informazioni e addirittura lezioni di ballo, si è stimolati a giocare e rigiocare sulle note dei brani che hanno fatto la storia della musica pop. MJ The Experience per PS3 non pretende che eseguiate alla perfezione i passi di Jackson, e comunque non sarebbe in grado di rilevarli, ma per cura estetica, contenuti e realizzazione tecnica è senza ombra di dubbio la versione meglio riuscita.
Kinect: Se le versioni per PlayStation 3 e Nintendo Wii si assomigliano tra di loro, sia come impostazione che come sistema di controllo, l'edizione per Xbox 360 è estremamente differente, prendendo pesantemente spunto da alcuni giochi di ballo usciti al lancio della periferica Microsoft. In maniera simile a Dance Central e Dance Evolution, lo scopo del giocatore è cercare di seguire il più possibile la coreografia dei ballerini su schermo, assumendo una particolare posizione o eseguendo un movimento specifico quando viene indicato dal gioco. Ovviamente, proprio perché stavolta è necessario muoversi correttamente con tutto il corpo, la versione per Xbox 360 è caratterizzata da coreografie più abbordabili e alla portata di tutti, che il più delle volte consistono in ripetere sequenze semplici o di memorizzare pose particolari. La Corona King Power (un moltiplicatore che funziona esattamente come lo Star Power di Guitar Hero) aggiunge un po' di vivacità ai brani, ma purtroppo non mancano difetti più o meno evidenti. Dal momento che Kinect rileva il corpo del giocatore e lo mette al centro della scena, l'edizione per la console Microsoft è l'unica tra le tre a non mostrare (quasi) mai Jackson, rischiando di scontentare un gran numero di fan. Inoltre, a differenza della versione PS3, Michael Jackson The Experience per Xbox 360 presenta tutti i contenuti sbloccati fin dall'inizio, eliminando del tutto ogni tipo di progressione o di stimolo per il giocatore, dirigendosi più decisamente ai giocatori più casual che vogliono semplicemente poter ballare da subito qualsiasi brano della tracklist.
Conclusioni
Michael Jackson: The Experience è un prodotto che si basa sulle ottime fondamenta gettate dalla serie Just Dance, e di conseguenza su un gameplay divertente, efficace e perfetto in ambito casual. Per sua stessa natura però si indirizza ad un pubblico molto più focalizzato, quello dei fan di Jackson, ed è ovviamente meno vario a livello musicale. Inoltre la mancanza di un negozio online o di extra particolarmente interessanti limita il suo appeal sul lungo periodo. Un acquisto quindi in ultima analisti consigliato sì, ma soltanto a chi è cresciuto a pane e moonwalking. Per tutti gli altri, Just Dance 2 è una scelta preferibile.
PRO
- Tracklist valida e varia
- Buone coreografie
- Ottimo per i fan
CONTRO
- Manca lo store online
- Più difficile di Just Dance 2
- Naturalmente dedicato a un pubblico più settoriale
La Tracklist
Another Part of Me
Bad
Beat it
Billie Jean
Black or White
Dirty Diana
Don't Stop 'Till You Get Enough
Earth Song
Ghosts
Heal the World
In the Closet
Leave Me Alone
Money
Remember the Time
Rock With You
Smooth Criminal
Speed Demon
Streetwalker
Sunset Driver
The Girl is Mine
The Way you Make Me Feel
They Don't Care About Us
Thriller
Wanna Be Startin' Something
Who Is It
Will You Be There
Workin' Day and Night