Il fenomeno del Social Gaming, spauracchio di molti professionisti del settore e accusato di uccidere il "gioco serio", nonostante i numeri impressionanti di utenti coinvolti in realtà, almeno per il momento, non ha raggiunto un livello qualitativo tale da interessare il giocatore abituale; ciononostante, il potenziale bacino multimilionario a cui è indirizzato permette interessanti sperimentazioni, che nel caso di FarmVille prima e CityVille poi hanno anche avuto un grande successo di pubblico.
Con Buddy Rush però l'asticella qualitativa dei browser game (poi trasportati anche su dispositivi iOS) è stata, almeno secondo il volere degli sviluppatori, abbastanza sollevata: gestire un RPG con vista tridimensionale infatti, per quanto possa venire semplificato, rappresenta una sfida certamente più ardua rispetto ai tradizionali e basilari strategici immediati fin qui presentati su Facebook.
A caccia di “Oblins” con gli amici di Facebook
Premessa indispensabile per giocare a Buddy Rush è quindi possedere un account Facebook: croce e delizia dei videogiocatori, la sincronizzazione con il famoso Social Network risulta piuttosto invasiva, a causa delle funzionalità di gioco mirate al reclutamento di più "amici" possibili. Come in molti altri esponenti del genere infatti, invitare i contatti comporterà una serie di vantaggi diretti e indiretti, concretizzabili in un'immediata disponibilità di patatine (che rappresentano le monete del gioco) o in una maggiore scelta di personaggi utilizzabili nel party durante le avventure. Buddy Rush è quindi in definitiva un gioco di ruolo piuttosto classico, anche se la tipologia di personaggi selezionabili risulta essere quanto meno anomala: oltre ai classici guerrieri, maghi, ladri e spadaccini è possibile infatti scegliere ad esempio un'avvenente ragazza la cui abilità è "distrarre i nemici" mediante le sue grazie, o la sorella di Cenerentola (Cinderella in versione anglosassone), Botherella, perennemente frustrata dalla notorietà della consanguinea, nonché un elegante "Vampino", ispirato al Tom Cruise di "Intervista col Vampiro"; l'ironia e l'umorismo sono dunque gli elementi che accomunano tutte le bizzarre comparse di gioco. Una volta completata la scelta, la personalizzazione risulta praticamente nulla: soltanto gli oggetti incontrati durante le avventure e ricevuti in premio potranno cambiare in minima parte l'aspetto del personaggio. In piccolo, il villaggio del protagonista racchiude tutti i clichè di un gioco di ruolo: il mercante, la gestione dell'inventario, l'upgrade delle skill, il registro delle missioni (affidato alla guardia della porta) e persino un (inutile) mini gioco di pesca. L'aspetto peculiare riguarda tuttavia, come accennato in precedenza, la gestione del party: per affrontare le quest la scelta dei compagni è affidata ai personaggi creati da altri giocatori di Buddy Rush sparsi per il vasto mondo di Facebook; portando gli avatar in missione, si contribuisce alla loro crescita, per un limite di 4 missioni consecutive. Ogni quest consuma una barra di stamina, il cui esaurimento comporta lo stop del gioco fino all'arrivo di un nuovo compagno d'armi (o per 45 minuti se si vuole riutilizzare quelli precedenti); le inevitabili microtransazioni si applicano all'acquisto delle citate patatine ma, almeno per la prima metà di gioco, non risultano necessarie al corretto svolgimento del gameplay. Dopo 4 missioni è dunque obbligatorio il cambio dei compagni di viaggio, evento che spingerà alla rotazione furiosa di partner occasionali via Facebook (oltre che fomentare lo spam selvaggio sulle bacheche); la scelta dei compagni però deve essere fatta in maniera oculata, a seconda della tipologia di quest da affrontare: il gioco infatti necessita nei livelli più avanzati di un minimo di approccio strategico.
Per spostare il gruppo di personaggi basta toccare su schermo la porzione di terreno dove si desidera collocarli; gli attacchi sono automatici, ma è comunque data la possibilità di scegliere un obiettivo primario in caso di aggressioni multiple. Per attaccare gruppi numerosi di nemici o imponenti boss di fine livello alle armi standard si affiancano efficaci magie sia difensive che offensive; la tipologia di avversari spazia da semplici e simpatici vermi agli Oblins, senza la G davanti ma comunque abbastanza familiari ai fan dei giochi fantasy mentre ognuno dei 5 mondi di gioco è infestato da particolari mostri a tema, particolarmente ostici da sconfiggere. La natura vera e propria delle quest è quanto di più imprevedibile si possa immaginare: si passa da una classica ricerca di obiettivi nei vari dungeon (sempre piuttosto piccoli) alla difesa di postazioni, dal salvataggio di amici in difficoltà al ritrovamento di antidoti e pozioni; degna di menzione una particolare missione, che prevede il recupero di alcuni rotoli di carta igienica necessari ad un povero malcapitato chiuso in bagno... Il problema di queste simpatiche quest è che, sebbene siano numerose, per poter sbloccare oggetti importanti e livelli di esperienza devono essere affrontate almeno 3 volte ciascuna, causando il tristemente noto effetto Gran Turismo; considerando il level cap fissato a 60, si capisce quindi come la longevità del titolo sia davvero enorme, a scapito della varietà. Tecnicamente parlando, pur non potendo certo paragonare il gioco a produzioni più serie, si ha quanto meno uno stacco dalla classica impostazione dei Browser Game, con una grafica 3D semplice ma pulita, un framerate fluido e simpatiche animazioni diverse per ogni classe; la possibilità di giocare sia a casa che in mobilità con lo stesso personaggio è in ogni caso un plus ben accetto, una politica che anche Microsoft con Xbox Live for Windows Phone ha intenzione di implementare in un prossimo futuro. Nota di demerito infine sulle melodie di accompagnamento, simpatiche per i primi 5 minuti ma poi decisamente insopportabili.
La versione testata è la 1.1
Prezzo: gratuito
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Conclusioni
Buddy Rush pur non facendo certamente gridare al miracolo potrebbe nel suo piccolo far avvicinare ai Social Game i detrattori più spietati dei titoli in stile Zynga, grazie all'approccio sicuramente più "ortodosso" di cui necessita. Un RPG con 60 livelli infatti, per quanto casual possa essere considerato, rappresenta comunque un bell'impegno; crearsi un party con gli amici alla lunga potrebbe addirittura coinvolgere anche qualche veterano del genere, considerando il prezzo d'ingresso totalmente gratuito; da premiare infine l'umorismo di cui è pervaso il gioco e le numerose citazioni presenti qua e là nelle varie avventure.
PRO
- Approccio semiserio
- Lunghissimo
- Il personaggio può crescere anche per meriti altrui
- Quest divertenti e improbabili...
CONTRO
- ...ma da ripetere più volte
- La connessione con Facebook spinge allo spam estremo
- Musiche ossessive