Gli alieni creati dalla geniale mente dell'artista svizzero Hans Ruedi Giger, protagonisti della serie cinematografica iniziata dal capolavoro di Ridley Scott, hanno avuto a dire il vero alterne fortune in ambito videoludico, con buoni prodotti affiancati ad altri davvero dimenticabili. Con Aliens: Colonial Marines di Gearbox ancora lontano qualche mese, chi è crescito tra facehugger e Regine Madri potrà però trovare grande sollievo nell'attesa grazie ad Aliens: Infestation, episodio per Nintendo DS sviluppato da Wayforward Technologies in collaborazione con la stessa Gearbox, pubblicato da Sega e che ha raggiunto gli scaffali dei negozi clamorosamente - e colpevolmente - sotto ai radar.
Marine usa e getta
Aliens: Infestation è un action/adventure a scorrimento che si ispira in maniera evidente ai titoli simili dell'era 16-bit degli anni '90; il team alle spalle del progetto in tal senso di certo non è privo di esperienza, con precedenti recenti come Shantae (GBC e DSi), Contra 4 (DS) e Thor (DS) solo per citarne qualcuno. Un pedigree di tutto rispetto, ed infatti Aliens: Infestation è un prodotto di grande qualità, probabilmente anche oltre le aspettative. Il concept di base vede il giocatore al controllo di un marine, scelto tra un gruppo di quattro; ad eccezione di differenze estetiche e di personalità, espresse attraverso le linee di dialogo, non esiste alcuna distinzione tra uno e l'altro pad alla mano.
Ciò nonostante la scelta di caratterizzate ogni protagonista consente di stabilire un seppur sottile legame emotivo tra il giocatore e il proprio alter ego, che si esprime soprattutto nel momento della morte di quest'ultimo. Sì perchè in Aliens: Infestation i marine muoiono, e non c'è pozione o intervento miracoloso che li possa resuscitare; una volta che sono a terra, è finita. Nel momento della dipartita di un membro del proprio gruppo, si può scegliere con quale altro marine tra quelli ancora disponibili proseguire l'avventura, esattamente dallo stesso punto appena raggiunto. Ovvio che vedere assottigliarsi in maniera drammatica il numero di uomini al proprio comando metta un po' di ansia; fortunatamente è possibile rimpiazzare gli slot lasciati vuoti con nuovi soldati, incontrati durante la progressione nascosti in qualche anfratto o magari intrappolati dagli stessi alieni. In totale ce ne sono una ventina. Benchè all'atto pratico i marine non siano altro che delle "vite" a disposizione del giocatore, la soluzione scelta da Wayforward risulta assolutamente valida e interessante, tale da contribuire ad aggiungere effettivamente qualcosa al gioco nel suo complesso. Certo, in questa maniera manca un unico protagonista carismatico e d'effetto, ma non se ne sente la mancanza; perchè alla fine i protagonisti sono loro, gli Alien, e pur coi limiti del 2d e delle capacità in campo di animazioni del DS, il risultato è sufficientemente valido ed inquietante da lasciare soddisfatti i fan della serie. Fondamentale contributo in tal senso sta nella letalità dei mostri, che possono intaccare rapidamente gran parte della propria barra di energia.
Bishop!
Il gioco in sé, come dicevamo in apertura, è un action adventure del tutto ascrivibile al genere dei "metroidvania"; ci si muove tra stanze, cunicoli e ascensori, cercando di ottenere chiavi o oggetti tramite i quali raggiungere zone precedentemente precluse. La mappa, fondamentale elemento di aiuto per potersi orientare nelle varie ambientazioni, ha una struttura assolutamente assimilabile a quella dei classici titoli con Samus o un Belmont qualsiasi come protagonista.
Il sistema di controllo è valido e ben strutturato: un paio di tasti per sparo e attacco secondario, uno per il salto, un ultimo per azionare e interagire con gli elementi sensibili (o eseguire una capriola), e infine il dorsale destro per iniziare a correre, facendo attenzione a non consumare interamente la barra di resistenza. Padroneggiare lo scatto diventa ben presto fondamentale per riuscire a schivare i colpi dei nemici; i combattimenti, seppur non particolarmente raffinati, guadagnano pathos proprio per l'impatto che potenzialmente possono avere sulla preziosa energia residua, così come per la consapevolezza della scarsità di medikit e casse di munizioni recuperabili durante il proprio percorso. Da segnalare gli scontri coi boss, piuttosto evocativi e impegnativi. Chiaramente fondamentale, in un gioco del genere, è il level design; Wayforward in tal senso ha imparato dagli errori del passato dando vita ad un prodotto che, pur peccando di originalità sotto tale aspetto e non raggiungendo mai la qualità cristallina dei migliori Metroid, segue con perizia e attenzione tutti i dettami fondamentali del filone. Positiva infine l'attenzione ai dettagli, e più in generale la sensazione che il team sia composto effettivamente da amanti della serie cinematografica; un esempio è il minigioco da sbloccare in cui, utilizzando la stilo, bisogna ripetere il famoso gioco del coltello sulla mano di Bishop. Una chicca quasi del tutto superflua dal punto di vista del gameplay, ma che contribuisce a comporre un prodotto che i fan non potranno non apprezzare.
Conclusioni
Aliens: Infestation è un titolo che arriva a ciclo vitale del DS praticamente esaurito, con tutto ciò che questo significa in termini di visibilità e potenziali vendite. Un vero peccato, perchè la produzione Sega è uno dei migliori giochi apparsi per il fortunato portatile Nintendo nel corso degli ultimi tempi; un'avventura che richiama l'epoca dei 16-bit proponendo un gameplay alla metroidvania sicuramente retrò, ma non certo anacronistico né limitato. Un acquisto obbligato per i fan della serie cinematografica quindi, ma consigliato più in generale a chiunque apprezzi questo tipo di prodotti. E ricordate che il 3DS è retrocompatibile...
PRO
- L'atmosfera di Aliens c'è tutta
- Scelte di game design molto valide
- Sinceramente divertente
CONTRO
- Level design buono ma lontano dai capolavori del genere