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Amplitude

Sony ritorna sul campo a tempo di musica, e lo fa con questo Amplitude. Mettetevi dunque comodi, alzate il volume e godetevi la nostra recensione.

RECENSIONE di La Redazione   —   07/11/2003
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Online music

Oltre ad una modalità multiplayer rinnovata e decurtata dello split screen, Amplitude annovera nelle sue innumerevoli features anche l’appetibile opzione online. Giocando via cavo sarà possibile cimentarsi in cinque tracciati inediti, oltre logicamente a potersi confrontare con i giocatori della rete. Le sfide supporteranno un massimo di 4 giocatori per ogni canzone, in cui sarà il più abile e veloce ad aggiudicarsi la vittoria. Sarà inoltre possibile pubblicare online i propri remix, che potranno essere scaricati e giocati dagli utenti online.

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Boom! Here comes the Boom! Ready or not

Chi ha avuto modo di giocare con Frequency troverà nelle prossime righe descrizioni e commenti che sapranno, per certi versi, di deja vu. Sostanzialmente infatti la meccanica di gioco è rimasta invariata in questo sequel, riproponendo in chiave leggermente migliorata tutto ciò che di buono si vide nel predecessore. Amplitude veste il giocatore dei panni di un futuristico DJ, armato di un immaginario strumento chiamato Beat Blaster che, oltre ad avere le sembianze di una navicella spaziale, ha il potenziale per colpire le capsule musicali, intrise ognuna di note ed accordi. Le 26 tracce musicali presenti nel gioco verranno sezionate per ogni strumento, visualizzabile su schermo sotto forma di tracciato colmo di icone. A seconda delle battute al minuto dei vari brani, queste piste si muoveranno più o meno velocemente verso il Beat Blaster, con conseguente onere da parte del giocatore nel colpire le varie capsule nel tempo prestabilito. Passando di strumento in strumento dunque sia arriverà, se abbastanza veloci e precisi, a comporre tutta la canzone, unico modo per poterla sentire appieno. Per capire infatti se si sta giocando bene o meno basterà ascoltare la canzone: se nel bel mezzo della traccia sentirete pochi strumenti suonare, significherà che le cose non staranno andando troppo bene; di contro, ogni volta che il suono si avvarrà di tutte le sezioni musicali vorrà dire che si starà giocando alla grande. Il concetto dunque è presto detto: per poter godere delle numerose proposte musicali bisognerà faticare, e non poco. Questo titolo Sony richiede in effetti doti di ogni tipo: dal senso del ritmo alla velocità d’esecuzione, passando per la padronanza del pad fino ad arrivare ad avere un occhio celere nel carpire tutti gli incroci presentati dalle capsule. Questo gioco è tosto, una sfida perenne contro se stessi e le proprie capacità. Se infatti nei primi due dei quattro livelli di difficoltà le cose saranno abbordabili dopo qualche ora di gioco; negli ultimi due livelli, denominati appropriatamente Brutale e Folle, si presenteranno combinazioni al limite del disumano, con casi peculiari in cui si avvertirà un certo senso di frustrazione. Il bello di Amplitude è anche questo comunque, ovvero riuscire laddove in un primo tempo sembrava proibitivo.

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The rock show

Un contesto come quello di Amplitude richiede un comparto grafico ricco di stile, ancor più indispensabile della mera potenza poligonale. In quest’ottica è praticamente impossibile non rimanere colpiti dal look futuristico e psichedelico del titolo Sony. Se le scie di gioco sono semplificate all’osso, il background presenta un mondo, che varierà di canzone in canzone, in perpetuo movimento. Tutto si svolgerà al tempo della musica, con l’azzeccato ausilio di clip presi direttamente dai video dei vari artisti, immortalati in una miriade di riquadri presenti su tutto lo schermo. Inoltre, in determinati punti delle varie tracce, il giocatore verrà colpito da esplosioni testuali prese direttamente dalle parole degli autori. Un’autentico omaggio allo stile, al quale è doveroso aggiungere la colonna sonora. Il piatto forte di qualsiasi rhythm game è indiscutibilmente ed ineluttabilmente la soundtrack. Stavolta Sony s’è davvero superata, regalando a tutti gli appassionati di questo genere una collana di artisti di vero spessore: Pink, il duca bianco David Bowie, POD, Garbage, Run DMC e Blink 182 sono solo alcuni dei nomi che presenziano in Amplitude, che rispetto al predecessore riesce nell’impresa di toccare praticamente tutti i generi musicali.

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Commento

Amplitude riesce a rinverdire e rinvigorire l’ottimo predecessore, forte di una colonna sonora da urlo e di un gameplay che porta il giocatore ad un’eterna sfida contro se stesso. L’unico vero difetto del titolo Sony è proprio l’eccessiva difficoltà di certi passaggi, risultando per questo sporadicamente frustrante. In definitiva questo titolo è consigliato a chiunque sia in cerca di un rhythm game con i fiocchi e al contempo un gioco capace di proporre una sfida decisamente massiva. Per tutti coloro che disdegnano il genere invece il consiglio è di dare a questo Amplitude almeno una possibilità, perché è realmente in grado di convertire chiunque al genere.

    Pro:
  • Favolosa colonna sonora.
  • Una robusta ma appagante sfida.
  • Graficamente ispirato.
  • Tante modalità di gioco.
    Contro:
  • Alcune sessioni di gioco possono risultare frustranti.
  • Se non si apprezza il genere...

Guardando oculatamente la line up Playstation2, senza scorrere troppo a ritroso si nota come un titolo uscito in sordina solo l’anno scorso riuscì letteralmente a mandare in visibilio i musicofili di mezzo mondo. Un concept di gioco intrigante ed una colonna sonora piacevole fecero di Frequency un titolo imperdibile per tutti gli amanti della musica suonata via pad. Sony, forte del grande consenso ricevuto, ha pensato bene di riprovarci, delegando nuovamente lo sviluppo agli statunitensi Harmonix e dotando il gioco di una piacevole feature quale la possibilità di giocare on line. Dunque Amplitude, questo è il titolo del sequel, approda nelle nostre lande ital-musicofile riproponendo tutto ciò che di buono si è visto nel predecessore, senza però ripugnare l’ulteriore miglioramento di un lavoro già di per se prezioso.