Se le parole JRPG, mobile e gacha bastano per farvi fuggire a gambe levate, avete tutta la nostra comprensione ma ci sono rari casi in cui la situazione è diversa e un gioco contenente queste caratteristiche può risultare effettivamente interessante, come vedrete in questa recensione di Another Eden: The Cat Beyond Time and Space. D'altra parte, il progetto parte da fondamenta solide e da una progettazione che dimostra una certa serietà, a partire dai nomi coinvolti: Masato Kato alla scrittura della storia e Yasunori Mitsuda alla composizione dell'accompagnamento musicale. Si tratta di persone che hanno lavorato in ruoli di spicco a giochi come Chrono Trigger, Xenogears, Chrono Cross, Final Fantasy V e Final Fantasy XI, per dirne alcuni, che bastano a far capire come le basi di partenza di Another Eden siano quantomeno solide, per quanto riguarda l'aderenza alla tradizione del JRPG. E questa emerge con grande chiarezza in tutti gli elementi del gioco, sia nei suoi aspetti positivi che nelle ricadute negative della rigorosa vicinanza al canone, che comporta necessariamente alcune caratteristiche derivative e un bel po' di cliché applicati alla costruzione di storia e personaggi.
C'è comunque davvero poco da lamentarsi per quanto riguarda la solidità strutturale del gioco, che sembra a tutti gli effetti un vero JRPG creato ex-novo per le piattaforme mobile, come ci si potrebbe aspettare da produzioni dal gusto puramente "neoclassico" come quelle di Tokyo RPG Factory. La storia è insomma piuttosto banalotta, ma questo rientra nelle regole del gioco: il giovane ed eroico Aldo, le cui origini si definiranno nel corso dell'avventura, parte per salvare la sorella Feinne dalle grinfie del Beast King, ma come sempre accade lo scopo iniziale non è che il pretesto per mettere in moto il solito viaggio di formazione che svela poi ulteriori aspetti reconditi, tra colpi di scena e approfondimenti ulteriori sui personaggi e sugli eventi che coinvolgono il destino del mondo intero. Il tutto comprensivo anche di sbalzi temporali e di un gatto in grado di comprimere lo spazio/tempo, o qualcosa del genere. Nulla di sconvolgente ma tutto estremamente curato, ben scritto e composto, come si conviene a un gioco di ruolo nipponico costruito secondo i criteri classici e non come macchinetta mangia-soldi, anche se alcuni aspetti deteriori del comparto gacha emergono comunque sulla distanza.
Una menzione speciale va fatta anche per la grafica, che si avvale di un bello stile disegnato in 2D dal mangaka e illustratore Takahito Exa in grado di integrarsi molto bene con il particolare stile utilizzato per gli scenari, costruendo delle ambientazioni che sembrano quinte teatrali e ricordano sotto alcuni aspetti, vista l'impostazione essenzialmente bidimensionale a scorrimento, lo stile di Valkyrie Profile o le produzioni di VanillaWare. Another Eden è un vero spettacolo da guardare sugli schermi degli smartphone, riuscendo anche ad emergere con una certa originalità rispetto alla marea di RPG mobile sul mercato. Di ottimo livello anche la colonna sonora, che completa il quadro di un'esperienza audio-visiva veramente di alto profilo, rimarcata peraltro dall'enorme spazio di archiviazione richiesto sullo smartphone, che arriva quasi a 4GB.
Un JRPG classico con elementi moderni
Già il fatto che la schermata iniziale non sia un inferno di menù, banner e sotto-menù, con pop-up e pubblicità che compaiono in ogni dove, ci fa capire come Another Eden voglia andare a parare in ambiti piuttosto diversi dagli RPG mobile per come questi si sono venuti a configurare in questi anni, recuperando semplicemente lo spirito del gioco single player di grosso calibro di un po' di tempo fa, "da console", si potrebbe dire. In effetti lo stile è pienamente quello classico del JRPG: si distinguono in maniera piuttosto netta i momenti riflessivi all'interno di villaggi e città, con dialoghi e apertura di nuove quest, e le fasi di esplorazione e combattimento all'interno delle missioni, in "dungeon" più o meno aperti, caratterizzati da un movimento piuttosto libero anche attraverso bivi e strade differenti.
Il sistema di combattimento è ovviamente a turni e anche questo trae a piene mani dalla tradizione storica del genere, con la possibilità di diverse tipologie di attacco da eseguire con i vari personaggi del party e i vari stili di combattimento di ognuno. Il gruppo di combattenti è composto da 4 personaggi in prima linea e due sostituti che possono essere chiamati in campo nei momenti problematici, mentre al caricamento dell'apposita barra è possibile sferrare l'attacco Another Force che mischia i poteri di tutti i presenti nel party.
La gestione dei personaggi è l'ambito in cui entrano in gioco le micro-transazioni, ovviamente, sia per quanto riguarda la loro progressione che l'espansione del party attraverso la classica dinamica gacha. Si rileva una certa onestà nel ricorso a questi sistemi, che conferma come il gacha sia sostanzialmente un elemento aggiunto alla struttura del gioco, più che il suo pilastro fondante, mentre il grinding selvaggio che è richiesto per portare al massimo la potenza dei vari personaggi può rientrare in una dinamica quasi normale per un JRPG, sebbene sia studiato chiaramente per spingere ad utilizzare qualche scorciatoia attraverso gli acquisti in-app. Il problema maggiore, in questo senso, sembra essere il drop rate alquanto basso che caratterizza l'evocazione di personaggi di alto livello: considerando che quelli di medio-basso risultano sostanzialmente inutili e non hanno grande impiego, l'eccessiva rarità dei personaggi effettivamente validi diventa un problema. Tuttavia, non è una cosa che inficia più di tanto la progressione standard all'interno della storia, anche perché attraverso questa si sbloccano comunque i personaggi indispensabili per andare avanti, anche se i collezionisti vorranno probabilmente puntare alla scoperta di tutti i combattenti con le rispettive quest di approfondimento.
Conclusioni
Sarebbe fuorviante considerare Another Eden: The Cat Beyond Time and Space come uno dei tanti RPG mobile con elementi gacha, perché è in effetti qualcosa di diverso. Si tratta piuttosto di un vero e proprio JRPG di stampo classico con qualche caratteristica in stile gacha, che tuttavia non ne modifica l'essenza improntata sulla narrazione e sul gioco in single player. È certamente un titolo derivativo e zeppo di cliché tipici da gioco di ruolo nipponico, ma proprio per questo può fare leva sulla nostalgia dei giocatori più esperti e magari avvicinare al genere storico anche i neofiti, tutto grazie anche a una realizzazione tecnica figlia di una produzione con i crismi di un vero gioco da console, forse per questo anche poco adatto, in un certo senso, alla fruizione mobile.
PRO
- Un bello spettacolo da vedere e ascoltare
- JRPG molto classico e fedele alla linea
- Elementi gacha e micro-transazioni poco invasivi
CONTRO
- Molto derivativo e pieno di cliché
- La gestione dei personaggi risente del sistema gacha e free-to-play
- Enorme lo spazio di archiviazione richiesto