È stato detto e scritto in tutte le salse, ma lo ripetiamo per l'ennesima volta: ciò che Ubisoft Milan è riuscita ad ottenere nell'ultimo anno ha dell'incredibile, e, passato il "momento stupore" per la buona riuscita del progetto Mario + Rabbids, sono ormai parecchi i riflettori puntati sulla casa nostrana, così come molte le aspettative dei fan per i progetti futuri. Più che naturale: la vera prova del nove è sempre il secondo successo, e crediamo che anche gli sviluppatori ne siano ben consapevoli; questo non significa però che tutte le energie della software house debbano obbligatoriamente venir convogliate in un nuovo videogame quando il proprio primogenito ha ancora molto da dire. La scelta è dunque stata quella di sviluppare un'allegra espansione per Mario + Rabbids di nome Donkey Kong Adventure, che - se non si fosse capito dal titolo - vede tra i protagonisti sia lo scimmione più amato di Nintendo che la sua... controparte bianconiglia. Il risultato? Non così strabiliante da darci sicurezze per il futuro, ma di sicuro una notevole dimostrazione d'intenti.
Narrativa e gameplay: scimmie, selfie, e tanto amore
Per Donkey Kong Adventure vale lo stesso principio del Mario + Rabbids base: tutto, dalla campagna al gameplay, gira attorno a una storia semplice, ma perfettamente mescolata alle assurdità dei conigli di Ubisoft e alle caratteristiche dei personaggi storici della grande N. Qui, in particolare, ogni cosa parte da Rabbid Kong, che devastato per la sconfitta ricevuta dal gruppetto di eroi del gioco (immortalata peraltro da selfie vari) si ritrova davanti alla lavatrice "speciale" da cui tutto è iniziato, e combina un inevitabile casino aprendo un nuovo portale. Nel marasma generale, pure Rabbid Peach viene teletrasportata lontano dal regno dei funghi, solo per ritrovarsi sola (escludendo l'immancabile BEEP-O) e senz'armi in una versione "Rabbidizzata" del mondo di Donkey Kong. Ed è qui che inizia il bello: nella nuova campagna non avrete a disposizione tutti gli eroi sfruttati fino a quel momento, bensì un gruppetto composto da Rabbid Peach, Rabbid Cranky, e proprio quel Donkey Kong che dà il nome al dlc. Se però i "Lapins Cretins" sono quantomai classici nel loro utilizzo, lo stesso non si puo dire per il gorillone...
Donkey è infatti un personaggio incredibilmente poderoso, attorno alle cui capacità ruota tutta l'avventura: non solo può spostarsi rapidamente per la mappa sfruttando piattaforme specifiche, ma anche prendere qualunque nemico, copertura distruttibile o cassa elementale, e scagliarli per lo scenario come fossero palle da basket, il tutto in aggiunta alle normali azioni di attacco, movimento e attivazione abilità secondaria di cui tutti i personaggi dispongono. Per sparigliare le carte, insomma, i ragazzi di Ubisoft Milan hanno concentrato le nuove meccaniche in un singolo personaggio, e costruito quasi ogni missione attorno a un team da lui guidato. Una mossa intelligente, che non solo non li ha costretti a rivoltare il sistema come un calzino, ma gli ha permesso di dar forma a campi di battaglia persino più originali e imprevedibili di quelli visti nel gioco originale.
Struttura: parola d'ordine "movimento"
Poco da dire: ancora una volta i designer di Ubisoft hanno mostrato i muscoli, e si parla di bicipiti non troppo lontani da quelli giganteschi di cui è dotato il nostro scimmiesco protagonista. I pochi nuovi nemici del gioco sono infatti estremamente mobili, per costringere il giocatore a calcolare gli spostamenti con il leader e gli altri membri del team alla perfezione (Kong può prendere e lanciare anche loro, riposizionandoli a dovere) e a sfruttare al meglio le nuove abilita. Lo stesso Cranky, poi, è dotato di un equivalente del fucile a pompa di Peach e di un atterraggio speciale dopo i salti team che danneggia e congela i nemici - utilizzabile ben due volte grazie ai lanci di Donkey - a riprova della volontà del team di fondere vecchie e nuove meccaniche per offrire un'esperienza fresca. E lo è, sia chiaro: la maggior parte delle missioni del gioco sono validissime e l'avventura scorre magnificamente; solo che non siamo davanti a un prodotto del tutto privo di debolezze.
Alla fin fine, infatti, lo scheletro di Mario + Rabbids non permette delle grandissime variazioni sul tema, e nonostante la bellezza delle nuove meccaniche abbiamo trovato le boss fight della nuova campagna... moscette, perché costruite o attorno a midboss non particolarmente temibili, o a mappe con elementi da distruggere e attivare molto simili a quelle viste in battaglie come il fantasma dell'opera o, appunto, proprio il Rabbid Kong originale. Capiamo come non ci fosse modo di far molto di più, ma forse almeno in quanto a varietà di nemici si poteva lavorare maggiormente di fantasia, perché - per quanto adatti al DLC - sia gli evocatori che i collezionisti non differiscono molto da avversari già visti e stravisti nel Mario + Rabbids: Kingdom Battle classico. Eccelsa invece la progressione: più rapida per sposarsi ad una campagna meno longeva ma comunque sostanziosa (ci metterete 6/7 ore a completare l'avventura, senza contare i soliti puzzle presenti tra uno scontro e l'altro e gli extra), e perfettamente calcolata per supportare una curva di difficoltà leggermente più ripida ma mai proibitiva. Come abbiamo già detto: a Ubisoft Milan sanno cos'è il buon game design.
Conclusioni
Mario + Rabbids: Donkey Kong Adventure è un DLC degno dello scimmione di Nintendo, che riesce a tratti ad essere più spassoso del gioco originale (la scelta di far girare la storia attorno a Rabbid Peach è stata vincente) e rinfresca l'esperienza con una serie di brillanti nuove meccaniche. Forse si poteva fare di più per quanto riguarda boss e varietà dei nemici, ma l'ultimo lavoro di Ubisoft Milan è comunque sostanzioso, artisticamente splendido, e un must have per chiunque abbia amato la prima avventura.
PRO
- Le nuove meccaniche legate a Donkey Kong sono brillanti
- Ottimo level design, e progressione gestita a dovere
- Sempre spassoso
CONTRO
- La varietà di nemici e boss lascia un po' a desiderare
- Un paio di crash e qualche bug fastidioso durante la nostra prova