Touch Screen, can I have it?
Non si dovrebbe dare troppa rilevanza al comparto tecnico quando si parla di un puzzle-game, in genere basta una meccanica solida e avvincente per rendere una manciata di pixel un capolavoro, ma ci sono casi in cui l'occhio deve farsi più critico, considerando anche le eccezioni. Ecco, questa è un'eccezione. Il Nintendo DS è uscito da meno di un mese, di certo le potenzialità delle sue rivoluzionarie caratteristiche (doppio schermo e touch-screen in primis) non possono esprimersi al massimo, ma sarebbe sacrosanto, da parte delle software house, proporre titoli di lancio che le sfruttino, anche in parte, per dimostrare ciò che il nuovo handheld sa fare. Il porting di Super Mario 64 è un esempio più che celebre, così come lo è Meteos, per citare proprio un puzzle-game. In Drill Spirits le capacità del DS sono tralasciate enormemente, talvolta sono addirittura deleterie per la fruizione del prodotto stesso. Si gioca sempre alla stessa maniera, come i Mr.Driller che abbiamo già visto su Game Boy, Dreamcast, PlayStation: guidiamo il piccolo e buffo eroe attraverso una serie di schermate verticali, distruggendo con la trivella gli ostacoli che ci separano dalla nostra meta, e talvolta sfruttandoli a nostro vantaggio; i blocchi dello stesso colore che vengono a combaciare svaniscono, e ciò che era sopra di loro, mancano di appoggio, crolla costringendoci a movimenti fulminei per evitare il pericolo o innescare nuove distruttive combinazioni che si traducono in un maggior punteggio. L'essenza di Mr.Driller è questa, le variabili introdotte nei livelli di gioco da Namco sono molteplici e, benchè un po' ripetitive, riescono ad incollare il giocatore al piccolo schermo, tra creature giganti che ci inseguono dall'alto e strutture degli stage sempre più complesse. E' qui che entra in gioco il doppio schermo, tramite il quale è possibile analizzare la situazione sopra o sotto di noi per poter pianificare le nostre azioni, idea vincente sulla carta, ma che mal si esprime in un prodotto talmente frenetico che raramente ci permette il lusso di guardare entrambi gli schermi o comunque quello in cui non si trova il nostro scavatore. D'altra parte, Namco dimostra di non essere riuscita a far suo neanche il touch-screen, e controllare il nostro alter-ego con il pennino è praticamente impossibile: la risposta agli input è insicura, lenta e imprecisa, costringendo l'utente a ricorrere alla croce direzionale per muoversi più agevolmente tra i blocchi colorati che ostruiscono la via. Fortunatamente Drill Spirits offre al giocatore talmente tante modalità di gioco che poco conta dopo un po' la console con la quale si gioca, in particolare, Pressure Driller e Mission Driller sono le modalità più divertenti e impegnative, mentre delude la modalità per due giocatori, estremamente semplicistica e per la quale non basta neanche una sola cartuccia.
Tecnicamente parlando
Come si diceva, quando un gioco di questo genere, un puzzle-game, presenta una meccanica solida, divertente ed originale, la realizzazione tecnica passa decisamente in secondo piano, facendo perdonare anche la più scarna delle realizzazioni, specialmente se appositamente congegnata (chi ha detto Vib Ribbon?). Tuttavia questo non può accadere con Drill Spirits: è evidente che la Namco ha riciclato il design dei precedenti episodi, aggiungendo poco e niente a un comparto grafico già spartano di suo. Ci ritroviamo quindi di fronte a una grafica bidimensionale buffa e colorata, estremamente semplice: non ci sono effetti spettacolarizzanti di alcun genere, non si cerca lo stupore visivo, esteticamente Drill Spirits fa' il suo dovere senza inciampare in rallentamenti di sorta (che avrebbero ucciso l'essenza stessa del gameplay). Di sicuro sarebbero state gradite animazioni migliori per i piccoli sprite, che per lo schermo si muovono tanto e, purtroppo, sgraziatamente, scattando letteralmente da un punto all'altro. Lo stesso discorso lo si potrebbe fare per l'audio: sia i remix delle tracce musicali di alcuni episodi della serie, sia gli accompagnamenti nuovi di zecca, sono "carini" e niente più, non infastidiscono ma non si lasciano neanche ricordare.
Come puzzle-game Drill Spirits è un titolo discreto che piacerà agli amanti della serie (sopratutto per le modalità Mission e Pressure, veramente graziose) e ai patiti del genere, ma di certo non emerge dall'ancora limitata ludoteca del Nintendo DS, considerando sopratutto la mediocrità generale delle sue caratteristiche. Certamente anche in Drill Spirits sono sfruttati il touch-screen e il dual-screen, ma in modo talmente limitato e approssimativo che non si può che storcere il naso pensando a come invece le due particolarità principali del DS vengono utilizzate anche soltanto per i mini-game di Super Mario 64 DS. A salvare Drill Spirits dall'abisso della mediocrità al quale lo condanna anche una realizzazione tecnica men che discreta è quindi la varietà delle modalità di gioco, un gameplay ancora fresco e avvincente e la simpatia del design, tuttavia un po' poco per chi cerca un prodotto nuovo che possa dare un senso al DS e alle sue eccezionali possibilità.
- Pro:
- Gameplay semplice e divertente
- Numerose modalità di gioco ed opzioni
- Contro:
- Tecnicamente mediocre
- Le capacità del DS sono sfruttate poco e male
- La modalità per due giocatori è deludente
Sapete quanti anni sono passati dall'uscita del leggendario Tetris? No? Ve lo diciamo noi: ben 17 anni. Risale infatti al 1988 il capostipite di un po' tutti i puzzle-game moderni, che accompagnò l'uscita del primo, storico Game Boy e alimentò la fantasia dei programmatori, che da allora hanno sempre riciclato le idee di base del semplice ma appassionante videogame, cercando di arricchirle con trovate originali, nel tentativo di eguagliare la fama di uno dei videogiochi più importanti di sempre. Per anni abbiamo visto puzzle-game di tutti i tipi, basati sul concept originale di Tetris ma ricchi di variazioni e originalità, e sicuramente fra i migliori esponenti del genere possiamo annoverare Mr.Driller che, un po' a sorpresa, Namco ripropone su Nintendo DS come titolo di lancio. Purtroppo però difficilmente Drills Spirits sarà ricordato tra i migliori titoli della nuova console portatile di Nintendo.