Finalmente il Dynasty Mode!
Il Dynasty Mode è una corposa modalità carriera, molto incentrata sul draft, ovvero la scelta dei giocatori della nostra rosa, partendo dai rookie, le prime scelte, passando per i titolari del quintetto base. L'aspetto manageriale è molto curato e si spinge fino alla selezione di vice-allenatore, un assistente ed uno scout per visionare i giovani talenti della lega. Ognuno di questi professionisti ha un salario che possiamo trattare a seconda della nostra situazione economica, ed una specializzazione particolare. Ci sono assistenti per l'allenamento della difesa, dell'attacco, trainer per le gambe, per il corpo, vice-coach con più o meno esperienza, con qualità di amministratore oppure di trainer. Ognuno ha una sua età, stipendio e grado.
L'aspetto manageriale è molto curato e si spinge fino alla selezione di vice-allenatore, un assistente ed uno scout per visionare i giovani talenti della lega
Finalmente il Dynasty Mode!
Per iniziare ci possiamo accontentare di uno staff medio basso, salvo poi fare nuovi acquisti se gli affari e la stagione andassero bene. La squadra ha quindi un budget da rispettare per lo staff, ed uno per gli acquisti dei giocatori. E' possibile scegliere la lunghezza della torneo, se simulare o meno gli infortuni e tutte le varie opzioni di sorta, compresa l'eventualità di poter ricevere gli aggiornamenti sul nostro team direttamente via Email su PC. Dopo i primi giorni si parte per il training camp, ovvero allenamenti e partite amichevoli. L'affiatamento della squadra è segnalato da una barra di energia sul lato sinistro, e indica sostanzialmente il morale del gruppo. Una volta partito il campionato è poi necessario fare numerose rotazioni in quanto usare troppo uno stesso giocatore provocherà un affaticamento che andrà ad inficiarne prestazioni e forma fisica.
Finalmente l'All Star Weekend!
Un'altra modalità reinserita quest'anno è l'All Star Weekend, ovvero una serie di eventi speciali legati alle grandi stelle del firmamento della pallacanestro USA. Si parte con una sfida sponsorizzata da una nota marca di cellulari, una partita tra i migliori rookie della stagione, passando per la sfida delle schiacciate, dei tiri da 3 punti, arrivando al magico "All Star" game, ovvero la partita delle partite tra i migliori della West Coast e quelli della East Coast. Allen Iverson, Shaq, Kobe Bryant e soci riuniti in una sfida stellare. Opzioni "di contorno" ma che rendono il pacchetto dell'offerta molto più vario, appetibile e longevo nel tempo. Longevità che è sicuramente aumentata anche dal fattore online. Ovviamente anche NBA Live 07 è collegato ad Xbox Live e beneficia di ogni suo vantaggio.
Ovviamente anche NBA Live 07 è collegato ad Xbox Live e beneficia di ogni suo vantaggio. Ogni vantaggio, tranne un frame rate stabile
Finalmente l'All Star Weekend!
Tranne un frame rate stabile durante le partite. Essì, perchè testando il gioco online da più locazioni sono apparsi evidenti alcuni problemi di lag, più o meno gravi. Si va dai rallentamenti sporadici a situazioni di vera e propria ingiocabilità. La situazione migliora affrontando avversari italiani, ma siamo ben lungi dal non avere problemi. Molto strano, visto che un prodotto simile come FIFA 07 pare essere la manna dal cielo da questo punto di vista. Titolo della stessa Software House e che condivide, si pensa, lo stesso netcode. Live 07 pare aver ereditato gli stessi difetti dell'edizione dell'anno scorso, senza alcun miglioramento purtroppo.
Freestyle Control
Quest'anno è stato introdotto anche il cosiddetto "Freestyle control", ovvero la capacità di assegnare ad ogni specifico giocatore alcune peculiari abilità, tramite la pressione dell'analogico destro. Stranamente queste caratteristiche sono passate dalle 8 della versione PSP e PS2 a sole 5. Abilità nel tiro libero, nella schiacciata, tiro da due, difesa e playmaker possono essere legate a particolari giocatori ed eseguite attraverso la pressione del dorsale sinistro e lo stick contemporaneamente. Apprezzabile novità, il problema è che tutto ciò non apporta nessuna particolare differenzazione tra un giocatore e l'altro, anche perchè forse è richiesta un'eccessiva manualità sul joypad che alla fine risulta sconveniente alla velocità di gioco. Per il resto il gameplay ricalca pedissequamente quello di NBA Live 06. L'intelligenza artificiale pare persino peggiorata.
Provando ad eseguire semplicissimi tiri liberi da 2 punti, è pressochè impossibile segnare a canestro
Freestyle Control
Provando ad eseguire semplicissimi tiri liberi da 2 punti, è pressochè impossibile segnare a canestro, o almeno la percentuale di centri è veramente bassa pur essendo un tiro basilare e semplice, anche eseguito senza marcatura. Dall'altro lato la difesa avversaria risulta fin troppo ostica e caparbia, e non sarà raro ritrovarci stoppati e con la palla rubata molto più spesso di quanto non accada in una vera partita. Questo sbilanciamento, del nostro attacco da una parte, e della difesa avversaria dall'altra, rende il titolo quasi frustrante e fin troppo difficile. A questo si aggiunge il fatto che la IA nemica non cambia quasi mai i propri giocatori per motivi di stanchezza, ma lo fa solo in casi estremi come il quarto fallo fischiato a qualcuno in campo. Tutto ciò è irrealistico nel basket moderno, sopratutto nella frenetica NBA.
Il comparto audio-video
Parliamo adesso della realizzazione tecnica, per molti aspetti controversa. E' vero che da un lato i giocatori sono stati migliorati molto esteticamente, e con questo intendiamo dire che sono aumentati i poligoni che li compongono, gli effetti come il sudore e la rifrazione delle luci, eccetera. Da un'altro lato ci sono gravi carenze sotto la voce "clipping" e compenetrazioni. Non è raro notare le numerose volte in cui braccia o gambe di un giocatore si infilano letteramente nel busto o nel corpo dell'avversario, oppure assistere ad alcune schiacciate che attraversano il vetro del canestro come per magia. Forse in gioco tutto ciò è appena avvertibile, ma durante i replay questi problemi si rivelano chiaramente all'occhio più attento. Il clipping è dovuto alla sparizione ed alla comparsa dei poligoni proprio in queste situazioni. Le animazioni dei giocatori di per sè sono molto buone, un problema, però, sorge nei movimenti che le "legano". La scarsa fluidità che unisce i movimenti dei giocatori crea una particolare sensazione, quella di comandare dei "robot" legnosi e poco umani.
La scarsa fluidità che unisce i movimenti dei giocatori crea una particolare sensazione, quella di comandare dei "robot" legnosi e poco umani
Il comparto audio-video
Inoltre il ritmo generale di gioco sembra diminuito, sopratutto la velocità stessa dei giocatori in campo: anche con il grilletto destro premuto (quello dell'accelerazione) la corsa è troppo lenta ed assomiglia ad un trotto piuttosto che ad un'azione frenetica da NBA. Il frame rate offline è stabile se giocato su una normale TV a tubo catodico, molto meno dai 720p in su, dove rivela qualche incertezza con numerosi micro scatti abbastanza fastidiosi. Il pubblico è realizzato molto bene, è completamente poligonale come EA ci ha abituato da un pò a questa parte. Il comparto audio è forse quello più convincente, con un ottimo commento sia del cronista che dell'assistente i quali non si fermano praticamente mai. La colonna sonora è discretamente varia e viaggia dal funk all'hip-hop con artisti come Sergio Mendes & The Black Eyed Peas, Gnarls Barkley, Jurassic 5 featuring Dave Matthews, Rhymefest, Lady Sovereign, e Talib Kwelimentre. Gli effetti sonori come al solito sono ottime campionature che hanno una discreta varietà.
Il franchise ESPN.
Come noto, Electronic Arts può sfruttare al massimo il noto brand americano di ESPN. Con NBA Live 07 questo è perfettamente integrato grazie ad Xbox Live. Possiamo leggere i risultati della lega direttamente sulla nostra TV, dando un'occhiata alle statistiche, le classifiche ed i giocatori più bravi del campionato. Le notizie scorrono mentre stiamo giocando, come fosse un vero notiziario ESPN. Oltretutto ogni 20 minuti abbiamo la possibilità di ascoltare in podcast un breve notiziario in diretta dalla radio americana. Qualcosa di molto simile a quanto avviene già in FIFA07 insomma. Tutto ciò contribuisce a completare il pacchetto delle opzioni ma sopratutto a "far respirare" sport al giocatore, cosa che EA sa fare egregiamente.
Commento
NBA Live 07 sarebbe un bel gioco senza i difetti strutturali di cui abbiamo parlato fin'ora. Le modalità che l'anno scorso erano latitanti sono state aggiunte, l'importante Dynasty Mode è ora disponibile così come tutte le opzioni All Star ed i colpi speciali eseguibili dallo stick destro. Purtroppo, forse, EA avrebbe dovuto concentrarsi maggiormente sulle meccaniche di gioco piuttosto che nell'aggiungere ancora opzioni. La giocabilità di Live07 ha gravi lacune dal punto di vista dell'intelligenza artificiale e del bilanciamento. Se a questo aggiungiamo i problemi ancora irrisolti del gioco online e le pecche grafiche, nonostante il motore indubbiamente d'impatto, ecco che non ci sentiamo di consigliarlo come il Basket NextGen da acquistare quest'anno.
Pro
- Introduzione del Dynasty Mode
- Le opzioni All Star
- Controlli Freestyle
- Colonna sonora molto buona
- Tecnicamente ha alcune pecche
- Intelligenza artificiale da rivedere
- Poco bilanciati attacco e difesa
- Problemi di lag online
Obiettivi
Gli obiettivi di NBA Live 07 sono relativamente semplici da conseguire. Alcuni sono alquanto bizzarri, come ad esempio essere online insieme ad altre 1000 persone nello stesso momento. La maggior parte sono legati all'esecuzione delle mosse speciali tramite il Freestyle control. Ad ogni mossa speciale saranno assegnati ben 50 punti. Che saranno dati anche alla prima partita classificata, oppure finendo un match in quattro giocatori, ma due per squadra. In questo caso saranno ben 100 i punti assegnati. Un buon titolo, quindi, per veder salire il proprio Gamerscore.
Sotto molti punti di vista, il passato NBA Live per Xbox360 è stato deludente. In primis per la mancanza di un Dynasty Mode che rendesse il gioco più profondo e appetibile, poi per la scomparsa delle "super mosse" personalizzate delle più grandi stelle della NBA, ed infine per la modalità All Star Weekend stranamente vacante sulla piattaforma next-gen, ma presente su PlayStation2 ed Xbox. Live06 è stato solo un assaggio di basket di nuova generazione, un piccolo aperitivo prima di un vero titolo completo in tutto e per tutto. EA ci prova quest'anno, facendo molte aggiunte, reintegrando la modalità carriera mancante e migliorando il comparto grafico. Peccato che si siano dimenticati, ancora una volta, di una voce chiamata "giocabilità", scopriamo insieme come e perchè.