Grafica e sonoro
Dopo una presentazione discretamente curata c'immergiamo nel cuore del gioco e più precisamente nelle opzioni: oltre alla vasta scelta delle risoluzioni d'adottare avremo anche una certa libertà per quanto riguarda il livello di dettaglio o la distanza dell'orizzonte nonché se goderci gli effetti sonori ivi presenti in un ben implementato Dolby Surround.
Come è mia abitudine lancio il gioco a 800x600 a 32 bit di colore con i settaggi grafico-sonori al massimo possibile e le prime note dolenti iniziano a farsi, inesorabilmente, strada. I mezzi a disposizione sono discretamente realizzati sia in virtù di alcune textures che fanno bene il loro dovere sia per un buon numero di poligoni volti all'assemblaggio di questi bestioni; i terreni dove gareggeremo (bagnati, innevati, asciutti che siano) non hanno subito sorte diversa ma ciò che davvero non convince è la fluidità che ogni tanto dimentica di essere tale e si produce in alcuni scatti mica da ridere, nonostante la configurazione del mio pc (P3 500, 256 mb di ram e GeForce DDR) con la quale testo tantissimi giochi al massimo dettaglio possibile a 1024x768 a 32 bit di colore. Come se tutto ciò non fosse abbastanza abbiamo anche un pop-up tremendo, anche se settiamo l'orizzonte il più lontano possibile. Lodevole l'idea di poter gareggiare sulla stessa pista di giorno, notte, alba e con tantissime condizioni atmosferiche ma la fluidità non perfetta ed un pop-up che mi ricorda quasi i fondali di Daytona Usa per Saturn o la nebbiona di Turok alla sua uscita per Nintendo 64 sono difetti difficilmente trascurabili nel 2001, ancor di più se si vedono i racing games per le consoles a 128 bit, senza difetti grafici e a 60 fps stabilissimi.
Rimanendo in ambito pc per fare un paragone illustre, è altresì vero che Colin Mc Rae Rally 2.0 sia esoso come richieste hardware, ma garantisce una resa grafica ottima senza contare una (globalmente parlando) miglior realizzazione tecnica. Per stanare ogni dubbio dalla vostra mente vi posso dire che giocando di notte, con la pioggia e il massimo numero degli avversari (cinque), non è possibile andare molto oltre una ventina scarsa di fotogrammi al secondo, con le risoluzioni di 800x600 e 1024x768 a 32 bit di colore, con livello di dettaglio medio o alto.
Durante il gioco non ci sono musiche e le poche che stanno non fanno certo gridare al miracolo (nonostante il Rock, fatto bene, piace a tutti) mentre non mi sembrano curatissimi i rombi dei motori; lodevole l'inserimento del Dolby Surround, forse la feature più convincente del mediocre settore audio (e non solo).
Giocabilità e longevità
Il gioco presenta la possibilità di prendere parte ad un campionato, di fare una gara a sé stante e di fare un po' di sano time trial; è possibile sfidare un amico mediante split screen o cinque di essi via internet, mentre la modalità campionato presenta una peculiarità che credo sia giusto descrivere: può capitare che dopo qualche gara uno sponsor, impressionato per le vostre abilità vi chieda di cambiare scuderia e quindi, come diretta conseguenza, il vostro fido mezzo (c'è da dire che nonostante arriviate sempre ultimi sarete sempre molto richiesti). Qualunque sia il 4x4 a vostra disposizione sappiate comunque che avrete a che fare con un sistema di controllo abbastanza anomalo: non che mi aspettassi un simulatore di guida, siamo tutti d'accordo, ma alle volte, non si sa come, è facile perdere il controllo della propria vettura e perdere secondi preziosi (anche su terreno asciutto). Come se tutto ciò non bastasse, i ragazzi della Rage hanno inserito degli assi del volante (qualsiasi sia il livello di difficoltà, ivi indicato come divisione d'appartenenza) e soltanto sudando tantissimo sangue (e trovando qua e là qualche scorciatoia) potrete sperare di arrivare tra i primi tre, visto che, onestamente, non sono mai riuscito a spuntarla sui miei avversari arrivando primo, nonostante mi reputi decisamente in gamba.
Conclusioni
I tre difetti principali del gioco sono: una scarsa realizzazione grafica, una struttura di gioco al limite del banale (condita da poche modalità di gioco, mezzi e piste a disposizione) ed una grande frustrazione che subentra dopo una manciata di partite.
Se volete un racing game con fuoristrada ed affini c'è la possibilità di scelta tra l'estroso Insane di Codemasters ed il più canonico 4x4 Evolution di Terminal Reality, visto che nessuno, francamente, raccomanderebbe l'acquisto del titolo Rage al posto dei due succitati, men che meno il (severissimo) sottoscritto.
Sarà per la prossima volta, Rage.
La rabbia anglosassone
Ci sono periodi dell'anno dove vengono presentati così tanti videogames che difficilmente è possibile anche solo ricordare il nome di metà (ma anche un quarto!) di essi; l'E3 o, per i maniaci delle consoles, il Tokio Game Show (imminente l'edizione primaverile del 2001) sono appuntamenti dove tantissimi sono i progetti che per la prima volta vengono alla luce o iniziano a mostrarsi sotto forma d'invitanti trailer o gallerie di screenshots.
Il preambolo in questione è volto a farvi capire lo sguardo del qui presente redattore quando ha finito di scartare il pacco appena recapitato e si è trovato tra le mani questo Off Road… sinceramente il titolo mi sembrava un po', come dire, povero o, meglio ancora, troppo comune. Dopo un paio di giorni un lampo trapassa la mia mente facendomi ricordare di aver sentito parlare (anche se in misura quasi paragonabile a zero) di questo titolo e a conferma di ciò ho provato ad esclamare nella mia mente il nome del team di sviluppo: Rage! Esatto, proprio loro, i creatori di Incoming, Expendable ed ancora tantissimi altri titoli. Peculiarità di questa prolifica software house inglese è quella di dotare i propri games di un aspetto visivo invidiabile, volto a spremere ben bene le migliori configurazioni di computers disponibili al momento, a scapito però di una giocabilità troppo ripetitiva e alle volte frustrante….chi tra voi ha finito almeno una volta Expendable, traendo grande divertimento per tutta la durata della partita, alzi la mano (che desolazione...)!