È vero che la nostra recensione del PICO 4 arriva in ritardo, questo visore è stato ufficialmente lanciato nell'ottobre del 2022, ma in ritardo è anche l'azienda produttrice ByteDance che, pur proponendo un hardware tutto sommato interessante, ha deciso di metterlo in vendita proprio quando il pubblico iniziava ad attendere i visori di nuova generazione.
Il PICO 4 è tecnologicamente allineato con Oculus Quest 2: ha lo stesso processore Qualcomm Snapdragon XR2, ma può contare su 8 GB di RAM invece dei 6 montati sul visore Meta. La più grande differenza tra i due hardware è nelle lenti: il PICO monta lenti pancakes LCD e può supportare una risoluzione di 2160 x 2160 per occhio, con un refresh rate di 90 Hz. L'uso di questa tipologia di lenti permette al visore Bytedance di sfoggiare un parte anteriore meno pronunciata e decisamente più leggera di quella dei diretti rivali; il vantaggio nella risoluzione viene invece sperperato dalla resa deficitaria degli LCD, per colpa dei neri slavati e una resa dei colori mai ottimale, oltre che da un'illuminazione che non rimane confinata al singolo occhio ma filtra su tutta la maschera creando un effetto decisamente poco confortevole.
Un app store non all'altezza
Tutte imperfezioni che avrebbero avuto un altro peso fino a un anno fa, e che oggi con PSVR2 e Quest 3 in circolazione appaiono molto più gravi specialmente se si confronta il prezzo di listino, di 399€, che negli ultimi dodici mesi non è stato mai ritoccato. Va poi considerato che il PICO ha un app store interno, ma questo non può in nessun modo competere con quello della concorrenza.
ByteDance ha avuto un bel po' di tempo per colmare le distanze con gli altri visori e qualche passo
in avanti è stato senza subbio fatto, il problema è che non è abbastanza. Al PICO 4 mancano
naturalmente tutte le esclusive Meta e Sony, come mancano anche diversi prodotti chiave che
soltanto ora stanno facendo capolino su questa piattaforma come per esempio VR Chat.
Fortunatamente tutti o quasi i titoli multiplayer supportano codici amico che permettono di
aggiungere giocatori a prescindere dalla piattaforma utilizzata: potrete per esempio giocare al
fantastico Demeo anche con chi possiede un Meta Quest.
Wireless o con PC
PICO 4 può anche essere collegato a un PC e utilizzato con la vostra libreria di giochi compatibili con la VR di Steam sia con il modulo wireless (che non abbiamo avuto modo di testare), sia con un più semplice collegamento via USB-C che con Half-Life Alyx ha funzionato sorprendentemente bene fino a quando, per due volte, non ci ha obbligato a un poco simpatico hard reset del computer.
Non abbiamo ancora capito se il problema è stato nostro o del visore, ma possiamo dirvi
che con lo stesso identico computer abbiamo giocato per dozzine di ore con Quest 2 senza
incappare in particolari grattacapi.
Di buona qualità i pad inclusi nel pacchetto che, nonostante siano molto simili a quelli del penultimo visore Meta, abbiamo trovato molto più confortevoli di quel che ci spettavamo. PICO 4 permette di osservare l'ambiente circostante grazie alle telecamere esterne (a colori) e supporta per questo la realtà aumentata che però ci è sembrata nettamente inferiore in qualità, e libertà, rispetto a quanto offerto dal Quest 3.
L'audio è più che buono ma viene sparato direttamente dalle casse incluse nel visore e non sono presenti jack per usare cuffie esterne.
Un prezzo vecchio
PICO 4 sarebbe un acquisto interessante se il suo prezzo fosse sceso nel tempo. Un visore con queste qualità a prezzo stracciato sarebbe infatti fantastico da affiancare a un bel PC di fascia medio-alta.
Le due versioni disponibili, una da 128 e l'altra da 256 GB di memoria interna, vengono però ancora oggi vendute rispettivamente a 399 e 469€. Se poi siete tra quelli che si preoccupano in modo particolare dell'uso che viene fatto dei vostri dati personali, e per questo stesso motivo vi siete tenuti lontani dai visori Meta, non sarà certo il PICO 4, che oggi è della stessa azienda cinese che possiede TikTok, a rendere l'offerta più appetibile. Questo è un visore da tenere d'occhio in vista dell'inevitabile crollo di prezzo, che magari avverrà proprio per spianare la strada a un nuovo modello che colmi il divario con un Quest 3 oramai re incontrastato della VR wireless, come di quella ad alte prestazioni, ma in via di estinzione, offerta dai PC.
Conclusioni
Multiplayer.it
6.0
Un anno fa PICO 4 non aveva già molto senso per colpa di un app store non in grado di tenere testa a quello della concorrenza. A distanza di dodici mesi, per il visore Bytedance c'è ancora meno spazio perché nel frattempo sono usciti PlayStation VR2 e il Meta Quest 3, mentre le specifiche, così come il prezzo del PICO 4 sono rimasti essenzialmente gli stessi. Da indossare rimane il più comodo di tutti, ma questo è l'unico vero punto di forza a disposizione di un visore che non è mai riuscito a sfondare in un mercato, quello della realtà virtuale, già piccolo di suo.
PRO
- Comodissimo da indossare
- Controller di buon livello
- Si può collegare al PC
CONTRO
- L'app store non è all'altezza di quanto offerto altrove
- La qualità dell'immagine è inferiore rispetto al potenziale delle specifiche tecniche
- Costa ancora troppo