Passaggio di consegne
In realtà questa versione portatile di Ratchet e Clank non è stata realizzata direttamente da Insomniac, evidentemente troppo impegnati per il salto nella next-gen, bensì affidata al team High Impact Games, a cui vanno fatti tutti gli elogi possibili. Sì perchè giocare a Size Matters porta immediatamente con sè tutto il feeling dei capitoli per Ps2, sotto ogni punto di vista. A partire dalla struttura di gioco, fedelmente ancorata agli standard finora offerti dalla serie. Ecco quindi che tutto ruota attorno all’attraversamento di livelli decisamente grandi dalla progressione lineare, eliminando qualunque nemico osi porsi davanti al nostro eroe, e distruggendo casse e raccogliendo bulloni da usare come moneta nei negozi. Ovviamente non manca una delle componenti che hanno contribuito maggiormente al successo del franchise, ovvero il grande numero di armi e gadget da impiegare durante il gioco, fondamentali per donare una particolare varietà al tutto e per consentire di affrontare i livelli in maniera personale e non rigidamente prestabilita. Per quanto riguarda appunto le armi, ognuna di esse possiede una barra che va ad incrementarsi con il suo utilizzo, salvo poi consentire un potenziamento una volta riempita del tutto. A spezzare l’eventuale ripetitività dell’azione sono stati inseriti parecchi minigiochi sparsi, in realtà non sempre di qualità tale da renderne gradita l’inclusione. Passando alla trama, non è esattamente quanto di più elaborato o originale visto negli ultimi anni, per usare un eufemismo, ma è evidente come questa vada a costituire solamente un collante tra i vari pianeti da attraversare. Anche in questo episodio infatti i livelli sono appunto rappresentati da diversi pianeti, espediente che ha consentito di “mascherare” gli unici caricamenti degni di nota presenti nel gioco, che avvengono nel viaggio tramite navicella spaziale da uno all’altro. Size Matters utilizza infatti la mai abbastanza lodata tecnologia di streaming, con un accesso continuo al disco che permette di godere del gameplay senza soluzione di continuità. E’ chiaro quindi come una delle più ricorrenti critiche al software per PSP, ovvero l’estenuante lunghezza dei caricamenti, non trovi motivo di esistere in questa occasione. Il secondo punto di discussione ha invece ruotato spesso attorno al sistema di controllo, vista la più che nota assenza della seconda levetta a analogica e di due tasti dorsali rispetto a Ps2. I programmatori hanno adottato una soluzione convincente, permettendo di muovere liberamente Ratchet con lo stick, delegando lo strafe laterale alla croce direzionale; L ed R sono invece stati assegnati alla rotazione della telecamera, e qualche piccola modifica è stata resa necessaria per l’utilizzo di determinati oggetti o abilità. Il risultato è leggermente macchinoso ma più che soddisfacente, e sinceramente dubitiamo che sarebbe stato possibile fare di meglio in tal senso; è comunque consentito reimpostare i comandi nel caso lo schema di default non sia di proprio gradimento.
Un bel ragazzo peloso
Dal punto di vista tecnico, il lavoro svolto dai ragazzi di High Impact Games è a dir poco ottimo; il portatile Sony sembra essere una fonte inesauribile di sorprese, e probabilmente con l’atteso God of War saremo costretti a restare nuovamente a bocca aperta. Size Matters accompagna una complessità poligonale vicinissima a quella degli episodi su Ps2 ad una fluidità quasi mai in discussione; e anche le texture, spesso punto debole di PSP, non lasciano in questo caso spazio a critiche di rilievo. Le ambientazioni sono curate e ricche di dettagli, personaggi e nemici allo stesso modo appaiono molto caratterizzati e ben animati, e le sequenze in CG si integrano perfettamente. Ovviamente anche la componente audio mantiene il marchio di fabbrica della serie, garanzia di qualità tanto per l’accompagnamento sonoro quanto per il doppiaggio, essenziale per garantire l’umorismo che i fan di Ratchet e Clank ben conoscono. Decisamente debole invece la componente multiplayer, poco interessante pur offrendo il supporto sia online che ad hoc; un peccato, perchè avrebbe potuto incrementare la longevità della modalità principale, completabile in (molto) meno di 10 ore.
Commento
Ratchet e Clank: Size Matters è esattamente quello che è stato Daxter, ovvero un episodio esclusivo per PSP della serie originale Ps2 capace di svolgere alla perfezione il proprio compito, senza però voler osare o rischiare nulla. Non aspettatevi quindi sorprese o novità da Size Matters; in compenso, se avete adorato i precedenti capitoli su Ps2, la produzione Sony sarà senza dubbio in grado di offrirvi un’esperienza del tutto fedele a quella vissuta nel salotto di casa, sotto praticamente ogni punto di vista. Il che, considerata l’ottima qualità del franchise, non è affatto poco.
Pro
- Un ottimo episodio della serie
- Graficamente splendido
- Nulla da invidiare a Ps2
- Nessuna novità di rilievo
- Minigiochi di qualità altalenante
- Multiplayer trascurabile
I titoli della serie made in Sony Ratchet e Clank si possono senza dubbio ascrivere tra i migliori action/platform tridimensionali della scorsa generazione di console; oltre al successo di critica, la fatica di Insomniac Games ha potuto contare fin dal suo esordio anche su un ottimo riscontro commerciale, che ha permesso di vendere nel complesso oltre 25 milioni di copie in giro per il mondo. In attesa del grande e promettente esordio su Ps3 con Tools of Destruction, gli amanti del franchise possono “consolarsi” con questo esclusivo capitolo per PSP, sottotitolato Size Matters, in Italia “L’altezza non conta”.