Rayman, lo storico protagonista di alcuni dei più riusciti platform della storia recente, è ormai da un paio d’anni relegato al ruolo di figura di secondo piano nei giochi che portano il suo stesso nome: in occasione del titolo che doveva inaugurare la serie su Wii, infatti, Michel Ancel e il suo team s’erano inventati dei nemici tanto pazzi quanto demenziali, i Raving Rabbids, una razza aliena di conigli folli intenti ad invadere la Terra. Vuoi per il carisma dei personaggi, vuoi per la struttura ludica che da platform è passata a collezione di minigiochi, nel giro di un paio di episodi il povero uomo-melanzana, sebbene in teoria ancora il protagonista, è stato letteralmente obliterato dai simpatici roditori che in TV Party si sono messi in testa di impedirgli di godersi la televisione. A voi sta ribadire chi comanda; nel gioco ci riuscirete, ma a livello d’immagine, piaccia o meno, per Rayman il dado è ormai tratto…
Qui tele-comando io!
A dire il vero, la premessa narrativa del gioco la conosciamo solo grazie alla versione Wii, perché su DS, a parte un paio di brevi e ben realizzati FMV, non c’è alcuno sforzo per introdurre la situazione al giocatore: poco male, la “trama” è assolutamente di secondo piano in questo prodotto. Fatto sta che i conigliacci hanno invaso la TV di Rayman, e per scacciarli il nostro eroe deve affrontare una serie di minigiochi. Questa, in breve, la struttura: il gioco è diviso in cinque tabelloni su ognuno dei quali Rayman deve raggiungere l’obiettivo, un televisore, prima dei conigli. Per stabilire di quante caselle si muovono i due contendenti, parte il minigioco: se lo superate avete quattro caselle a disposizione, altrimenti soltanto due.
Rayman, lo storico protagonista di alcuni dei più riusciti platform della storia recente, è ormai da un paio d’anni relegato al ruolo di figura di secondo piano
Qui tele-comando io!
I minigiochi si dividono in “canali” ognuno dei quali è ispirato ad un tipo diverso di trasmissione televisiva (avremo quindi il canale ispirato al grande cinema, quello musicale e così via) e sono in tutto una cinquantina. In realtà la relazione tra un minigioco e il canale d’appartenenza non sempre è chiara, senza contare che alla fine sono tutti riconducibili a poche categorie fondamentali: ci sono i minigiochi ispirati a quelli che accompagnarono Super Mario 64 DS (dovete per esempio accompagnare il lancio del coniglio tramite un elastico gigante a mo’ di fionda), i minigiochi d’intelligenza, quelli in cui si usa il microfono, quelli in cui dovete modificare l’immagine dello schermo inferiore in modo tale da renderla uguale a quella che compare sullo schermo superiore, ancora, quelli in cui non dovrete far altro che strofinare il touch screen il più velocemente possibile nella direzione che vi indica la freccia, minigiochi musicali alla Dance Dance Revolution… Un assortimento abbastanza variegato, ma decisamente poco originale a differenza della controparte per Wii che sfrutta in maniera pionieristica e intelligente la Balance Board.
Alla fine di ogni livello c’è un’ultima prova da affrontare, e cioè l’inseguimento del coniglio nei panni di Rayman, che a prima vista sembra una fase platform tradizionale ma in realtà non è altro che l’ennesima prova d’abilità, con il protagonista che corre automaticamente e voi che non dovete pensare ad altro che ad evitare gli ostacoli al momento giusto toccando lo schermo.
Freddie Mercury è vivo, ed è un roditore!
Tutto ciò nella classica atmosfera folle e demenziale, ironica e scanzonata che ha sempre contraddistinto i giochi di Rayman, e ancora di più da quando sono comparsi i malvagi e imbranatissimi conigli. Le punte più alte di demenzialità si raggiungono certamente nei minigiochi musicali, coi conigli che ballano sullo schermo e impegnati in improbabili cover di alcune canzoni realmente esistenti, tra le quali si segnala senza dubbio “Another One Bites the Dust” dei Queen: il povero Mercury si starà rivoltando nella tomba, ma dalle risate!
Detto ciò, sembra che non ci sia nulla di sbagliato nella struttura del titolo, così come nulla di sbagliato si segnala nella meccanica, nel controllo che raramente vi ostacola nel fare quello che pensate di fare. Tutto funziona bene, eppure non si può fare a meno di respirare una certa aria di piattezza e di noia, mai esplosive, ma sempre vagamente e fastidiosamente presenti: ciò si deve fondamentalmente a due elementi, oltre alla menzionata, e oggettivamente secondaria, poca cura del “contorno”: la già citata scarsa originalità dei minigiochi e soprattutto una grande mancanza di ritmo, che, soprattutto da Wario Ware in poi, è un ingrediente fondamentale per una raccolta di minigiochi.
non si può fare a meno di respirare una certa aria di piattezza e di noia, mai esplosive, ma sempre vagamente e fastidiosamente presenti
Freddie Mercury è vivo, ed è un roditore!
Molti di questi sono infatti troppo lunghi e monotoni, non presentano cambi di registro per tutta la loro durata, e il sorriso dovuto alla situazione lascia presto il posto a uno sbadiglio. La situazione migliora ovviamente in multiplayer, tra l’altro alcuni minigiochi hanno senso solo se affrontati contro un amico, ma non più di tanto anche perché il multi è limitato a soli due giocatori. Neanche la simpatica “vestizione” del coniglio con oggetti vari che sbloccherete vincendo più partite è certo un punto d’attrazione fondamentale. Nulla da eccepire invece sul lato tecnico e artistico: l’hardware del DS è sfruttato sapientemente per rendere al meglio, e in 3D, i buffi protagonisti, mentre come sonoro si segnalano le già citate cover di canzoni famose.
Commento
Non c’è nulla di particolarmente sbagliato nella versione DS di Rayman Raving Rabbids: TV Party, se non fosse per una “semplice” mancanza di anima. La collezione di minigame di Ubisoft presenta tutte le caratteristiche di un gioco fatto come si deve, solo che si ferma qui, si accontenta del minimo sindacale e non osa oltre; un vero peccato, sia in vista della concorrenza accanita sulla piattaforma, sia soprattutto perché la versione Wii, al contrario, si segnala per il saper osare e per la grande cura riposta in tutto il contorno del gioco. Insomma, non ci sentiamo veramente di consigliare questo gioco: non è che buttereste proprio al vento i sudati risparmi, ma per ogni cosa che TV Party fa decentemente, trovate più di un gioco che la fa dieci volte meglio.
Pro
- Buona realizzazione tecnica
- I conigli sono sempre demenziali!
- Scarsi ritmo e originalità
- Non c’è nulla che spinga veramente a giocare…