Una grande cura nei particolari
La prima cosa che salta agli occhi è l’ottimo dettaglio grafico che il gioco riesce ad offrire, ed in particolare l’attenzione degli sviluppatori si è indirizzata sui giocatori, i cui primi piani sono eccezionali, ma anche il resto non sfigura. Anzi!. Certo, se proprio dobbiamo essere pignoli il pubblico è un po’ piatto, ma considerando tutta il resto questa è solo una piccola nota stonata.
Le ombre, le texture ed i modelli poligonali sono allo stato dell’arte e non mancano neppure quei piccoli tocchi di classe che danno quella marcia in più, come le impronte che rimangono dopo gli scambi sulla terra battuta o il trillo del telefonino che si sente dopo uno scambio e che viene immediatamente ripreso dal giudice!
E che dire delle animazioni durante le fasi di gioco o negli intermezzi? Beh vi posso assicurare che distano anni luce da quelli visti in Roland Garros. Adoro quando nei doppi i due compagni si scambiano opinioni sul colpo appena effettuato.
Beh come avete capito e dalle immagini traspare, Masterseries ATP 2001 è un piccolo gioiello, un vero e proprio cammeo sotto l’aspetto visivo.
Dicevo che molta cura è stata dedicata ai giocatori a cui è possibile cambiare il colore e la trama del completo e della racchetta. Quello che non è possibile fare è creare un giocatore da zero scegliendone i parametri. Beh non credo che ci sarebbe voluto molto. Pazienza.
Che bella racchetta in grafite e poligoni!
Il nostro giocatore si controlla in maniera facile ed intuitiva, al solito la grafica aiuta il sistema di controllo con le sue animazioni molto fluide e particolareggiate. Adoro i piccoli passi o i leggeri sbilanciamenti dovuti ad un colpo fatto in recupero.
A differenza del suo concorrente i tasti sono ben quattro e servono per effettuare i colpi: piatto, tagliato, top spin e pallonetto. Inoltre non è presente il mirino, ma si deve solo contare sulla propria sensibilità. Personalmente preferisco la presenza di un mirino, ma anche questa soluzione presenta i suoi vantaggi.
Tra i vari parametri di ogni giocatore, che servono a definirne le potenzialità , spicca la resistenza che si rivela particolarmente importante negli incontri che si disputano sulla terra rossa, dove possiamo far pesare questa importante caratteristica a nostro favore. Il comportamento della IA, da un primo approccio, sembra molto valido e mi è capitato di vedere dei comportamenti di gioco diversi a secondo della situazione o della stanchezza del nostro avversario. Ovviamente, come dicevo prima, non potendosi creare un giocatore proprio, le nostre prestazioni saranno direttamente influenzate dalle capacità del giocatore scelto.
E' da sottolineare come ogni giocatore abbia uno stile a cui si adegua, quindi troveremo campioni nel gioco sotto rete o abili palleggiatori. Molto bene.
Voglio giocare in rete (o a rete?)
Le modalità di gioco sono le solito, e quindi possiamo disputare un'intera stagione, o un amichevole anche in doppio. Purtroppo si sente la mancanza di una modalità di allenamento che si servirebbe per prendere la dovuta dimestichezza con il sistema di controllo. Peccato. Altro piccolo neo riguarda la mancanza di giocatrici. Che gli sviluppatori siano un po' misogini?
Il gioco prevede partite fino a 4 giocatore (di più nel tennis non servono!) via Lan, ma è supportato il TCP/IP e quindi è possibile giocare in Internet.
Non ho potuto provare il gioco via Internet per via della mancanza di avversari! Vi ricordo che noi stiamo provando il gioco in anteprima! Ad ogni modo i presupposti per godere di un'ottima esperienza On-Line ci sono tutti.
Conclusioni
Tiriamo le somme!
71 giocatori con caratteristiche proprie e dotati di una buona IA, 10 stadi in cui è possibile giocare in tre diverse ore del giorno, 3 modalità di gioco, oltre ad una grafica mozzafiato ed ad un buon sistema di controllo. Questo è quello che promette e mantiene Tennis Masters Series ATP 2001.
Da fine ottobre ATP 2001 è disponibile in tutti i negozi di videogame pronto per essere acquistato da chi il tennis lo ama o a chi piace giocarlo su un PC (è prevista anche una versione per PlayStation2).
Terra battuta o sintetico?
Avevamo appena indossato le nostre scarpe da Tennis virtuali ed impugnato le nostre fedeli racchette poligonali per scendere nei campi di giochi offerti da Roland Garros 2001 che la Microids, con un ottimo tempismo, ci offre una validissima alternativa.
Devo dire che questa circostanza mi ha lasciato piacevolmente sorpreso considerato che fino a poco tempo fa non esisteva una vera e propria scelta e quindi la quasi contemporanea pubblicazione di due titoli importanti è perlomeno significativa. Beh che in alcune software house si siano resi conto dell'incredibile vuoto presente in questo settore?
Ad ogni modo è con piacere che quindi cambio rapidamente le mie scarpette virtuali (in perfetto stile da Formula 1) per indossare quelle offerte da Tennis Masters Series ATP 2001.