Qualche giorno fa sono emersi vari rumor riguardanti il possibile approdo, su Nintendo Switch, di un catalogo comprendente giochi per Game Boy e Game Boy Color. Voleste leggere l'intera lista dei rumor, li avevamo raccolti e commentati in questa notizia: adesso ci basti sottolineare che, dopo varie voci, una settimana fa è arrivata la conferma - grazie a un insider - di Eurogamer. Un sito prestigioso che si è esposto pesantemente, per cui la notizia potrebbe davvero essere veritiera; allo stesso tempo, se ogni voce attendibile si tramutasse in realtà, entro fine 2021 avremmo avuto tra le mani Nintendo Switch Pro, non Nintendo Switch OLED (senza nulla togliere alla qualità del prodotto, sia chiaro).
Le modalità per godersi questo catalogo, dovesse effettivamente arrivare, sarebbero sicuramente le stesse che regolano quelli di NES e SNES. In sostanza, l'unica cosa necessaria per usufruirne, connessione a parte, sarebbe la sottoscrizione annuale di un abbonamento a Nintendo Switch Online. Nel discorso abbiamo unito Game Boy e Game Boy Color perché da Nintendo stessa sono considerate edizioni distinte della stessa piattaforma e non due console diverse. Questo nonostante le numerose esclusive di Game Boy Color, non compatibili con la versione originaria del sistema.
Abbiamo deciso di stilare una lista di 10 giochi del Game Boy che vorremmo rigiocare su Nintendo Switch. Con un limite: ne abbiamo selezionato soltanto uno per serie. Scoprite quali sono le nostre preferenze continuando la lettura di questo speciale.
10 giochi Game Boy per Nintendo Switch
Super Mario Land 2: Six Golden Coins
Eravamo indecisi tra lui e Super Mario Land: quest'ultimo è stato il primo gioco tascabile di Super Mario, e ha venduto molto più del successore (diciotto milioni contro undici, comunque cifre notevoli). Tuttavia, la qualità di Super Mario Land 2: Six Golden Coins è troppo, troppo superiore a quella del primo Super Mario Land per non preferirlo. È più complesso e con controlli più precisi; tra i due c'è la stessa differenza tecnologica che intercorre tra Super Mario Bros. e Super Mario Bros. 3. Del predecessore, Super Mario Land 2: Six Golden Coins conserva la stranezza tematica: ambientazioni e power-up sono parecchio diversi da quelli della saga casalinga. Si tratta di un gioco eccezionale, probabilmente il miglior platform 2D disponibile su Game Boy: e sì, anche se vi dà fastidio il bianco e nero (anzi, il verde vescica), vale la pena di provarlo pure nel 2021. E poi è il primo gioco in cui, come antagonista, compare Wario.
Kirby's Dream Land
Come avremmo potuto non inserire Kirby in questa lista? Tra l'altro non si tratta di un Kirby qualsiasi, ma del primo in assoluto, quando non era ancora rosa (ebbene sì, era bianco) e rischiava di chiamarsi Popopo. Come saprete tutti, il gioco (oltre che il personaggio) è stato ideato e diretto da Masahiro Sakurai (non lo conosceste, eccovi una breve biografia), che all'epoca aveva soltanto ventidue anni. Tutte le caratteristiche chiave dei Kirby successivi erano già presenti in questo episodio per Game Boy: morbidezza dei controlli, semplicità delle meccaniche e un grado di sfida non particolarmente provante. Di caratteristiche chiave, per l'appunto, ne mancava solo una: la capacità, una volta inghiottiti gli avversari, di rubarne i poteri. Rimane comunque un gioco bello e dall'importanza storica notevole, perché ha originato una fortunata serie Nintendo.
The Legend of Zelda: Oracle of Ages/Seasons
Vi aspettavate di vedere The Legend of Zelda: Link's Awakening, giusto? Be', non avete tutti i torti. Si tratta di un episodio eccezionale di una saga straordinaria, talmente bello che, riportato identico - in termini di game design - su Nintendo Switch, è ancora in grado di affascinare. Il punto è proprio questo: Link's Awakening è già presente sulla console attraverso il remake (di cui abbiamo ampiamente parlato nella nostra recensione del 2019). Perché quindi non inserire la coppia Oracle of Ages/Seasons, tra l'altro esclusiva Game Boy Color? Sono giochi bellissimi, diretti da Hidemaro Fujibayahi (anche su di lui abbiamo una biografia), la mente creativa dietro a Breath of the Wild. Il level design di questi giochi mette già in mostra alcune delle caratteristiche chiave del loro creatore, come l'estrema cura per il dettaglio, e la cesellatura al limite del maniacale. Ci sono strambi animali da cavalcare, e un mondo pieno di enigmi basati sul viaggio temporale (Ages) e stagionale (Seasons).
Tetris
Era impossibile escludere Tetris da questo elenco. Era un gioco già celebre prima di questa edizione realizzata da Nintendo, ma questa particolare versione lo ha fatto deflagrare a livello planetario, ed è stato il gioco simbolo di Game Boy - ben più di Super Mario Land - per lungo tempo. Veniva addirittura inserito in bundle con la piattaforma, e infatti è il titolo più venduto (sì, più di Pokémon): non è una semplice conseguenza del bundle, perché, esattamente come sarebbe accaduto anni dopo con Wii e Wii Sports, tante persone compravano la tascabile Nintendo proprio per giocarsi Tetris. Il fatto che siano riusciti ad adattarlo perfettamente senza poter usufruire dei colori, dimostra ancora una volta l'abilità dei designer nipponici. Un'edizione storica, forse la versione di Tetris per eccellenza.
Metroid II: Return of Samus
Se su console casalinga il team di Miyamoto (prima R&D4, poi EAD) era quello dominante, su portatile era R&D1 a creare la maggior parte del software interno. Oltre a Super Mario, portarono su Game Boy anche una delle loro serie più note, sicuramente la più prestigiosa: Metroid. Si tratta, a tutti gli effetti, di un episodio principale della saga. Non è una riduzione né un adattamento: è il sequel diretto di Metroid per NES. Non è la migliore avventura di Samus Aran, ma è comunque estremamente godibile, tanto che qualche anno fa ne è uscito un remake su Nintendo 3DS. Le proporzioni tra personaggio e ambiente rendono l'esplorazione piuttosto ardua e claustrofobica, perché Samus occupa una notevole porzione di schermo: tuttavia, rimane tra i giochi migliori disponibili su Game Boy.
Mario Tennis
Ecco la seconda esclusiva Game Boy Color che abbiamo inserito in questa lista; probabilmente è un gioco che non vi aspettavate di veder comparire, tuttavia Mario Tennis - sviluppato da Camelot - si merita ogni onore possibile. La fisica della pallina ovviamente non è paragonabile ai giochi moderni, ma si tratta di un titolo che, rispetto alle potenzialità tecnologiche, difficilmente si sarebbe potuto fare meglio. Permetteva anche di sfidarsi in multiplayer, grazie al Game Link Cable col quale non era impossibile strozzarsi a vicenda. Soprattutto, Mario Tennis aveva una grande, lunga e profonda modalità single-player, con ampie componenti RPG: un personaggio da migliorare sfida dopo sfida, fino a scontrarsi col Re del tennis, che non era Federer (e nemmeno Sampras, cronologicamente più calzante) bensì Super Mario.
Donkey Kong
Questo è uno dei pochi giochi sviluppati da EAD per Game Boy, ha venduto bene, ma troppo spesso viene dimenticato. Anche per questo abbiamo preferito inserire lui piuttosto che i vari Donkey Kong Land realizzati da Rare (comunque notevoli). Si tratta di uno dei pochi episodi della serie sviluppati internamente in Giappone, capitoli NES esclusi. Non solo: è l'unico, autentico sequel del primo capitolo arcade. Riprende le stesse meccaniche, le amplia e le articola su decine di livelli. Dei livelli in cui Super Mario - come ai vecchi tempi - deve rincorre il gorilla rapitore per salvare la futura sindaca Pauline, che ancora non aveva avviato la sua carriera politica. Un titolo a perfetta metà tra platform e puzzle.
Pokémon Rosso e Blu
Sorpresa! Nessuno si aspettava di vedere questo titolo in lista, giusto? Pokémon Rosso e Blu, assieme a Tetris, forse perfino più di Tetris, rappresenta il gioco simbolo della console. Abbiamo scelto di inserire il primo episodio perché, storicamente, è senza dubbio il più importante. Nato grazie agli sforzi di Game Freak e Nintendo, ideato e diretto da Satoshi Tajiri, Pokémon Rosso e Blu venne pubblicato nel 1996, quando Game Boy era già - apparentemente - nella fase calante della sua vita. Il titolo Nintendo sconvolse tutto, donando al portatile una seconda giovinezza, piazzando più di trenta milioni di copie, originando il brand che sarebbe diventato il più lucroso del mondo. Non solo dei videogiochi.
Kid Dracula
Be', dopo Pokémon è un anticlimax, lo ammettiamo. E non siamo nemmeno troppo pronti a giustificare la scelta: al suo posto avremmo potuto inserire Mega Man V, o The Final Fantasy Legend, che forse sarebbero stati più meritevoli. Ma questo spin-off di Castlevania, che vi pone al comando del suo nemico in età da scuola elementare, Dracula, è davvero delizioso. E siamo piuttosto affezionati alla vecchia Konami, e ad Ebisu, che in futuro avrebbe fondato Good-Feel (avevamo parlato della loro storia in questo speciale). Kid Dracula è davvero un bel platform, che vi consigliamo di provare in caso approdi su Nintendo Switch.
Wario Land: Super Mario Land 3
Con quest'ultimo gioco infrangiamo le regole alla base di questo articolo. Almeno formalmente, Wario Land sarebbe Super Mario Land 3, ma alla fine è solo una nomenclatura ad interesse commerciale: i due giochi, pur sviluppati entrambi da R&D1, sono molto diversi. Il cambio di protagonista, da Mario a Wario, sovverte ogni meccanica: dal ritmo di gioco - più lento - all'interazione, passando per il sistema di combattimento (Mario salta, mentre Wario mena, spinge, lancia). Si tratta di platform eccezionale, lungo, ben strutturato: accompagnare Wario nella ricerca di tesori è un vero piacere, e visto che la saga platform è stata pressoché abbandonata, avete un motivo in più per giocarla (o rigiocarla).