Nintendo ha operato una strana selezione per decidere quali giochi includere nella presentazione di Wii U della conferenza di questo E3 2012; tanto spazio a titoli multipiattaforma già da tempo usciti su altri sistemi (uno su tutti, Batman) e addirittura del tutto ignorati altri titoli inediti realizzati invece in esclusiva per la nuova console.
Tra questi figliastri, quello probabilmente più interessante è Project P-100 ad opera di Platinum Games, già autori di Madworld, Bayonetta e attualmente al lavoro anche su Metal Gear Rising: Revengeance. Un pedigree di tutto rispetto, e infatti non a caso proprio Project P-100 è apparso come uno dei titoli più interessanti e originali tra quelli dell'intero catalogo Wii U. La premessa è semplice: il mondo è stato invaso da una minaccia aliena, e l'unica speranza è in un gruppo di bizzarri supereroi. Diciamo gruppo non a caso, perchè nel gioco si controlla direttamente l'intero team di (almeno) una decina di personaggi, destinato tra l'altro ad aumentare col passare del tempo; sì perché qualsiasi cittadino impaurito che il gruppo incontrerà per la sua strada potrà diventare un nuovo supereroe semplicemente accerchiandolo in una sorta di circolo magico verde. E non parliamo certo di personaggi comuni e banali, ma di roba tipo l'uomo-water e l'uomo-vending machine solo per citarne un paio di quelli dichiarati dalla stessa press release ufficiale.
Tanti è meglio
E' chiaro quindi che l'ironia e lo stile sopra le righe sono una delle fondamenta di Project P-100, elemento che appare chiaramente anche dalla direzione artistica: la grafica, colorata e ricca di dettagli con un aspetto finto-2D, richiama i cartoon e le serie tv animate con un risultato finale a dir poco piacevole. Ancor più esaltanti sono le dimensioni dei nemici, alieni corazzati con cui c'è veramente poco di cui discutere: di fronte ai supereroi si pongono infatti mostri grandi come minimo quanto case e palazzi, fino ad arrivare alle gigantesche proporzioni dell'ultimo avversario presente nella demo capace di tenere tutto il team in una sola mano. Se è ovvio che chiunque sia cresciuto con un certo tipo di cartoon nipponici non potrà che strapparsi i capelli di gioia di fronte al lavoro svolto dai grafici di Platinum Games, è anche nella componente puramente ludica che Project P-100 ci è sembrato in grado di offrire tanti elementi positivi. Il gioco è in estrema sintesi un action game fortemente focalizzato sui combattimenti, come da tradizione per il team giapponese; le ambientazioni vengono attraversate in maniera assolutamente lineare e fungono da raccordo tra uno scontro e l'altro.
Questi, assolutamente frenetici e spettacolari, si basano fondamentalmente sull'utilizzo di due tasti delegati rispettivamente ad un attacco debole e uno "di gruppo" molto più incisivo; la cosa interessante è che gli attacchi di gruppo si realizzano tramite trasformazioni che richiedono al team di disporsi in una formazione apposita per ogni occasione, da disegnare con le dita sul touch screen del GamePad. Nella demo c'era la possibilità di diventare una enorme spada tracciando una linea retta, una pistola facendo una specie di "L", e una mano gigante riproducendo un cerchio. Quest'ultima si è rivelata fondamentale per risolvere semplici puzzle ambientali, come ruotare un meccanismo per aprire la porta di un hangar in cui entrare; una volta dentro alla struttura in oggetto poi (e immaginiamo quindi per tutte le sezioni al chiuso), l'azione si è trasferita sullo schermo del GamePad, dove con una visuale in terza persona alle spalle di uno degli eroi abbiamo potuto esplorare la zona. Una soluzione del tutto accessoria ma piacevole, che dimostra lo sforzo di Platinum Games di introdurre una certa creatività nel processo produttivo del gioco. Ogni area era poi conclusa con una valutazione complessiva divisa in differenti voci, in maniera tale da stimolare a utilizzare il sistema di combattimento in maniera creativa e varia. Ci siamo quindi allontanati dalla postazione di Project P-100 con un sincero sorriso sulle labbra; non si tratta sicuramente di un prodotto particolarmente originale o sorprendente, ma la qualità che ne traspare sotto ogni punto di vista lascia ben sperare. Aver puntato su di questo, anzichè su altri prodotti decisamente meno capaci di definire la nuova console Nintendo, forse avrebbe reso l'E3 dei fan un po' meno amaro.
CERTEZZE
- Direzione artistica irresistibile
- Sistema di controllo accessibile ma appagante
- Ottimo ritmo dell'azione
DUBBI
- La varietà delle situazioni
- Il livello di difficoltà da tarare bene