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Il primo Tales of in italiano!

Dopo quasi due anni dall'uscita giapponese, finalmente l'ultimo capitolo della saga Namco Bandai è quasi pronto per l'uscita italiana

PROVATO di Valerio De Vittorio   —   23/05/2013
Tales of Xillia
Tales of Xillia
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Dopo gli anni d'oro delle due generazioni di console precedenti, i giochi di ruolo di stampo orientale hanno vissuto un momento di profonda crisi, come del resto la produzione giapponese più in generale. Eppure non mancano gli appassionati del magico mondo dei JRPG, genere con una personalità tanto forte da renderne gli esponenti quei classici giochi che o si amano o si odiano, non ci sono mezze misure. In occidente molti di noi conoscono questa tipologia videoludica grazie principalmente a Final Fantasy, la serie forse più accessibili per un pubblico senza gli occhi a mandorla, ma in Giappone escono continuamente nuovi prodotti e vi sono saghe altrettanto famose ed apprezzate. Una di queste è certamente Tales of, che ha compiuto 15 anni nel 2011 celebrando l'avvenimento con diverse iniziative, tra cui il rilascio di Tales of Xillia. E mentre in Giappone attendono già il seguito, Namco Bandai si appresta a rilasciare la sospirata versione europea, per la prima volta in assoluto per la serie, tradotta anche in italiano. Siamo stati invitati a provare con mano il titolo, mentre negli uffici milanesi del publisher ci attendeva niente meno che Baba-San in persona.

Epica giapponese

Tales of Xillia rappresenta un importante passaggio per la serie e per Namco Bandai in generale, che a partire dal rilascio dello stesso, preventivato per l'8 agosto di quest'anno, vuole tentare di spingere sul mercato il proprio prodotto, precedentemente lasciato un po' in disparte. Un elemento già accennato è la traduzione nella nostra lingua, chiaramente solo per quanto riguarda testi e sottotitoli mentre il parlato sarà doppiato in inglese (niente voci originali giapponesi se ve lo state chiedendo, purtroppo).

Il primo Tales of in italiano!

Per il futuro, il distributore punta ad accorciare drasticamente i tempi di conversione e traduzione, sperando di arrivare a poter far uscire sul nostro territorio i prossimi capitoli della serie a distanza di pochi mesi rispetto al Giappone. Hideo Baba, producer dei vari Tales of sin dal 2007, ci racconta con grande entusiasmo il suo desiderio di far conoscere l'opera sua e del suo team in nuovi territori. Parliamo di prodotti che sin dalla prima uscita hanno venduto più di 15 milioni di copie, ottenendo i più grandi successi in patria, dove Xillia ha raggiunto facilmente le 730 mila unità acquistate. Nel tempo sono arrivati dalle nostre parti diversi Tales of, a partire dal 2004 con Symphonia per Gamecube, ma le uscite sono sempre state piuttosto disorganizzate e ritardatarie. Tales of Xillia è un gioco di ruolo dal carattere fortemente giapponese, sia nell'aspetto che nel gameplay.

Il primo Tales of in italiano!

Un esempio lampante è la sigla iniziale che ci viene mostrata, disegnata dallo studio Ufotable in pieno stile anime, con tanto di canzone J-Pop orecchiabile ed accattivante. Con ancora nelle orecchie le note del filmato introduttivo siamo entrati nello spirito del gioco, mentre ci viene illustrato come il titolo racconterà la storia di due protagonisti, il giovane Jude e la misteriosa Milla. L'incontro tra i due rappresenta non solo uno spunto narrativo per imbastire un'epica storia scritta con tutti i crismi del caso, ma anche una nuova sfida per il team di sviluppo che ha coinvolto Mutsumi Inomata e Kosuke Fujishima, i due principali character designer della saga. La trama che trascinerà il giocatore un capitolo dopo l'altro ha dei connotati piuttosto drammatici, spingendo al limite i protagonisti. Un po' anche per questo Baba-san ci spiega come si sia scelto di inserire alcuni elementi che stemperino un po' la tensione. Tornano così gli Skit, brevi dialoghi tra i protagonisti che propongono delle gag dall'umorismo tutto giapponese.

Il segreto è nel battle system

Una novità è rappresentata poi dagli accessori, elementi da applicare ai personaggi per personalizzarne l'estetica. Parliamo di decine se non centinaia tra ali, orecchiette, nasi buffi, musi di gatto, code, acconciature e quant'altro. Le modifiche saranno visibili anche durante le scene di intermezzo, creando simpatici contrasti con i nostri beniamini catturati in momenti profondamente emotivi e particolarmente seri con però magari appiccicato in faccia i baffi da gatto, piuttosto che degli strani occhiali. Tales of Xillia è un capitolo importante per la serie anche per altre evoluzioni, ben più sostanziose. Avviata una partita, Hideo Baba ci mostra Jude immerso in un classico dungeon. Vi sono tesori da scovare e mostri ben visibili su schermo che si può decidere di affrontare. Interessante lo sviluppo anche in verticale degli ambienti, con il nostro protagonista che può scalare e saltare alla pressione del tasto X, la cui funzione sarà comunque sempre influenzata dal contesto.

Il primo Tales of in italiano!

Esordisce anche la telecamera completamente libera, da gestire con l'analogico destro. Il sistema di combattimento, dal canto suo, ripropone alcune caratteristiche già viste nei precedenti Tales of, come la dinamicità degli scontri praticamente in tempo reale, col personaggio controllato che si muove nell'arena liberamente, mentre premendo il tasto X si possono concatenare combinazioni di colpi. Le direzione dell'analogico sinistro permette di modificare il tipo di attacco, mentre col tasto cerchio si attivano le Artes, le mosse speciali di Xillia. Una novità è rappresentata dal Link System, una meccanica che permette all'utente di legare al membro del party che stiamo manovrando un compagno, il quale fornirà un supporto in base alle proprie caratteristiche. Col giusto tempismo sarà poi possibile infliggere un maggior quantitativo di danni grazie alle Link Artes, spettacolari combo eseguite in combinazione dai due personaggi. Elementi come la parata, i diversi ruoli dei compagni, la possibilità di prendere il controllo di chiunque, schivate e molto altro, conferiscono al sistema di combattimento di Tales of Xillia tratti distintivi, rendendolo divertente ed appagante ed allo stesso tempo tattico e profondo. Come giustamente sottolineato da Baba-san, in un gioco di ruolo si affrontano nemici centinaia di volte, avere un battle system mediocre e noioso vorrebbe dire uccidere l'esperienza di gioco e per fortuna pare non sia proprio il caso di Tales of Xillia.

Edizioni speciali

Col lancio di Tales of Xillia in Italia, Namco Bandai vuole fare le cose in grande, tentando di proporre agli appassionati contenuti accessori al gioco solleticandone l'appetito con due diverse versioni speciali. Il titolo verrà venduto con confezione cartonata contenente un artbook e la colonna sonora, mentre l'edizione limitata sarà contenuta in una scatola di dimensioni piuttosto ragguardevoli, utile per ospitare oltre a quanto appena descritto, anche la statuetta di Milla Maxwell. Da notare come questa, osservata da vicino, ci sia parsa decisamente ben realizzata. Inoltre Baba-san ha evidenziato come non sia possibile averla in alcun altro modo, visto che non viene venduto separatamente dal gioco.

Anime poligonale

L'ultimo Tales of Graces F per Playstation 3, essendo un adattamento del medesimo gioco Wii, non aveva convinto appieno sotto il profilo estetico. Xillia sfoggia al contrario un comparto tecnico decisamente accattivante, sempre realizzato con un cel shading per colorare i poligoni di tinte anime, in una riuscita trasposizione del tratto giapponese all'interno di un mondo tridimensionale liberamente esplorabile. I combattimenti sfoggiano tra l'altro un frame rate davvero elevato, quasi a voler sottolineare la fluidità e velocità di queste fasi. Non riuscirà ad andare a scomodra Ni No Kuni, ma il nuovo lavoro Namco sarà certamente piacevole da guardare.

Il primo Tales of in italiano!

Come già detto più volte, uno dei punti forti della serie Tales of è il suo essere profondamente giapponese. Hideo Baba durante la nostra chiacchierata, ha voluto invertire i ruoli tra giornalista ed intervistato per fare a noi una domanda e chiederci quanto questa caratteristica possa rappresentare un valore aggiunto piuttosto che un fattore discriminante. A nostro parere la verità sta nel mezzo; è innegabile come la cultura dei manga e degli anime non sia oggi preponderante, ma nonostante ciò vi sono ancora migliaia di appassionati e appassionate, molti dei quali amano anche i videogiochi e che sicuramente possono trovare in Tales of Xillia un prodotto accattivante. In conclusione gli abbiamo detto come non debba avere paura di puntare sui propri punti di forza, rischiando magari di tentare l'occidentalizzazione, quanto piuttosto di andare a scovare fan che magari non conoscono i suoi titoli. L'uscita è fissata per l'8 agosto, continuate a seguirci per non perdervi la recensione ormai non troppo lontana.

CERTEZZE

  • Un gioco di ruolo giapponese di alto livello
  • Ottimo sistema di combattimento
  • Graficamente accattivante

DUBBI

  • Lo stile marcatamente anime non è per tutti
  • Mancano le voci originali giapponesi