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13 Sentinels: Aegis Rim, l'anteprima

L'anteprima di 13 Sentinels: Aegis Rim, che ci guida attraverso un'avventura misteriosa e fantascientifica, dove le storie di tredici ragazzi si intrecciano le une con le altre: ecco le nostre impressioni dopo le primissime ore di gioco.

ANTEPRIMA di Alessandra Borgonovo   —   20/08/2020
13 Sentinels: Aegis Rim
13 Sentinels: Aegis Rim
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Erano anni che non si avevano notizie di un gioco inedito sviluppato da Vanillaware: sette per la precisione, dal Dragon's Crown del 2013 per la scorsa generazione che è poi stato pubblicato in versione Pro anche su PlayStation 4 nel 2018. Dall'annuncio nel 2015, 13 Sentinels: Aegis Rim è passato attraverso uno sviluppo abbastanza travagliato (nulla a che vedere con l'ecatombe videoludica di questo 2020, in ogni caso): la data di lancio era fissata per il 2018 ma nel novembre stesso Atlus ha dichiarato un ritardo nello sviluppo della versione PS4 e la cancellazione di quella per PS Vita. In Giappone è infine stato pubblicato nel tardo 2019, mentre da noi arriverà il prossimo 22 settembre e da quel poco che abbiamo giocato, nonostante gli ostacoli lungo il percorso, l'ultimo gioco di Vanillaware promette di colpire ancora una volta nel segno.

Questa anteprima di 13 Sentinels: Aegis Rim ci permette di parlare solo del Prologo, che ludicamente è un po' sottotono per il fatto che ci mostra alcune fondamenta del gioco attraverso un lungo tutorial ben integrato con la storia; anzi, proprio la storia è il fulcro di queste primissime ore, costruita in modo enigmatico per stuzzicare la nostra curiosità - e farlo davvero bene.

La fantascienza è servita

13 Sentinels: Aegis of Rim è un gioco fortemente incentrato sulla narrazione, con un tocco di RTS per quanto riguarda le fasi di combattimento. Il titolo è già di per sé un'indicazione, poiché seguiremo le vicende di tredici protagonisti, alcuni di loro appartenenti a diverse linee temporali, che arriveranno a intrecciarsi in una trama sci-fi allo stato puro dove trovano spazio robot giganti, kaijū, viaggi nel tempo, cospirazioni di sorta e anche un po' di romanticismo che non guasta mai nel bel mezzo di un'invasione aliena. La trama prende a piene mani elementi dalla letteratura e dal cinema di fantascienza: La Guerra dei Mondi, E.T., Total Recall, L'Esercito delle 12 Scimmie, Terminator, Interstellar, 2001: Odissea nello spazio e naturalmente film giapponesi che comprendono i succitati kaijū - una vera manna per gli appassionati del genere, impreziosita da uno stile artistico d'eccezione che è un po' il marchio distintivo di Vanillaware.

Parlare della trama è difficile non solo per il rischio di spoiler, persino in una sezione contenuta come il Prologo, ma soprattutto perché il modo in cui è stata realizzata rende complicato farsi un'idea di cosa stia succedendo: ne abbiamo colto le basi ma, proprio come in Odin Sphere e Muramasa, la storia è raccontata dal punto di vista dei diversi personaggi, che presto o tardi si incontreranno tra loro andando ad aggiungere ulteriori tasselli a un puzzle del quale per adesso abbiamo giusto la cornice. Non li abbiamo nemmeno giocati tutti in questa prima fase, anche se da quanto visto si nota chiaramente una caratterizzazione ben distinta per ciascuno, ulteriore valore aggiunto in una trama dove i rapporti interpersonali sono molto importanti e spesso anche alla base delle scelte dei giovani protagonisti. A dispetto del concetto di viaggio nel tempo, che ci porterà di fatto in epoche diverse, l'anno principale è il 1984: per un motivo o per l'altro, i personaggi si ritrovano qui tra chi ci vive perché sembra essere il suo tempo e chi invece deve adattarsi date le circostanze ancora piuttosto intricate e misteriose.

A normali scene di vita che strappano più di un sorriso (è incredibile vedere quanto valga un panino di yakisoba per qualcuno) si alternano frammenti degli eventi veri e propri, quelli che giacciono sotto la superficie di una quotidianità destinata a essere scossa fin dalle fondamenta. L'intreccio narrativo prende forma lentamente ma cattura fin da subito e promette una messa in scena di tutto rispetto che, a dispetto di una quasi sicura linearità, viene frammentata per essere rimessa insieme dal giocatore passo dopo passo, analizzando l'ambiente circostante e riflettendo su avvenimenti, oggetti o persone tramite la meccanica dell'Inventario Pensieri: parlando o interagendo sbloccheremo parole chiave od oggetti sui quali riflettere ulteriormente, o addirittura da utilizzare con un altro personaggio, sia per portare avanti la trama sia per ottenere informazioni ulteriori e dare maggior senso agli avvenimenti. Bene o male la fase di avventura non è diversa da un punta e clicca, con sezioni molto brevi dove muoversi e agire.

13 Sentinels Aegis Rim 01

Attivazione Sentinella

Quando non siamo impegnati a svelare parti della trama, siamo chiamati a combattere sul campo per difendere la città dall'invasione dei kaijū a bordo delle cosiddette Sentinelle: si tratta di robot giganti più o meno tecnologicamente avanzati grazie ai quali creare un fronte di resistenza contro creature altrimenti imbattibili. Ciascuno è controllato dal rispettivo pilota e dispone di abilità specifiche, più portate all'attacco o alla difesa a seconda del caso. La loro efficienza dipende dalla generazione, che sembra fare le veci delle classi; le Sentinelle di prima generazione sono specializzate nel combattimento corpo a corpo, quelle di seconda generazione sono tuttofare in grado di evocare unità di supporto, mentre la terza e quarta generazione sono rispettivamente sfruttate per gli attacchi a lungo raggio e l'utilizzo di speciali equipaggiamenti high-tech come gli scudi e laser. L'obiettivo di ogni missione, sempre per quanto concerne il Prologo, ruota attorno alla difesa di un terminale che una volta attivato metterebbe in sicurezza l'intera area impedendo ai nemici di entrare.

Queste prime battaglie sono state molto guidate, pensate per farci prendere familiarità con le diverse tipologie di nemici, i comandi e in generale le Sentinelle con tutte le loro peculiarità: lo svolgimento è quasi del tutto in tempo reale, con l'unica eccezione nel momento in cui apriamo il menu per decidere quale azione far compiere a un personaggio. In quel caso il tempo si ferma e possiamo prendere un attimo di respiro per valutare la situazione. Abbiamo a disposizione quattro azioni: offensiva (a sua volta divisa in diverse tipologie di attacchi), movimento, riparazione e guardia. Sebbene a prima vista, complice anche una grafica molto semplicistica che riduce alleati e invasori a icone, le fasi di combattimento possano sembrare dei riempitivi, minigiochi messi lì per accompagnare la storia principale, già dal tutorial si capisce che c'è di più dietro e la tattica non è un elemento da sottovalutare per sopravvivere a un numero di nemici spesso soverchiante.

Sfortunatamente non abbiamo potuto approfondire questo lato del gameplay ma se le poche informazioni che abbiamo ricevuto sono di qualche utilità, sembra ci sarà da lavorare sullo sviluppo delle Sentinelle per renderle più efficienti sul campo. Il che, a sua volta, potrebbe legarsi alla necessità di completare le missioni con un determinato livello per ottenere le risorse necessarie a lavorare sui nostri mecha. Insomma, le premesse sono indubbiamente interessanti, resta da capire dove andranno a parare.

13 Sentinels Aegis Rim 02

13 Sentinels: Aegis Rim promette di essere un ritorno più che gradito di Vanillaware dopo sette anni di assenza dalle scene. Forte di un comparto narrativo interessante che prende ispirazione tanto dal cinema quanto dalla letteratura sci-fi, impreziosito da uno stile artistico sempre bellissimo a vedersi, il Prologo getta le basi di una storia memorabile tanto quanto i suoi tredici protagonisti. Nel mezzo, non meno importante, il conflitto sul campo contro i kaijū trasforma il gioco in qualcosa di più di una semplice visual novel punta e clicca - che in ogni caso risulta fruibile da chiunque grazie alla localizzazione italiana. Rimane da capire se queste promesse si concretizzeranno, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo delle Sentinelle e la loro differenziazione nel gameplay. Il gioco vero, insomma, è ancora tutto da scoprire.

CERTEZZE

  • Artisticamente, Vanillaware è una garanzia
  • Trama promettente e ispirata ai grandi classici sci-fi
  • Sezioni di combattimento potenzialmente impegnative

DUBBI

  • Il gioco vero rimane ancora tutto da scoprire