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Pro Evolution Soccer 2015 - Cosa Vorremmo in...

Come vorremmo il prossimo Pro Evolution Soccer?

RUBRICA di Massimo Reina   —   08/08/2014

Cosa vorremmo in... è una rubrica a cadenza mensile dedicata ai giochi più attesi dal pubblico. Ma rispetto alle tradizionali anteprime, essa tratta l'argomento in maniera più diffusa, immaginando come potrebbe essere un titolo, o come si vorrebbe che fosse, piuttosto di come sarà.

Nel corso di quella che è ormai diventata la vecchia generazione di console, Konami ha purtroppo faticato ad imporsi sul mercato dei giochi di calcio, non riuscendo di fatto a riproporre a quei livelli di assoluta eccellenza a cui aveva abituato il pubblico di appassionati, la sua serie sportiva.

Pro Evolution Soccer 2015 - Cosa Vorremmo in...

Non che l'azienda giapponese non le abbia tentate tutte in tal senso: forse anche per una questione di consapevolezza dei propri limiti rispetto a una concorrenza, quella di FIFA, che di contro ha marciato spedita, la software house asiatica aveva deciso perfino di abbandonare ogni velleità di riproporre pure su PlayStation 3 e Xbox 360 quel realismo che avevano fatto la fortuna della serie su PlayStation e in parte su PlayStation 2, virando di contro verso un sistema di gioco un po' più arcade. Ma senza successo, e alla fini vari esperimenti volti a trovare una nuova identità hanno finito per scontentare vecchi e nuovi fan. L'approdo di Konami sulla next-gen dovrà quindi segnare da questo punto di vista l'inizio di una nuova, positiva Era per l'universo di Pro Evolution Soccer, senza dimenticare le "vecchie" console ovviamente. Un volersi migliorare con uno sguardo rivolto al passato più lontano, quello cioè dei fasti, della simulazione quasi perfetta e del gameplay appagante dei tempi di Playstation 1-2, e un altro rivolto al futuro, all'inevitabile crescita strutturale che i fan richiedono da parecchio ormai, e che deve avvenire di pari passo con l'evoluzione tecnologica. Evitando di ripetere gli errori della ormai passata generazione di console.

Pro Evolution Soccer 15 segnerà una svolta per la serie di Konami? Noi lo abbiamo immaginato così

Quel maledetto momentum

In attesa di scoprire se davvero Konami riuscirà nell'impresa, abbiamo cercato di immaginare noi come potrebbe, o meglio, come vorremmo che fosse l'episodio annuale di PES, focalizzando le nostre attenzioni in particolare su alcuni aspetti. Cominciamo col dire che quest'anno vorremmo che Konami evitasse di rilasciare un titolo palesemente incompleto in diversi suoi aspetti, come purtroppo abbiamo invece assistito negli ultimi tempi, specie lo scorso anno, al lancio del prodotto sul mercato. Ciò significa che non vorremmo più vedere roster non aggiornati, squadre schierate in maniera differente rispetto alle controparti reali, pochi volti originali dei calciatori più famosi, e così via. Così come avviene nella controparte rivale, cioè FIFA, uno degli elementi più fastidiosi e dunque più odiati dai giocatori di Pro Evolution Soccer è quell'insieme di script di cui tutti gli sviluppatori negano l'esistenza ma che a nostro parere, e a

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quello dei videogiocatori di tutto il globo, in realtà sono presenti eccome, che nei momenti decisivi di una gara importante o di una stagione, si attivano intromettendosi sul buon esito o meno della partita in corso o di una serie di match. E' il cosiddetto momentum, una serie di eventi in gara che in soldoni si traducono in una sequela di limitazioni imposte all'utente affinché perda un match o fatichi più del dovuto a portare a casa il risultato. Mentre si sta vincendo una partita importante può dunque capitare che improvvisamente gli schemi adottati sembrano non avere alcuna valenza. Idem le strategie e le abilità tecniche dei calciatori usati, che presi da improvvisa demenza senile iniziano a essere poco reattivi, sbagliano i controlli più semplici o la mira nei passaggi e nei tiri, anche in quelli più elementari. Di contro gli avversari diventano un micidiale mix fra il Bayern Monaco, il Barcellona e il Real Madrid, mostrando una condizione fisica spaventosa, un sistema di passaggi perfetto e una particolare abilità tecnica, specie nelle giocate sottoporta, da lasciare esterrefatti. Noi vorremmo che una volta per tutte fossero i videogiocatori a poter decidere le sorti del proprio destino sul campo. Ci rendiamo conto che forse non è possibile eliminare di punto in bianco determinati aspetti negativi del gioco, ma iniziarlo a farlo sarebbe già un grosso passo in avanti. Anche nei vecchi Winning Eleven 2000 U-23 Olympic per Playstation c'erano i binari, ma l'utente era comunque abbastanza libero di fare di tutto durante la partita, e nel bene o nel male era raro che il gioco decidesse per conto suo come far evolvere la gara. Tant'è che pur rigiocando una sfida fra due stesse squadre per un imprecisato numero di volte, il risultato e l'andamento della gara non erano quasi mai uguali.

Pallonetto magico

Sempre in tema di script, vorremmo venissero del tutto eliminati anche quelli relativi alle singole giocate di cui parecchi utenti scafati abusano soprattutto nella partite online. Troppa gente, infatti, in Pro Evolution Soccer 14 ricorreva a questi elementi per venire a capo delle difese avversarie con una certa facilità, basti pensare ad esempio al modo in cui, alzandosi la palla di tacco, si poteva saltare con una certa facilità un gruppo di contendenti, visto che questi rimanevano sovente inebetiti dalla "mossa", quasi che non sapessero come comportarsi, come contrastarla.

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Senza dimenticare l'arma più utilizzata dai videogiocatori più smaliziati per segnare, cioè a dire il pallonetto: anche se lento, questi quasi sempre finiva per scavalcare il portiere, che accompagnava la sfera per tutta la traiettoria senza cercare di porre un effettivo rimedio alla situazione, finendo per subire una rete. Konami aveva cercato di rimediare ad alcuni di questi problemi con una patch correttiva, ma i risultati non erano stati propriamente quelli voluti, e il problema per esempio dei pallonetti, seppur in forma più ridotta, aveva continuato a manifestarsi ugualmente. Importante poi che vengano riviste l'intelligenza artificiale dei portieri e dei propri compagni di squadra, specie durante la fase difensiva, parte della fisica di gioco, soprattutto per quanto concerne i contrasti, e le animazioni generali, per un migliore controllo degli atleti virtuali e una maggiore fluidità nell'esecuzione delle loro azioni. In questo senso ci auguriamo che il FOX Engine venga sfruttato a dovere dagli sviluppatori, e che le loro promesse di ricreare fedelmente lo stile unico e le abilità dei giocatori e delle loro squadre si rivelino poi vere. Rimanendo sull'argomento giocabilità, vorremmo che Konami riducesse la possibilità di effettuare un pressing forsennato e praticamente incessante per tutta la gara con la semplice pressione dell'apposita accoppiata dei tasti adibiti allo scopo, e situazioni simili, in modo da rendere più realistico il fluire del match. Basterebbe far sì che, come nella realtà, la pressione esercitata dai calciatori di una squadra sui portatori di palla avversaria fosse limitata nel tempo e compatibile con la condizione fisica degli atleti coinvolti: insomma, la stanchezza dovrebbe farsi sentire per chi pressa per parecchi minuti.

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Inoltre si dovrebbe dare più peso alle singole abilità tecniche degli atleti, facendo si che, senza esagerazioni, quelle di vari Messi o Ronaldo risaltino comunque di più su quelle medie di giocatori meno dotati. In quest'ottica, sempre per fare un esempio concreto, vorremmo che il catch-up venisse del tutto rivisto, perché controllando un velocista come Gervinho contro un difensore possente come Rami, sarebbe logico vedere partire il primo a velocità supersonica senza alcuna possibilità di vederlo invece raggiunto ingiustamente e con una certa facilità da chi nella realtà è palesemente più lento. Così come negli anni passati c'è poi da risolvere la questione dei diritti di alcuni tornei. Nonostante infatti i netti miglioramenti compiuti nel recente passato in tal senso, quello delle licenze di campionati come quello inglese resta un problema per la serie. Oltre quindi a quelle importanti per la UEFA Champions League, l'Europa League e l'Asian Football Confederation, in Pro Evolution Soccer 15 ci piacerebbe che venissero aggiunte nuove competizioni coperte dai relativi diritti. Come la stagione scorsa rilanciamo poi una nostra particolare idea, quella di includere fra i vari tornei presenti nel gioco anche la J-League, di cui Konami da sempre detiene i diritti ma usa solo in Giappone, e che per tutta una serie di motivi, ivi compresi quelli relativi al fatto che per anni ai tempi sopratutto della prima PlayStation molti fan compravano import il Winning Eleven (PES) dedicato alla manifestazione asiatica, gode di una certa simpatia anche in occidente.

Nuove licenze e commento

La presenza tra l'altro del campionato di calcio per club giapponese in Pro Evolution Soccer 15 potrebbe poi essere l'incentivo giusto per convincere finalmente Konami a includere anche nell'edizione nostrana la telecronaca del mitico Jon Kabira. La sua simpatia, la foga e le battute con le quali condisce il commento di ogni partita lo hanno reso nel tempo un personaggio amatissimo anche dai fan occidentali della serie, al punto che leggendo in giro per i forum di mezzo mondo, parecchi utenti non di lingua giapponese gradirebbero lo stesso poter giocare a PES con sullo sfondo la voce del sopra citato telecronista. Per quanto concerne invece il commento in italiano, come i nostri lettori sapranno già, quest'anno assisteremo ad una autentica rivoluzione che riguarderà anche la rivale storica di PES, vale a dire FIFA.

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Le due produzioni, infatti, si sono di fatto scambiati i telecronisti principali, con Pierluigi Pardo che si occuperà della telecronaca delle partite nel gioco di Electronic Arts, e Fabio Caressa che invece lo farà per il titolo Konami. Ebbene, la nostra speranza è che il giornalista Sky possa portare tutta la sua verve e "dinamicità" nel commento della saga calcistica della compagnia di Metal Gear Solid. Soprattutto vorremmo che la telecronaca venisse arricchita da molte più frasi rispetto al passato, e che poi durante i match risultasse più veloce nel ritmo e "attenta" a quanto avviene sul campo. Inoltre ci piacerebbe sentire pronunciati molti più nomi di atleti durante le telecronache, con focus particolare sui commenti legati alle giocate di un atleta specifico, e sulle marcature. Oltre alle introduzioni pre-gara chilometriche e talvolta esagerate, una delle peculiarità del modo di commentare le partite da parte di Fabio Caressa è l'enfasi con la quale sottolinea un gol, urlando con uno stile del tutto personale il nome del calciatore che ha segnato, un attimo dopo che la palla ha varcato la linea di porta. Ebbene, in Pro Evolution Soccer 15 vorremmo anche questo, tanti cognomi strillati a ogni rete, proprio come avviene in televisione. Per il resto, sempre in tema audio, desidereremmo un'ulteriore potenziamento sonoro di cori ed effetti di fondo, con una maggiore partecipazione dei tifosi virtuali a quanto avviene sul campo, per restituire in maniera ancora più decisa e credibile tutta l'atmosfera che si respira generalmente in uno stadio vero. Queste sono le idee che ci sono venute in mente di proporre a proposito del nuovo prossimo capitolo di PES. Ma voi? Cosa vorreste vedere, cosa sperate di trovare in Pro Evolution Soccer 15?