Quanti prodotti d'intrattenimento riescono a dominare il mercato per più di vent'anni? Pochissimi, gli esempi si contano sulle dita di una mano. Eppure Magic: The Gathering, uscito nel 1993 con il set originale, è ancora oggi il punto di riferimento per chiunque voglia entrare nel mercato dei giochi di carte collezionabili. Certo le cose stanno cambiando, la transizione verso il digitale ha permesso il proliferare di esperienze come Shadow Era e soprattutto HearthStone, ma l'originale di Wizards of the Coast è ancora uno degli esempi di massimo successo del genere. Ed HEX, sviluppato dai veterani di Cryptozoic Entertainment, non cela in alcun modo la sua principale fonte d'ispirazione. La società americana è divenuta celebre per aver prodotto e portato al successo la versione cartacea del trading card game di World of Warcraft, ora abbandonata dopo parecchi anni di buoni risultati, e ha deciso di sterzare verso il mercato videoludico nell'unico modo che oggi sembra possibile per un team di medie dimensioni che deve farsi un nome: passando da Kickstarter, dove ha raccolto oltre due milioni di dollari e dove, soprattutto, è riuscita a farsi notare dagli appassionati. A più di un anno da quel passaggio fondamentale per lo sviluppo di HEX, abbiamo messo le mani sull'appena rilasciata versione beta, trovandoci al cospetto di un titolo fortemente derivativo ma anche ricco di potenzialità.
HEX è un gioco di carte fin troppo simile a Magic: The Gathering ma ricco di potenzialità
HEZ: The Gathering?
Installato il client e collegati ai server ufficiali - HEX si gioca esclusivamente online - ci viene data la scelta di uno tra i quattro mazzi di partenza, ottenibile gratuitamente: come da tradizione per il genere si tratta di una soluzione provvisoria, perfetta per impratichirsi con le meccaniche ma presto superata dalle combinazioni effettuabili pescando tra tutte le 350 carte contenute nel primo set ufficiale. Per arricchire la propria collezione si può ricorrere alla casa d'aste, dove i giocatori mettono in vendita e comprano i singoli pezzi, ma soprattutto si possono acquistare le classiche bustine da quindici, contenenti undici comuni, tre non comuni e una rara. Quest'ultima soluzione prevede il dispendio di soldi reali convertiti nella valuta virtuale Platino, mentre la seconda moneta adottata da HEX, ovvero l'Oro, può essere guadagnata giocando e utilizzata alternativamente al Platino all'interno delle aste.
Per come è strutturato ad oggi il titolo, ovvero focalizzato quasi unicamente sulla componente multiplayer, mettere mano al portafogli è praticamente obbligatorio mentre in futuro, soprattutto attraverso l'implementazione della campagna, dovrebbe divenire più semplice giocare senza grossi esborsi. Dalle ore spese online ci è comunque parso di capire che, rispetto ad HearthStone e in maniera simile a quanto fatto da Magic, HEX è e resterà un passatempo non per tutti, dove la possibilità di investire una certa cifra - tre bustine costano circa quattro euro - rivestirà un ruolo decisivo nell'economia dell'esperienza. Se questo sia un bene o un male, faccia per voi oppure no, non spetta a noi deciderlo. Come già anticipato il gameplay è estremamente derivativo, al punto che Wizards of the Coast ha intentato una causa contro Cryptozoic Entertainment. Lo standard per i mazzi è di sessanta carte e venti, al solito, sono i punti vita da sottrarre all'avversario sfruttando una combinazione di creature e magie. Qualsiasi carta giocata richiede la spesa di un certo quantitativo di risorse, accumulate scartando le apposite carte appartenenti a cinque semi - o colori o chiamateli come volete - una per turno. Rispetto alle Terre di Magic, le risorse di HEX non restano sul campo di gioco e non vanno "tappate", semplicemente si accumulano e tornano disponibili ad ogni inizio del proprio turno, quindi non possono ad esempio venir distrutte, ma questa è l'unica grande differenza in un set di regole che ha davvero molto in comune con quello del titolo creato da Richard Garfield. Le creature si utilizzano in combattimento in maniera identica, molte delle loro abilità sono una versione alternativa di quelle viste negli ultimi vent'anni nei Grimori di milioni di appassionati e anche il fluire dei turni, con la possibilità di interferire in quello dell'avversario con determinate magie ed evocazioni ad hoc, non sarà una novità per chi ha già masticato questo genere di passatempo. In realtà alcune differenze ci sono, in larga parte legate a doppia mandata alla scelta di utilizzare il formato digitale. Cryptozoic Entertainment ha innanzitutto scelto di spingere quanto più possibile sull'interazione tra colori differenti, quindi i mazzi iniziali precostituiti sono esclusivamente bicolore. Il giocatore viene inoltre rappresentato da un eroe che si rifà ad una specifica classe tra le sei disponibili - Cleric, Ranger, Warlock, Mage, Rogue e Warrior - e che anch'esso accumula risorse mano a mano che vengono messe in gioco. Al raggiungimento di un dato numero di punti da spendere, può attivare la sua abilità che spazia dall'ottenimento di una carta speciale fino a un effetto direttamente applicabile alle evocazioni in gioco, all'avversario oppure a se stesso, proprio come avviene con Hearthstone. Giocando la campagna player versus environment inoltre, si otterranno anche dei pezzi d'equipaggiamento che, inseriti all'interno degli appositi alloggiamenti di determinate carte, conferiranno nuovi poteri. In maniera analoga ce ne saranno alcune capaci di ospitare le gemme, che un po' come le rune di molti hack and slash daranno bonus specifici a seconda di quale si sceglierà di montare. Un concetto di evoluzione che vuole in qualche modo dare un respiro ruolistico ad HEX, anche per distinguerlo dal resto dell'offerta simile, ma che andrà valutato con calma una volta implementato appieno, perché gli equilibri e il bilanciamento dovranno venire prima di qualsiasi altra trovata. Ad oggi la parte più solida e rifinita del gameplay è quella che gli sviluppatori hanno preso di peso da altri trading card game, il resto necessiterà di parecchio tempo per poter assumere una forma valutabile con cognizione di causa. Già ora comunque ci si diverte e se non si teme l'effetto déjà vu, vale la pena dargli una possibilità visto che la beta è completamente gratuita. A patto di riuscire ad avere una chiave.
Per il giocatore competitivo
Lanciare il client di HEX vuol dire, per come stanno le cose al momento, trovarsi al cospetto di due opzioni: giocare contro l'intelligenza artificiale oppure altri utenti. Nel secondo caso si può optare per un uno contro uno ma, da tradizione, i tornei rappresentano la soluzione più apprezzata. In quest'ultimo caso le opzioni sono Constructed, Sealed e Draft. Il primo prevede che ci si presenti con il proprio mazzo precostruito, il secondo dà a ciascun partecipante sei bustine e un set base da cui attingere per raggiungere le fatidiche sessanta carte mentre il terzo diminuisce a soli tre i booster pack a disposizione.
Ad eccezione del Constructed, gli altri due richiedono una spesa d'ingresso che andrà a costituire il montepremi, a cui si aggiungono le monete d'oro ottenibili attraverso qualsiasi formato. La campagna in sviluppo, giocabile in solitaria, promette invece un carico innovativo maggiore e verrà composta, secondo quanto dichiarato dallo sviluppatore, da una serie di dungeon e raid completabili scegliendo tra obiettivi principali e secondari. Più ci si addentrerà nei meandri di queste avventure, maggiori saranno i premi. Una formula con delle potenzialità che rischia però di diventare poco più che una sfilza di sfide contro gli avversari gestiti dall'intelligenza artificiale. Cryptozoic Entertainment dovrà lavorare sodo per realizzare una componente player versus environment che vada oltre quanto visto nei vari Duels of the Planeswalker, per fare un esempio, e non è chiaro quanto sarà semplice avanzare attraverso questa modalità senza spendere un euro. Costruito attorno al gioco vero e proprio, il team sta preparando un buonissimo sistema di analisi delle performance: già ora ci sono diversi strumenti per valutare le statistiche del mazzo o delle singole carte, salvare le proprie creazioni e fare delle "pescate" di prova. Una lista amici e il sistema di mail interno sono un altro elemento che aiuterà parecchio ad organizzarsi, anche se il cuore dell'esperienza social saranno le gilde, i cui membri avranno anche modo di prestarsi le carte. La realizzazione tecnica merita un discorso diviso in due. Il tabellone e soprattutto le carte hanno uno stile interessante, che si rifà agli stilemi fantasy di molti altri prodotti simili ma è curato e gode di una buonissima varietà. Magari qualche animazione o effetto in più non avrebbe guastato, ma per essere in fase di sviluppo non ci si può lamentare. Molto meno convincente l'interfaccia che sembra in parte uscita da un gioco di fantascienza anziché fantasy e in parte semplicemente brutta. Tanti aspetti da rivedere più avanti, quando HEX assumerà una forma (un po' più) definitiva. Promesse e premesse positive comunque non mancano, ora bisogna solo sperare che Cryptozoic Entertainment si dimostri competente e attenta ai feedback e che attorno al titolo si sviluppi una community sufficientemente vasta da garantirgli un lancio di successo.
CERTEZZE
- Un trading card game ambizioso e fatto con competenza
- Le opzioni per il gioco competitivo ci sono tutte
- Gameplay solido...
DUBBI
- ...anche se fortemente derivativo
- La campagna per ora è solo una promessa
- Interfaccia migliorabile