iPhone 6 e Apple Watch

Che Apple fosse in procinto di presentare i suoi nuovi smartphone era chiaro, così come veniva data per certa la rivelazione del primo smartwatch della casa di Cupertino. L'evento del 9 settembre è stato un grande successo, da questo punto di vista, e si è concluso nel migliore dei modi, ovvero con una performance dal vivo degli U2. Ciò che ci interessa al momento è però fare il punto su iPhone 6 e iPhone 6 Plus: i due terminali, che monteranno il sistema operativo iOS 8, con tutte le sue novità, avranno il compito di rinnovare il catalogo dell'azienda americana a partire da settembre, affiancandosi come da tradizione ai modelli precedenti per disegnare i contorni di un'offerta in grado di abbracciare varie fasce d'utenza. La stessa scelta di realizzare non uno ma due modelli di iPhone 6 segue un concetto preciso, ovvero quello di mettere a disposizione terminali dotati di caratteristiche per certi versi differenti, lasciandoci scegliere quale preferiamo in base alle nostre specifiche esigenze.

Il nuovo cuore della mela

Il fulcro di iPhone 6 e iPhone 6 Plus è rappresentato dal chip A8, un processore a 64 bit realizzato con tecnologia a 22 nanometri e dotato di ben due miliardi di transistor. La potenza di calcolo garantita è cinquanta volte quella del primo iPhone, mentre le prestazioni grafiche sono ottantaquattro volte superiori.

Al di là di questi paragoni "da lontano", le differenze rispetto a iPhone 5s saranno evidenti, anche e soprattutto per quanto concerne l'efficienza energetica, che sembra essere uno dei cavalli di battaglia del nuovo chip. Per iPhone 6 e iPhone 6 Plus si parla infatti di un'autonomia rispettivamente di cinquanta e ottanta ore nella riproduzione audio, di undici e quattordici ore nella riproduzione di video in alta definizione, di undici e dodici ore nella navigazione via Wi-Fi, di quattordici e ventiquattro ore di conversazione su rete 3G e di dieci e sedici giorni in stand-by. L'A8 viene coadiuvato dal coprocessore M8, che si occupa di effettuare i calcoli relativi all'accelerometro, al giroscopio e al barometro, registrando così gli spostamenti dell'utente in modo molto più preciso di prima, specie in ottica fitness. E, a proposito di potenza di calcolo, non si può non parlare della piattaforma Metal, che promette di segnare una svolta per quanto concerne il gaming su iOS. Sono tante le software house che hanno già annunciato titoli in grado di supportare le nuove librerie Apple, e si tratta per la maggior parte di nomi piuttosto conosciuti nell'industria.

Durante l'atteso evento del 9 settembre, Apple ha presentato iPhone 6 e iPhone 6 Plus, ma non solo

Visti da fuori

Al di là della componentistica interna, iPhone 6 e iPhone 6 Plus spiccano in particolare per il nuovo fattore di forma, più generoso e dalle linee nuovamente arrotondate, che monta rispettivamente uno schermo da 4,7 pollici con risoluzione 1334 x 750 pixel (326 dpi) e uno da 5,5 pollici con risoluzione 1920 x 1080 pixel (401 dpi). Dispositivi più grandi, dunque, ma al contempo più sottili (appena 6,9 millimetri per iPhone 6, 7,1 millimetri per iPhone 6 Plus), che fanno uso di un display Retina HD pienamente compatibile con lo standard sRGB, capace dunque di riprodurre in modo fedele un'enorme quantità di colori e di offrire un contrasto e una luminosità inediti, nonché un maggiore angolo di visione. Lo spazio extra verrà sfruttato nel modo migliore possibile grazie alle feature del sistema operativo iOS 8, in primis una visualizzazione in modalità landscape più generosa, in grado di includere più elementi e di offrire diversi tipi di zoom. Non poteva poi mancare un miglioramento della fotocamera iSight, che mantiene gli 8 megapixel già visti su iPhone 5s ma vi aggiunge una tecnologia generalmente limitata alle fotocamere professionali, quella dei Focus Pixels, che consente di rendere molto più rapida l'operatività del dispositivo e la sua capacità di catturare immagini nitide e brillanti, anche in situazioni di scarsa luce. Allo stesso tempo c'è stato un miglioramento dei video, ora anche a 1080p e 60 frame al secondo, fermo restando le modalità 1080p a 30 fotogrammi al secondo e lo slow motion a 240 fps, il tutto con autofocus continuo e la possibilità di realizzare degli spettacolari timelapse.

E poi c'è Apple Watch

Pur non essendo (almeno per il momento) prettamente pertinente alla sfera dei videogame, l'annuncio di Apple Watch rappresenta un passo significativo per Apple all'interno di un segmento di mercato nuovo per l'azienda, quello dei dispositivi "indossabili". Per realizzare l'interfaccia di questo curioso smartwatch sono state considerate varie possibilità e alla fine si è optato per una soluzione ibrida, con un touch screen e una rotella digitale che, insieme, garantiscono un ampio spettro di comandi. Apple Watch sarà disponibile in tre differenti edizioni, a partire da 349 dollari, e richiederà un iPhone 5 o superiore per funzionare, ponendosi in molti casi come un potente e versatile assistente personale, grazie all'integrazione di Siri e dei relativi comandi vocali, nonché di tutta una serie di feature votate al fitness.