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Snake non è più solo

Cronaca di una demo inedita di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain

ANTEPRIMA di Antonio Fucito   —   19/09/2014
Metal Gear Solid V: The Phantom Pain
Metal Gear Solid V: The Phantom Pain
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L'avevamo previsto ed è puntualmente accaduto, Hideo Kojima non ha lasciato scontenti i visitatori del Tokyo Game Show 2014 e durante una lunga presentazione ha mostrato una nuova demo di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain creata apposta per l'occasione, assieme a nuove informazioni sul titolo. Altrettanto prevedibilmente non ha parlato ancora di una data d'uscita, rimandata per chissà quale evento delle prossime settimane/mesi allo scopo di mantenere alta l'attenzione. Purtroppo la chiacchierata sul palco era tutta in giapponese, ma questo non ci ha fatto desistere dall'aspettare pazientemente il momento del nuovo trailer e della demo specifica per il TGS, che non ci hanno deluso: a noi Metal Gear Solid V: The Phantom Pain sembra stia venendo su molto bene, e ogni occasione in cui lo vediamo non fa che confermare questa impressione. Nelle scorse settimane si è visto molto di Quiet, personaggio femminile dagli abiti succinti che ha generato parecchi dibattiti anche sul sessismo insito della scelta, finalmente nella manifestazione asiatica per eccellenza abbiamo potuto vedere la bella protagonista in azione. Innanzitutto all'interno di una sequenza di intermezzo presso la Mother Base, dove si può vedere come l'utilizzo della Octocamo le permetta di mimetizzarsi con l'ambiente, al punto di scomparire, e muoversi velocemente. Sul suo viso ogni tanto appaiono delle macchie, che forse presagiscono una qualche mutazione meccanica o simile, di sicuro sarà uno dei compagni di supporto di Venom Snake durante le missioni, magari non dall'inizio.

Cronaca di una demo inedita e di tante nuove info per Metal Gear Solid V: The Phantom Pain

Il supporto che non ti aspetti

Nella demo del TGS, infatti, l'ambientazione è cambiata rispetto a quella desertica della precedente: ci troviamo sempre in una zona arida ma più verdeggiante, con un colpo d'occhio notevole, tanti particolari e una distanza visiva praticamente infinita. Oramai il Fox Engine è una garanzia, e Metal Gear Solid V: The Phantom Pain è dotato di un comparto tecnico e artistico eccellenti, con forse solo le animazioni normali (qualcuna un po' riciclata) rispetto al resto. Come sempre la missione comincia dall'elicottero e la prima cosa che Snake fa è quella di chiamare la Mother Base per ricevere rifornimenti e la tuta d'azione. A questo punto abbiamo visto la possibilità per il protagonista principale di scalare le pareti fino a raggiungere il punto del rifornimento, fino all'apparizione proprio di Quiet.

Snake non è più solo

Le possibilità di interazione sono molteplici, può essere "mandata" verso un punto preciso, oppure fornire fuoco di supporto e di attacco con il suo micidiale fucile da cecchino. Quando si muove nella mappa con la sua estrema velocità e mimetizzazione il risultato è notevole, e nel proseguo della demo ci sono state parecchie interazioni tra i due protagonisti. Ad esempio dinnanzi ai nemici dotati d'elmetto Snake ha utilizzato Quiet per sparare un colpo e farlo cadere, poi la pistola tranquillante per addormentarli e mandarli alla base col sistema Fulton. Oppure ancora, in maniera estremamente spettacolare e in seguito ad uno scontro con un elicottero decisamente duro da abbattere, Snake si è nascosto dietro un masso, ha lanciato una granata in aria e Quiet l'ha indirizzata con un colpo proprio verso la macchina da guerra avversaria, facendola esplodere in mille pezzettini. Abbiamo scovato anche un altro gadget che sicuramente sarà d'aiuto nelle grandi mappe da cui è composto il gioco: una sorta di disco che genera un fantoccio di Venom Snake. Lo abbiamo visto utilizzare prevedibilmente per distrarre i nemici e aggirarli, ma anche in un'altra situazione piuttosto divertente e al contempo utile: un nemico dotato di elmetto potenziato si trovava vicino a un dirupo, impossibile da aggirare; a questo punto Snake ha lanciato il disco alle sue spalle, e la fuoriuscita del fantoccio ha fatto cadere il malcapitato avversario giù verso le profondità del canyon. Nel proseguo quando i nemici hanno individuato sia Snake che Quiet è scattato l'allarme e l'azione è divenuta giocoforza più frenetica, abbiamo visto il primo lanciare alcune Molotov per incendiare un gruppo di nemici, oppure far saltare un ponte con un'arma apposita, e garantirsi un attimo di tregua. La missione si è conclusa con una corsa tra le piante e il ricongiungimento con l'elicottero che ha portato i due protagonisti sani e salvi alla base. Come oramai abbiamo imparato ad apprezzare Metal Gear Solid V: The Phantom Pain alterna elementi di realismo con altri di puro divertimento; il loro mix offre un dinamismo e una libertà di azione decisamente migliori rispetto ai precedenti capitoli di questa saga, innestati in un comparto tecnico di primissimo piano e con il concetto delle Mother Base anche multiplayer che sembra essere molto interessante. Come detto ad inizio articolo resterà da vedere come il tutto reggerà nel tempo di gioco e verrà amalgamato da un impianto narrativo che da sempre è stato il punto di forza di Metal Gear Solid, ma almeno da questo punto di vista i giochi di Hideo Kojima sono stati sempre una garanzia.

CERTEZZE

  • Graficamente ed artisticamente ottimo
  • Tanta libertà e varietà nelle mappe di gioco
  • Quiet sembra essere un personaggio interessante

DUBBI

  • Come verrà amalgamato tutto assieme?