È il 1973. L'avventura di Joshua Moore, investigatore privato, comincia con una lettera contenente una richiesta di aiuto trovata sulla scrivania del suo ufficio. Joshua non perde tempo e prende il primo treno per un paesino remoto nel quale dovrebbe incontrare la persona che gli ha scritto la lettera. Peccato che al suo arrivo si rende subito conto che in giro non c'è nessuno. O quasi. Qualcosa infatti si nasconde nelle ombre, qualcosa di oscuro e malvagio, che potrebbe essere in qualche modo collegato con la vita di Joshua.
Oltre non sappiamo, perché Pierluigi Zomparelli, ideatore del gioco e fondatore del team di sviluppo che lo produce, LetsPlay, preferisce mantenere il riserbo sulla trama di Missing. Scelta comprensibile dal momento che sarà proprio l'atmosfera carica di mistero che avvolge l'inquietante paesino a tenere il giocatore con il fiato sospeso mentre procede nell'indagine. E a proposito di storia e di indizi, ci saranno i classici documenti da raccogliere per scoprire informazioni che dovrebbero aiutarci a fare luce su quanto successo. Riguardo agli ambienti che visiteremo ci ha fatto piacere sapere che non si limitano alla magione che si vede nelle foto, dimora presumibilmente di colui o colei che ci ha inviato la lettera, ma si estendono anche alle aree circostanti e ad alcune zone del paese. Non pensate però che siano solo zone di passaggio in cui correre a perdifiato: in Missing avremo il nostro bel da fare, almeno fino a quando la presenza misteriosa non deciderà di venire a farci visita. Andiamo quindi a scoprire più nel dettaglio il sistema di gioco per capire quali sfide si troverà davanti Joshua, e noi con lui.
Missing è un horror che racconta di un investigatore privato finito al centro di un incubo
Soli nel buio? Mica tanto
In Missing dobbiamo usare la testa se vogliamo procedere nell'indagine. Il gioco prevede infatti molti enigmi ambientali che ci chiedono di risolvere una serie di problemi concatenati fra loro, comunque logici e legati alla situazione in cui ci troviamo. Anche se il livello di difficoltà dei puzzle non sarà molto alto, un minimo di concentrazione è richiesta. In alcuni casi dobbiamo comprendere in quale sequenza disporre i cavi di un generatore elettrico, mentre in altri è sufficiente disporre una scala per entrare da una finestra.
Ma non mancano neppure situazioni più elaborate. Facciamo un esempio: a un certo punto del gioco Joshua deve usare una gru per posizionare un tronco di traverso su un fossato in modo da poter passare dall'altra parte. La gru ha diversi comandi che bisogna azionare nella sequenza corretta, perciò, a meno che non vogliamo passare il tempo ad armeggiare a casaccio, è meglio rimboccarci le maniche per trovare il manuale di istruzioni. In alcuni casi dobbiamo invece raccogliere un oggetto e combinarlo semplicemente con un elemento dello scenario, che si troverà sempre nelle vicinanze. In questo modo Missing abolisce l'inventario e permette al giocatore un'interazione molto più fluida e diretta con il mondo di gioco. Non dimentichiamoci però che questo è pur sempre un horror, perciò, oltre agli immancabili momenti di tensione che fanno balzare dalla sedia, c'è anche un nemico da cui fuggire. Joshua non ha modo di combattere fisicamente contro la misteriosa presenza, e deve pertanto evitarla o nascondersi, come nella tradizione di Amnesia, Outlast, o il più recente Alien Isolation, tutti titoli che hanno influenzato lo sviluppo di Missing. I contatti con il nemico soprannaturale sono attivati da alcuni eventi specifici, che segnano il passaggio del gioco da una modalità di indagine e ricerca a una di pura sopravvivenza. In alcuni casi cercare un riparo non sarà sufficiente e dovremo agire contro il tempo, per esempio spostando una piattaforma prima che il nemico ci raggiunga. Anche perché non c'è mai una seconda possibilità: se veniamo colpiti, per noi è la fine. Un piccolo aiuto, durante l'esplorazione delle stanze buie di Missing, ce lo dà la torcia elettrica. Non è stato ancora chiarito il funzionamento di questo oggetto, ma è probabile che tenda a surriscaldarsi con l'uso, sostituendo così in maniera intelligente il problema delle pile. Anche perché senza un inventario non sapremmo proprio dove metterle. Purtroppo per noi, la luce della torcia segnala al nemico la nostra posizione, pertanto dovremo farne buon uso, e in alcuni casi rassegnarci a procedere nell'oscurità. Se la storia di Missing è un mistero, anche lo sviluppo del gioco rimane in gran parte riservato. Le premesse comunque sono ottime e potrebbe uscirne una nuova avventura horror capace di tenerci svegli la notte. In attesa di nuove informazioni, noi comunque lasciamo la luce accesa. Non si sa mai cosa può nascondersi nel buio.
CERTEZZE
- Struttura horror consolidata
- Enigmi ambientali intelligenti
- Una cittadina buia e deserta è garanzia di tensione e mistero
DUBBI
- Bisogna ancora vedere quanto riuscirà a distaccarsi dai titoli che l'hanno preceduto