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Vecchio sangue

Le novità dell'attesa espansione stand alone

ANTEPRIMA di Umberto Moioli   —   02/04/2015
Wolfenstein: The Old Blood
Wolfenstein: The Old Blood
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Arcade Berg
Arcade Berg

Lo scorso anno Wolfenstein: The New Order è stato un fulmine a ciel sereno: il marchio necessitava da tempo di una svecchiata, una di quelle fatte bene, e lo sviluppatore svedese Machine Games era ciò che gli serviva. Un gruppo di veterani fuoriusciti da Starbreeze capaci di riprendere e aggiornare le meccaniche della serie fondata da id Software, da una parte, e lasciare il proprio personalissimo segno, dall'altra. Le cose sono (anche un po' inaspettatamente) andate per il meglio e il publisher Bethesda ha pensato di replicare questa primavera con The Old Blood. Una sorta di espansione stand alone venduta a venti euro, un pacchetto contenente due avventure apparentemente distinte ma legate da un'importante premessa: sono infatti ambedue ambientate prima degli eventi di The New Order. Il solito William "B.J." Blazkowicz dovrà intrufolarsi nel castello che ha reso celebre il nome di Wolfenstein per rubare le coordinate di un'importante postazione nemica, quindi dirigersi a Wulfburg per indagare sulla misteriosa fonte d'energia che darà, nell'universo alternativo di The New Order, il potere ai tedeschi di vincere la Guerra e dominare il mondo. Ne abbiamo parlato con Arcade Berg, Senior Game Designer del progetto.

The Old Blood propone due campagne stand alone ad un prezzo contenuto e con alcune interessanti novità

Un passo indietro, due avanti

"Sapevamo di aver realizzato un gioco valido ma potevamo solo sperare l'accoglienza che ha ricevuto", ci racconta Berg, "Wolfenstein è un brand di richiamo e con una storia gloriosa, ma questo background comporta anche tutta una serie di aspettative da parte dei fan.

Vecchio sangue
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Una premessa eccitante e al contempo un po' spaventosa, ma The New Order è stato ricevuto con entusiasmo e questo ci rende molto orgogliosi. Il feedback ottenuto dalle testate, dagli utenti, attraverso i social e gli streaming ha giocato un grande ruolo nello sviluppo di The Old Blood: abbiamo prestato attenzione a ciò che è davvero piaciuto alla gente, come lo sviluppo di una componente narrativa ben strutturata e certe aree nelle quali il giocatore poteva scegliere diversi approcci all'azione. Sono questi gli aspetti che vogliamo esaltare all'interno del nuovo progetto". Machine Games crede che la formula stand alone permetterà ad un numero maggiore di utenti di entrare in contatto con la serie. Essendo un prequel di The New Order, quest'idea assume ancora maggior senso e Bethesda spera che provando The Old Blood alcuni decideranno di mettere mano anche all'originale. "Abbiamo una buona mole di contenuti a disposizione e la durata dell'esperienza dipende molto da scelte come quella di andare in cerca di tutti i collezionabili, ma in generale è lecito attendersi di spendere circa otto ore solo per completare la campagna". Non male se così dovesse davvero essere, considerando che oggi come oggi la durata del single player di molti sparatutto venduti a prezzo pieno è nettamente inferiore. Questo nuovo capitolo uscirà unicamente su PC, PlayStation 4 e Xbox One: diverse ragioni sembra che abbiano spinto Machine Games a lasciarsi alle spalle le due console di precedente generazione sulle quali era stato rilasciato The New Order, ad esempio l'adozione di alcune nuove tecnologie ma anche il maggior numero di persone che avrebbero dovuto dedicare il loro tempo/lavoro alle conversioni. Aumentando le versioni sarebbero dovuti diminuire i contenuti, un compromesso che non avrebbe accontentato nessuno.

Si può immaginare The Old Blood come un film in due parti rilasciato al cinema, però al prezzo di uno. Il tratto comune delle due avventure è lo stile "pulp" e vecchio stampo, lo stesso che si respira anche dal trailer di annuncio. Gli sviluppatori non vogliono rovinare la sorpresa relativa alle due porzioni di narrativa che distingueranno ciascun capitolo, però ci hanno spiegato che saranno caratterizzate da due setting molto diversi tra loro e in qualche modo indipendenti, anche se si scorgerà sul finire della prima un forte legame con la seconda.

Vecchio sangue
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"Lavorando su un copione di storia alternativa, abbiamo enorme libertà creativa quando si tratta di creare inedite tecnologie e fascinazioni. Le regole le decidiamo noi. Non vogliamo realizzare tecnologie hi-tech super avanzate, però possiamo sbizzarrirci con strumenti al tempo solo immaginabili. Per le armi, ad esempio, abbiamo fatto in modo che tutte abbiano un senso di pesantezza e potenza che ben si adeguino all'universo di Wolfenstein. Paradossalmente uno degli strumenti più utili e letali in mano al giocatore in The Old Blood è un tubo di metallo: difficile immaginare qualcosa di più primitivo, però viene utilizzato per combattere, uccidere silenziosamente i nemici e progredire attraverso gli scenari arrampicandosi sui muri, sfondando certe superfici e aprendo delle porte. Ma abbiamo anche nemici come una versione primitiva del Super Soldato di The New Order, giganti frutto di brutali e atroci ricerche scientifiche. Non sono rapidi o particolarmente svegli, ma è meglio evitare qualsiasi contatto diretto". Il level design è stato concepito in modo tale che il giocatore possa quasi sempre decidere se avanzare ad armi spianate oppure prendersela con più calma. Un'impostazione lievemente più aperta che ovviamente porta con se una serie di possibili problematiche, valutabili solo nel momento in cui metteremo mano al gioco. Il gameplay di The New Order era comunque solido a sufficienza da supportare queste lievi modifiche, quindi c'è da stare relativamente tranquilli. L'aspetto sul quale Machine Games si è comunque più focalizzata è l'alternanza di nuovi nemici ed armi, le due variabili imprescindibili per ogni buono sparatutto che si rispetti. Da vicino, oltre all'immancabile coltello, c'è la già citata aggiunta del tubo che si porta dietro anche una serie di nuovi atterramenti da dietro. Le bocche da fuoco si arricchiscono invece di alcune interessanti varianti. Il fucile d'assalto 46-T, ad esempio, sarà lievemente più pesante che in passato pur mantenendo le sue qualità in termini di rateo di fuoco e mortalità sui nemici. Interessante l'aggiunta del Bombenschuss, un fucile ad otturatore girevole lento ma devastante, che Arcade Berg ci ha confidato essere il suo preferito. Tra l'altro sarà anche possibile installarvi sopra un mirino di precisione, in un secondo momento. Pensato per la media distanza, lo Shockhammer sarà impugnabile da solo con in coppia, abbandonando così ogni pretesa di precisione in favore di una potenza di fuoco superiore. Infine ci è stato spiegato che ci sarà anche un'arma lancia razzi portatile, ideale quando le cose si fanno ancora più calde. Non sembra dunque mancare il potenziale per questo pacchetto venduto ad un prezzo allettante e di certo non rivoluzionario, ma forte del già apprezzato comparto ludico e narrativo di The New Order. Il 5 maggio, data di uscita ufficiale, dista appena un mese e prima di allora è probabile che potremo anche metterci le mani sopra. Se avete amato l'ultima incarnazione di Wolfenstein, è probabile che non ne rimaniate delusi.

CERTEZZE

  • Due campagne, otto ore di gioco, venti euro
  • Nuove armi e nemici
  • Struttura di gioco solida...

DUBBI

  • ...ma (apparentemente) pochissime novità strutturali
  • Niente versioni PS3 e Xbox 360