Lo Star Wars Celebration di Anaheim è un evento pensato esclusivamente per i fan dell'universo di Guerre Stellari. Ci sono conferenze e talk da seguire, stand dove acquistare gadget e t-shirt, repliche dei set dove scattarsi foto buffe, ma tutti gli annunci avvengono solitamente sotto la luce del sole, e il pubblico pagante è il primo a sapere quello che succede.
Electronic Arts ha fatto stavolta una piccola eccezione, e a ventiquattro ore dalla presentazione al pubblico di Star Wars Battlefront, ha radunato una manciata di giornalisti in una piccola stanza a porte chiuse, addobbata per assomigliare al centro strategico dei ribelli visto alla fine de Il Ritorno dello Jedi. "Quella che stiamo per farvi vedere è una pre-alpha giocata su PlayStation 4 che non mostreremo al pubblico". Accompagnata dalla marcia imperiale, la voce di Niklas Fegraeus, design director di DICE, è incrinata dalla tensione. Dopotutto i due Battlefront sono ancora oggi tra i videogiochi di Star Wars di maggior successo, e lo sviluppatore svedese sa bene quanto le aspettative dei fan siano alle stelle nei confronti del suo nuovo sparatutto multiplayer. Sono passati ben dieci anni dall'uscita di Battlefront 2, e la storia dello sviluppo di un nuovo capitolo è lunga e ha coinvolto diversi team, in un continuo passaggio di un testimone che è assomigliato più a una patata bollente. La beffa per i fan è stata quando Steve Ellis di Free Radical ammise che Battlefront 3 era pressoché pronto per essere pubblicato prima che LucasArts decidesse di bloccare il progetto. Ma all'evento di Anaheim, Pandemic Studios, LucasArts e Free Radical non vengono neanche menzionate. Dopo la breve introduzione, nel finto centro strategico cala il buio, la marcia imperiale termina e un istante dopo ci troviamo su un pianeta boscoso molto familiare. Siamo su Endor.
Avvistati Quadropodi Imperiali
Non stupisce che sia stato scelto proprio Endor come scenario per la prima presentazione alla stampa e al pubblico, considerando che la location si era intravista già nel primissimo video e negli artwork promozionali. Eppure quello che sorprende è l'autenticità con cui la luna boscosa è stata riprodotta, con la sua vegetazione ricca e complessa, gli alberi immensi e un mastodontico generatore di energia che spunta in lontananza. Ma neanche il tempo di godersi la vista che dagli alberi saettano fuori due speeder bike impegnate in un furioso inseguimento, mentre un attimo dopo ci si trova faccia a faccia con un gruppo di assaltatori imperiali. Nonostante non vengano mai citati i precedenti capitoli di Battlefront, è evidente come DICE abbia fatto attenzione a riprenderne alcuni elementi distintivi.
Uno su tutti è la possibilità di passare in qualsiasi momento dalla visuale in soggettiva a quella in terza persona, un aspetto richiesto a gran voce dai fan della serie, sebbene è facile aspettarsi una netta differenza nella precisione di mira tra una telecamera e l'altra. Tra le novità spicca invece la possibilità di personalizzare il proprio equipaggiamento. Se negli episodi precedenti era possibile selezionare delle unità prestabilite, ognuna con specifiche armi e caratteristiche, nel nuovo Battlefront si potrà scegliere tra tutta una serie di armi, esplosivi, equipaggiamenti e gadget per il proprio alter-ego. Lo scout ribelle utilizzato per la presentazione, ad esempio, era dotato di un fucile blaster, un'arma anticarro, un detonatore termico e un dispositivo portatile per attivare un piccolo scudo deflettore. Sebbene non sia stato specificato, dalla presentazione sembrava che alcune armi potessero essere utilizzate indistintamente, mentre altre (come il detonatore o lo scudo) avranno un tempo di ricarica o un certo numero di utilizzi, abbandonando così il limite di munizioni dei vecchi capitoli. Le cose cominciano a farsi interessanti quando, eliminati gli assaltatori, il gruppetto di ribelli si ritrova davanti un imponente AT-ST. Uno dei problemi dei vecchi Battlefront stava proprio nel bilanciamento dei veicoli, in grado di spostare troppo gli equilibri della battaglia da una parte o dall'altra. Tuttavia, vedere come i ribelli siano riusciti ad abbattere l'AT-ST cooperando e sfruttando i propri equipaggiamenti fa ben sperare in una maggiore attenzione da parte di DICE al peso del fattore tattico e collaborativo. Il momento di entusiasmo dura però poco, visto che i ribelli si ritrovano ad affrontare una minaccia ancora più grande: un gigantesco AT-AT avanza tra gli alberi di Endor spazzando via chiunque provi a fermarlo, e costringendo i ribelli a chiamare la cavalleria.
Visto dal basso verso l'alto, il camminatore imperiale appare a dir poco impressionante, un'enorme mostruosità metallica che cigola e ruggisce ad ogni passo. Quando le cose sembrano volgere per il peggio, un gruppo di Ala-Y sfreccia sul cielo di Endor ed elimina l'AT-AT con una serie di siluri messi a segno. Come già avveniva in passato, in alcuni punti della mappa sarà possibile salire a bordo di un caccia e supportare le unità di terra o lanciarsi in scontri aerei, ma al momento non è chiaro se si potrà anche lasciare il pianeta e affrontare caccia TIE e Star Destroyer in epiche battaglie spaziali. Il video di gameplay volge al termine quando i ribelli entrano all'interno di una base radio imperiale. Un piccolo droide MSE-6 scappa spaventato, ma pochi secondi dopo una luce color cremisi e un respiro sinistro e fin troppo familiare ne rivelano il motivo. Attivata la spada laser, Darth Vader attraversa il corridoio, elimina un ribelle strozzandolo con la Forza e, proteggendosi dai colpi di blaster, sferra l'attacco finale che segna la conclusione del filmato. Il nuovo Battlefront pare quindi riprendere il sistema di eroi già visto nel secondo capitolo della serie: eliminando avversari, distruggendo veicoli e, in sostanza, giocando bene, si ottengono dei punti che permettono durante il match di scendere in battaglia vestendo i panni di alcuni personaggi iconici per un certo lasso di tempo. Queste unità speciali sono nettamente più forti e resistenti di quelle normali, e per questo sarà fondamentale approfittarne per far fuori quanti più avversari possibile.
Allo Star Wars Celebration abbiamo finalmente assistito a un match del nuovo Battlefront
La Forza della tecnologia
Per ricreare l'esperienza di Star Wars più autentica possibile, DICE ha focalizzato l'attenzione su tre aspetti chiave. Il primo riguarda la cura per i modelli di oggetti, personaggi e veicoli: dalla maschera di Darth Vader agli Ala-X, passando per il blaster DL-44 di Han Solo o per il faccione dell'ammiraglio Ackbar. Dopo aver avuto accesso agli archivi storici e ai vecchi materiali di scena di Lucasfilm, gli artisti del team di sviluppo hanno rilevato le forme e le proporzioni esatte dei vari oggetti attraverso tecniche di fotogrammetria.
L'obiettivo è quello di ottenere modelli 3D quanto più vicini ai corrispettivi visti nella Vecchia Trilogia, e a giudicare dagli asset ad alta definizione che ci sono stati mostrati, il risultato finale sembra effettivamente notevole. Discorso simile per la creazione delle ambientazioni, realizzate utilizzando dati e coordinate esatte raccolte visitando fisicamente alcuni luoghi in giro per il mondo. Questo ha portato a riproduzioni estremamente credibili di pianeti come Endor, Hoth e Tatooine, ma anche di scenari mai visti finora nei film. Un esempio è il pianeta vulcanico di Sullust, mentre un DLC gratuito permetterà di affrontare la Battaglia di Jakku, uno scontro cruciale nella guerra tra Impero e Alleanza Ribelle (o, come pare saranno ribattezzati, Primo Ordine e Resistenza), avvenuto poco dopo gli eventi di Endor ne Il Ritorno dello Jedi, e le cui conseguenze disastrose si intravedono all'inizio del recente teaser de Il Risveglio della Forza. Il terzo e ultimo pezzo del puzzle è rappresentato dalla componente sonora, e per questo motivo il team si è recato allo Skywalker Ranch per registrare tutta una serie di suoni originali da mescolare alle storiche musiche di John Williams e agli effetti audio di Ben Burtt. Battlefront sarà inoltre il primo gioco PC a supportare il sistema Dolby Atmos, tecnologia sonora già utilizzata al cinema per avvolgere acusticamente chi gioca non solo ai lati e alle spalle, ma anche dall'alto. Sembra poca roba, ma quando si corre tra le enormi zampe di un AT-AT, o quando in aria sfrecciano caccia TIE e Ala-X, la differenza si nota eccome.
Ma a che serve un mondo spettacolare da vedere e ascoltare se poi non è divertente? Per spiegare la filosofia dietro al nuovo Battlefront, Fegraeus ci mostra una foto di sua figlia mentre gioca con alcuni modellini di Star Wars. "Il nostro obiettivo è proprio questo: catapultare i fan nel loro universo, dandogli l'opportunità e gli strumenti per dar vita alle loro fantasie e ricreare le loro personalissime guerre stellari". Per questo motivo, le principali modalità multiplayer avranno un approccio più sandbox, permettendo a chi gioca di modellare la propria esperienza scegliendo la scala del conflitto, le condizioni e gli obiettivi da portare a termine. Così come nella storia di Star Wars le battaglie differiscono per dimensioni e intensità, anche in Battlefront sarà possibile creare scenari bellici per otto persone o per quaranta. L'esperienza single player, almeno per ora, sembra invece ridotta a un accompagnamento di minore importanza: non si è parlato di una vera e propria campagna, ma soltanto di alcune brevi missioni che sarà possibile affrontare da soli o in compagnia di qualcuno, sia online che in locale via split-screen.
Una galassia di domande
Al termine della presentazione, Fegraeus ci ha mostrato un'anteprima del trailer che sarebbe stato diffuso pubblicamente il giorno dopo. Il filmato riassume in maniera molto rapida e cinematografica alcune delle situazioni viste durante la sessione di gameplay, ma abbiamo notato diversi dettagli particolarmente interessanti che lasciano spazio a numerosi interrogativi.
Nel video si nota chiaramente la presenza degli Ewok, lasciando immaginare un ritorno delle fazioni di personaggi non giocanti viste in Battlefront 2. Gli Ewok potrebbero aiutare i ribelli ad eliminare gli imperiali, mentre su Tatooine i predoni Tusken potrebbero attaccare chiunque si trovi nei paraggi. Sempre nel trailer si vede uno scout ribelle scavalcare un AT-ST utilizzando un jetpack, gadget già visto in passato nella serie Battlefront, mentre la presenza di uno scout Sullustano tra le fila ribelli potrebbe indicare che si potranno impersonare altre specie aliene oltre agli umani. Per molti aspetti, Battlefront rappresenta una sfida nettamente più difficile per DICE se paragonata agli ultimi capitoli di Battlefield. Ricreare uno scenario bellico verosimile ha di sicuro le sue difficoltà, ma riprodurre in maniera efficace e fedele un universo come quello di Star Wars, accontentando un fandom così numeroso e severo, è tutt'altro conto. Quel poco che si è potuto vedere finora ci ha lasciati però con più domande che risposte, e l'impostazione cinematografica, guidata e spettacolare della presentazione non permette di fare supposizioni sul bilanciamento e sul ritmo reale di ogni match. L'uscita di Battlefront è prevista per il 17 novembre su PC, PlayStation 4 e Xbox One, ma a questo punto ci aspettiamo di poter scoprire qualcosa in più sul nuovo Battlefront e sulle diverse modalità tra un paio di mesi, in occasione dell'E3 di Los Angeles.
CERTEZZE
- Uno dei giochi di Star Wars più coinvolgenti
- Completa personalizzazione delle battaglie
- Spettacolare sia per gli occhi che per le orecchie
- Le mappe mescoleranno scenari storici ad ambientazioni inedite
DUBBI
- Da approfondire l'integrazione delle battaglie in volo
- Il single player potrebbe limitarsi a piccole missioni scollegate
- Il bilanciamento di eroi e veicoli è tutto da verificare