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Uno Yoshi di lana

Abbiamo giocato al nuovo, morbidissimo titolo con protagonista il dinosauro verde di Nintendo

PROVATO di Andrea Palmisano   —   25/05/2015
Yoshi's Woolly World
Yoshi's Woolly World
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Sembra incredibile, ma sono passati quasi 20 anni dall'ultimo titolo originale su home console con protagonista Yoshi.

Uno Yoshi di lana

Bisogna tornare indietro infatti addirittura fino al 1997, a Yoshi's Story per Nintendo 64, per ritrovare il dinosauro verde nel salotto di casa; da allora, Nintendo ha infatti preferito indirizzare i giochi a lui dedicati sui portatili, con l'ultimo non indimenticabile Yoshi's New Island uscito l'anno scorso su 3DS. Eppure l'intrepido T. Yoshisaur Munchakoopas (questo il nome per esteso del bipede) è da sempre stabilmente uno dei personaggi iconici a cui i fan della casa di Kyoto sono più affezionati, in buona parte grazie all'indelebile segno lasciato con Super Mario World 2. A fine giugno è però finalmente previsto il suo ritorno in grande stile, sotto forma di quel Yoshi's Woolly World per Wii U annunciato addirittura due anni e mezzo fa e sviluppato dal brillante team nipponico Good-Feel, già autore dello splendido Kirby e la Stoffa dell'Eroe. Ecco le nostre impressioni dopo le prime ore di gioco.

Le prime ore in compagnia di Yoshi's Woolly World ci hanno riempito di ottimismo e di tanta calda lana

Un filo dopo l'altro

Kirby e la Stoffa dell'Eroe non è però semplicemente uno dei titoli nel curriculum di Good-Feel, ma al contrario è l'impronta, lo stampo su cui è stato costruito questo Yoshi's Woolly World. Il platform del 2010 per Wii con protagonista l'obeso eroe rosa lasciò il segno infatti anche (ma non solo) per l'originalissima e brillante scelta stilistica, attraverso la quale in poche parole personaggi, nemici e ambientazioni del gioco erano state riprodotte come se fossero composte da fili, tessuti e stoffe di vario tipo.

Uno Yoshi di lana

Ecco, Yoshi's Woolly World è praticamente il suo seguito spirituale, dal momento che tutto avviene in un mondo composto interamente di lana. L'incipit è semplicissimo: nell'isola Gomitolo vivono felici e sereni gli Yoshi, fino a quando il malvagio Kamek arriva a trasformare buona parte della popolazione di sauri in matasse di lana che porta via con sé per uno scopo misterioso. I pochissimi bipedi sfuggiti all'attacco decidono quindi di intraprendere l'avventura con lo scopo di recuperare tutti i compagni dispersi. La struttura di gioco si sviluppa in maniera molto classica in una formula platform con livelli divisi in vari mondi a tema: un ambiente familiare e accessibile, che riflette in maniera perfetta l'aspetto del prodotto. Yoshi's Woolly World è, analogamente al materiale di cui sono composti i suoi livelli, un gioco caldo e accogliente: pur senza fornire alcuno spunto innovativo rilevante per il genere, offre un gameplay esattamente di quel tipo e di quella qualità che si può ritrovare solo su console Nintendo. I primi passi nelle aree iniziali sono semplicissimi, per non dire banali, soprattutto per chi conosce già Yoshi e le sue abilità: come in passato, il protagonista può infatti saltare tentando goffamente di svolazzare a mezz'aria, ma soprattutto è in grado di ingoiare i nemici trasformandoli poi in uova - anzi no, stavolta in gomitoli di lana - da lanciare come arma. La sua lingua estensibile può poi essere adoperata anche per tirare dei fili, così da sciogliere alcune parti di scenario per rivelare nuovi passaggi o aree segrete. Tutto come da programma insomma.

Uno Yoshi di lana

Ma sarebbe però sbagliato considerare Yoshi's Woolly World un titolo in cui la forma prevale sulla sostanza: benché bellissima da vedere, la produzione Nintendo è anche un piacere da giocare, se non per certi versi una sorpresa. Questo perché non ci vuole molto per capire come la fatica di Good-Feel sia sì accessibile, ma non per questo imbarazzante nel livello di sfida per i giocatori più esperti. Anzi. Rispetto a Kirby e la Stoffa dell'Eroe infatti, il team giapponese ha fatto un notevole progresso per quanto riguarda il level design, con un risultato che - perlomeno da quanto abbiamo avuto modo di giocare finora - lascia particolarmente ottimisti per il risultato finale. Sia chiaro, Yoshi's Woolly World rimane soprattutto un platform "esplorativo", e proprio in questo aspetto risiede l'elemento di stimolo di cui sopra: per completare un livello al 100% bisogna infatti (come da tradizione della serie) tagliare il traguardo con il pieno di energia, raccogliendo tutti i Fiori Ridenti e i gomitoli di Lana Magica sparsi nell'area di gioco. Ottenere il massimo risultato al primo tentativo non è un'impresa banalissima nemmeno nei livelli del primo Mondo, tanto per dire. Più in generale, già a partire dal secondo Mondo inizia ad essere necessaria una certa coordinazione e un livello di abilità senza dubbio superiori rispetto a quelli richiesti ne La Stoffa dell'Eroe. Proprio per questo motivo, i programmatori hanno scelto di inserire anche una modalità denominata Relax, attivabile in qualsiasi momento, che rende tutto più semplice donando a Yoshi un paio di ali capaci di rendere meno impegnative le fasi platform, aumentando l'energia e riducendo le capacità di nemici e boss. In più ci sono le Spille del Potere, da acquistare tramite le perline raccolte nei livelli, che garantiscono abilità temporanee aggiuntive. Recuperando poi tutta la Lana Magica di uno stage si può poi ridare vita a uno degli Yoshi rapiti, ognuno con un aspetto estetico diverso (vedi Yoshi Fiore, Yoshi Caffè, Yoshi Cocomero, e via dicendo). Ognuno di questi può essere ovviamente usato come protagonista.

Lana merinos

Yoshi's Woolly World è godibilissimo da soli, ma è anche meglio in compagnia. Proprio come nel pluricitato Kirby e la Stoffa dell'Eroe, Good-Feel ha infatti integrato una modalità cooperativa a due giocatori in locale che non è solo un accessorio, ma per molti versi la maniera preferibile per apprezzare il gioco appieno. Lo sviluppo stesso dei livelli favorisce la collaborazione tra i due Yoshi, tramite la possibilità di ingoiare e sputare il proprio compagno o addirittura di trasformarlo in uovo per poterlo lanciare.

Uno Yoshi di lana

Ovvio che questi strumenti possano anche essere usati in maniera distruttiva, magari dopo un paio di birre, con risultati esilaranti. Tra l'altro il prodotto permette di usare come controller praticamente ogni soluzione disponibile per Wii U, dal WiiMote al Pro Controller. Un elemento certamente positivo, che eventualmente va in leggero contrasto con lo sfruttamento al minimo sindacale del GamePad, utilizzato semplicemente come copia della TV per la modalità off screen. Dulcis in fundo per la componente grafica, davvero straordinaria nella sua ricchezza di dettagli e nella qualità delle texture, che esaltano al massimo quelle soluzioni stilistiche che già si facevano apprezzare in Kirby e la Stoffa dell'Eroe pur soggiacendo alla bassa risoluzione di Wii. Su Wii U invece tutto è brillante, carico di particolari, tanto che è quasi avvertibile la sensazione della stoffa, della lana, dei bottoni e di tutto ciò che compone il meraviglioso mondo messo in piedi dai grafici giapponesi. Vedere i sottili peli tipici della lana riprodotti alla perfezione sui vari Yoshi è un qualcosa che dà esattamente la percezione della qualità riposta nella realizzazione estetica del gioco. E poi c'è anche una maniera irresistibile di usare gli amiibo, di cui purtroppo non possiamo ancora parlarvi nel dettaglio, ma che può aumentare esponenzialmente la voglia di correre in negozio a comprare altre statuette. Ci vuole ancora un mesetto per poter dare il nostro giudizio definitivo su Yoshi's Woolly World, ma la strada verso un nuovo grande titolo first party per i possessori della home console Nintendo sembra essere decisamente segnata.

CERTEZZE

  • Stile grafico irresistibile
  • Struttura di gioco collaudata
  • Sembra sufficientemente impegnativo

DUBBI

  • Level design da valutare sulla distanza