Benvenuti all'ottavo appuntamento con Auto in gioco, la rubrica dedicata alle vetture presenti nei principali racing game simulativi disponibili sul mercato. Ricordiamo che i nostri prodotti di riferimento, attualmente, sono Gran Turismo 6, Forza Motorsport 5 e Assetto Corsa, rispettivamente per PlayStation 3, Xbox One e PC. Per la prima volta introduciamo anche il titolo multipiattaforma Project CARS. Le auto scelte per questo numero sono la Mitsubishi Lancer Evo X, la corsaiola Pagani Zonda R, la splendida Shelby Cobra 427 S/C e la costosissima W Motors Lycan Hypersport. Non ci resta che augurarvi buona lettura.
Storia, lusso sfrenato e prestazioni da urlo nell'ultimo numero di Auto in gioco
L'auto per ogni giorno – Mitsubishi Lancer Evo X
Fondata attorno alla metà del XIX secolo, la Mitsubishi rappresenta oggi una delle più grandi holding finanziarie al mondo (la più importante in Giappone), e la sua storia è intimamente legata alla produzione di mezzi di trasporto, dalle navi degli esordi alle auto, passando per gli aerei da combattimento come il famigerato A6M "Zero" della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1917 la Mitsubishi produsse la prima vettura di serie in Giappone, ovvero la "A", e da allora, dopo aver registrato più volte il tiro, ha realizzato diversi modelli iconici entrati con pieno diritto nella storia dell'automobile. Tra essi, la Lancer, che ha esordito nel lontano 1973, ricopre un ruolo davvero speciale nel cuore degli appassionati, soprattutto nella variante sportiva Evolution o "Evo", prodotta in dieci serie dal 1992 e storicamente legata al mondo dei rally, dove grazie all'abilità del pilota finlandese Tomi Makinen ha conquistato quattro titoli piloti dal 1996 al 1999 e uno costruttori nel 1998. La vettura è particolarmente nota per il dualismo con la Impreza Wrx della Subaru, un duello consumato sul mercato, sugli sterrati di tutto il mondo e finanche nei racing game, letteralmente invasi dalle varie versioni delle due icone giapponesi. La Lancer ha un legame strettissimo col "Real Driving Simulator" di Polyphony Digital, e in Gran Turismo 6, dove è presente con un plotone di venticinque esemplari, il modello Evo X GSR rappresenta una delle migliori vetture sia dal punto di vista estetico che dell'equilibrio su pista.
Grazie al suo motore 2 Litri da 280 cavalli e alla trazione integrale, è inoltre una delle auto migliori per affrontare le competizioni di livello medio e basso nel titolo nipponico, dove è possibile portarsela nel garage virtuale per soli 42.400 crediti. Semplicissima da guidare e caratterizzata da 463 PP (punti prestazione), è praticamente incollata all'asfalto e non si scompone mai, coadiuvata anche dall'ottimo impianto frenante e da una progressione fluidissima. E' dunque l'auto perfetta per i principianti, e nei suoi iconici colori White Perla, Red Metallic o Lightning Blue Mica è anche bellissima da vedere, fatta eccezione per un poco di aliasing sul cofano e alcune sbavature con le ombre. Nel complesso siamo innanzi a un modello poligonale degno della nextgen, sia negli interni che negli esterni; peccato che il sound del motore sia davvero superficiale. Se la versione GSR del 2007 non dovesse bastarvi, potete investire 192.400 crediti e acquistare una Evo X Rally Car, un modello originale elaborato dal team di Gran Turismo. Su Forza Motorsport 5 è presente la versione GSR del 2008 acquistabile per 33 mila crediti, e pur essendo precisa, rigida ed equilibrata come la Evo X di Gran Turismo 6, difetta un poco nell'impianto frenante (le gomme si bloccano troppo facilmente) e l'angolo di sterzata a volte tradisce il giocatore, ad esempio nelle curve lente del circuito di Long Beach. Il modello poligonale è semplicemente superbo ed è macchiato solo da un pizzico di aliasing, concentrato soprattutto attorno alla peculiare calandra, inoltre si distingue per un sistema di danneggiamento efficace, in particolar modo sulle fiancate. Il sound del motore è superiore per timbro e fedeltà a quello di Gran Turismo 6, pur risultando nel complesso anonimo. L'auto è disponibile anche su Project CARS nella variante Evo X FQ-400, un modello ulteriormente modificato con 405 cavalli e una coppia massima di ben 550 Nm, numeri sufficienti per farle staccare lo 0-100 chilometri orari in meno di 4 secondi. Come avviene per la stragrande maggioranza delle vetture stradali nel titolo Slightly Mad Studios, purtroppo il modello di guida non restituisce il feeling e le emozioni che ci si aspetterebbero: la Lancer infatti si imbarca, di base ha sospensioni troppo morbide e l'angolo di sterzata non sempre è preciso, benché la situazione sia indubbiamente migliorata con i vari aggiornamenti rilasciati. Il modello poligonale è buono (non ai livelli della produzione Turn 10) e gli interni sono caratterizzati da shader sufficientemente realistici, tuttavia c'è parecchio aliasing sulle appendici aerodinamiche, attorno alle gomme e su altri dettagli come i tergicristalli. Splendida invece la resa dei riflessi che si stagliano sulla strumentazione interna. I motori di Project CARS sono generalmente ottimi per timbro e modularità, ma quello della Evo X FQ-400 non rientra sicuramente tra i migliori. In attesa del lancio dell'attesissima Evo XI, che avverrà il prossimo anno, potete portarvi nel garage di casa una Evo X usata a partire da circa 20 mila Euro.
L'esotica – Pagani Zonda R
Entrata prepotentemente nel cuore degli appassionati, la Pagani rappresenta insieme a Ferrari, Lamborghini e Maserati il meglio che l'industria automobilistica italiana ha da offrire nell'ambito delle vetture sportive di lusso, concentrandosi tuttavia sulla sola costosissima linea delle cosiddette "hypercar". La Zonda e la più recente Huayra hanno ricevuto una spinta promozionale non indifferente proprio grazie ai videogiochi, che sin dalla prima apparizione, avvenuta su Gran Turismo 3: A-Spec nel 2001, ne hanno diffuso in tutto il mondo il nome, le linee mozzafiato e le specifiche estreme. La regina delle vetture realizzate a San Cesario sul Panaro è la Zonda R (2007), un vero e proprio mostro prodotto in soli quindici esemplari capace di staccare un tempo di 6'47'' sul celebre "Inferno Verde" del Nurburgring Nordschleife, sufficiente per battere il precedente record della cattivissima Ferrari 599XX. Non omologata per l'uso stradale, la vettura monta lo stesso motore da 6 litri e 750 cavalli presente sulla Mercedes-Benz CLK GTR, che grazie alle appendici aerodinamiche avveniristiche e al peso di circa 1.000 chilogrammi le permette di raggiungere la velocità massima di 351 chilometri orari ed effettuare lo 0-100 chilometri orari in meno di 3 secondi. Come le sue sorelle più mansuete, la Zonda R è stata riprodotta in diversi racing game, e così la ritroviamo in Gran Turismo 6, Project CARS e Assetto Corsa. Nel titolo di Kazunori Yamauchi, come spesso accade per le vetture più estreme, il modello fisico non è purtroppo soddisfacente, inoltre è caratterizzato da un nervosismo eccessivo che si traduce in testacoda repentini e continue perdite di controllo dovute alla difficoltà di parzializzare correttamente acceleratore e freni, anche con gli aiuti elettronici attivi.
Caratterizzata da 630 punti prestazione e acquistabile per 1 milione e 650 mila crediti, per le specifiche estreme in dote la Zonda R solitamente deve vedersela con le auto di classe touring, delle quali tuttavia non possiede il medesimo equilibrio su pista. Il modello poligonale è buono sia negli esterni che negli interni, con una resa discreta della fibra di carbonio e della minacciosa livrea scura esaltata dai poderosi cerchi color oro. Il sound del motore, purtroppo, non ha nulla a che spartire con quello reale e sembra quello di un aspirapolvere mandato fuori regimi. La situazione è diametralmente opposta su Assetto Corsa, dove la tecnologia laser scan, la precisione del force feedback e il raffinatissimo modello fisico-dinamico sviluppato da Kunos Simulazioni rendono la Zonda R una vettura divertentissima da guidare e spingere al limite, soprattutto su circuiti veloci come Monza, Spa e il Nurburgring Nordschleife, vero e proprio habitat naturale per il bolide emiliano. Tra le caratteristiche più esaltanti vi sono i numerosissimi cigolii e rumori prodotti dalla meccanica sotto sforzo, che in connubio con la resa eccellente del motore regalano una vera e propria sinfonia per i timpani. Pur non rientrando tra i migliori di Assetto Corsa, il modello poligonale è buono negli esterni ed eccezionale negli interni, dove i pulsanti e le leve della plancia, gli elementi in carbonio e persino le maniglie delle portiere in pelle rossa sono tutti finemente replicati. Viste le prestazioni estreme, la vettura richiede pratica e pazienza per essere domata, soprattutto se si guida senza supporto dell'elettronica. Su Project CARS la virtuosa Pagani non riesce a essere altrettanto coinvolgente, soprattutto a causa del comportamento meno raffinato degli pneumatici e del force feedback, che non restituiscono con efficacia le asperità del manto stradale e i contatti con i cordoli, aspetti magnificati dalle velocità pazzesche cui può arrivare la Zonda R. Resta comunque una vettura piacevole e divertente da guidare, che stranamente dona il meglio di sé con la visuale esterna, anche perché con questa specifica inquadratura ha una resa del motore superiore rispetto a quella di Assetto Corsa. Il modello poligonale soffre di aliasing sulle appendici aerodinamiche e alcuni shader degli interni non sono particolarmente raffinati, ma negli esterni rappresenta nel complesso il migliore del lotto. Su Forza Motorsport 5 purtroppo il bolide Pagani non è disponibile, ma troviamo l'elegante Zonda Cinque Roadster, una vettura esclusiva prodotta in soli cinque esemplari al costo di un milione di Euro tondo tondo. Per portarsi a casa una Zonda R bisogna essere collezionisti multimilionari e trovare qualcuno altrettanto facoltoso disposto a privarsi di uno dei quindici preziosissimi esemplari venduti.
L'iconica – Shelby Cobra 427 S/C
Prodotta dal 1962 al 1967 dalla Shelby Automobiles e dalla AC Cars, la Cobra è una delle auto V8 più belle e riuscite di sempre, forte non solo di una linea estremamente personale e immediatamente riconoscibile, ma anche di specifiche che uniscono la potenza di un motore americano Ford alla leggerezza di un raffinato telaio inglese. La vettura monta un poderoso 7 litri di cilindrata da 500 cavalli derivato dalle competizioni NASCAR dell'epoca, e la rara versione denominata 427 S/C, prodotta in soli trentuno esemplari tra il 1965 e il 1966, è un modello stradale esclusivo con assetto derivato direttamente dalla pista. Non è un caso che si tratti della versione più comune presente nei racing game, e così la ritroviamo su Gran Turismo 6, Forza Motorsport 5 e Assetto Corsa, dove fra l'altro possiede una storia piuttosto curiosa. Nel racing game giapponese la Cobra 427 S/C è caratterizzata da 536 punti prestazione e può essere acquistata per 530.550 crediti, una cifra abbastanza elevata per le specifiche espresse in gara, ma che è legata al suo intrinseco valore storico. Fortunatamente si tratta di uno dei migliori modelli premium presenti, sia per la resa degli interni che degli esterni: tra i dettagli più riusciti troviamo gli shader dei materiali plastici del cruscotto, il volante in legno, i riflessi sul parabrezza, la morbidezza delle ombre e l'assenza di aliasing sulla seducente carrozzeria. Dobbiamo tuttavia sottolineare uno strano difetto legato all'animazione dei cerchi in lega, che presenta uno "stacco" non propriamente realistico durante la rotazione.
Il buon modello poligonale della Cobra è accompagnato da un comportamento in pista peculiare, dove il divertimento scaturisce soprattutto dal riuscire a controllare le continue derapate alle alte velocità. Benché non sia adatta per i neofiti, si tratta di una delle migliori V8 presenti nel titolo di Kazunori Yamauchi, pur essendo "utile" nelle sole gare con altre vetture storiche: le sospensioni e il comportamento troppo esuberante, infatti, non la rendono facilmente competitiva con auto di pari punti prestazione più moderne ed equilibrate. In Forza Motorsport 5 la Cobra 427 S/C è inclusa nella classe B 505 e costa ben 900 mila crediti, quasi il doppio di Gran Turismo 6. Il modello poligonale, in particolare nell'iconico blu con le due strisce bianche nel mezzo, è una vera e propria gioia per gli occhi, da godere sin nei minimi dettagli nella modalità Forzavista. L'unico vero difetto, una volta scesi in pista, risiede negli orribili riflessi sui piccoli montanti metallici che incorniciano il parabrezza, mentre l'aliasing fortunatamente è confinato soprattutto attorno agli specchietti. La vettura è molto difficile da controllare e presenta un fastidiosissimo effetto pendolo, particolarmente incisivo giocando senza aiuti elettronici (fittizi, dato che stiamo parlando di una vettura del 1966), inoltre i freni sono troppo scarsi per la potenza espressa e spesso e si finisce in dritti indesiderati. Il motore, purtroppo, è anonimo come quello presente su Gran Turismo 6; un vero peccato considerando il coinvolgente rombo del V8 reale. Su Assetto Corsa la Shelby Cobra 427 S/C ha una storia piuttosto curiosa, dato che nacque come mod quando il titolo non aveva ancora raggiunto la versione 1.0. Il modello poligonale era così ben fatto che Kunos Simulazioni decise di acquistarlo dai due modder e acquisire la licenza da Shelby per introdurlo ufficialmente nel roster del simulatore. Benché fosse ottimo dal punto di vista estetico, il team italiano ha dovuto rettificarne il modello fisico per adeguarlo a quello ben più raffinato delle vetture prodotte internamente. La Cobra, come avrete intuito, è una vettura per piloti esperti, e su Assetto Corsa la difficoltà nel portarla al limite è ancora superiore: se non si dosano correttamente gas e freni, infatti, si perde il controllo di continuo, inoltre è sin troppo facile far slittare le gomme in accelerazione, aspetti che richiedono lunghe sessioni di pratica per domarne l'esuberanza. Il sound del motore, così come la resa grafica, è eccezionale e in grado di rendere giustizia al V8 Ford reale. Portarsi a casa una Shelby Cobra 427 S/C originale è tutto fuorché semplice, sia per le quotazioni, che possono superare tranquillamente il milione di sterline, sia per il limitatissimo numero di vetture prodotte; all'asta, tuttavia, si trovano versioni di Cobra meno pregiate ma a prezzi decisamente più ragionevoli.
L'esclusiva – W Motors Lycan Hypersport
Fondata a Beirut (Libano) nel 2012 e con sede a Dubai, la W Motors è la prima casa automobilistica mediorientale a cimentarsi con sportive di razza pura, non bolidi qualunque ma vetture concepite per superare record e settare nuovi standard. Il primo modello prodotto, la Lycan Hypersports, è un concentrato di soluzioni tecnologiche e lusso in grado di far impallidire nomi ben più blasonati, e non a caso è stata scelta tra le protagoniste dell'ultimo capitolo della saga di Fast & Furious. Al momento esclusiva su Project CARS, la Lycan Hypersport monta il poderoso 6 cilindri boxer bi-turbo da 3,7 Litri e 750 cavalli della bellissima Ruf CTR3, un motore in grado di spingere la freccia del deserto sino a 390 chilometri orari e farle staccare lo 0-100 chilometri orari in appena 2,8 secondi. Tra le soluzioni più curiose introdotte ci sono le portiere che si aprono contro vento, un display con visualizzazione olografica, ricami in oro per gli interni, un orologio Cyrus Klepcys Special Edition da 150 mila Euro e fanali a LED con lame di titanio tempestate da 420 diamanti, che volendo possono essere sostituiti da rubini, zaffiri o altre pietre preziose a scelta del cliente.
In caso di problemi, il facoltosissimo proprietario può contare su un team di ingegneri pronto a spostarsi rapidamente in qualunque angolo del globo per fornire assistenza specifica. La linea è mozzafiato con evidenti riferimenti alle moderne Lamborghini, dove spiccano le enormi griglie posteriori e le marmitte integrate nel design delle appendici aerodinamiche. Tutto questo, naturalmente, ha un prezzo totalmente fuori scala. Stiamo infatti parlando della bellezza di 3,4 milioni di Euro, che rendono la Lycan Hypersport la terza vettura più costosa al mondo dopo la Maybach Exelero da 8 milioni e la Lamborghini Veneno da 4,5 milioni. Nel simulatore di Slightly Mad Studios è stata aggiunta con un aggiornamento, e pur essendo una stradale, si tratta di una vettura piuttosto equilibrata e appagante: docile per le caratteristiche estreme che possiede, è un piacere da lanciare su circuiti veloci come Bathurst (Mount Panorama) e il Nurburgring Nordschleife, dove nei lunghi rettilinei si possono raggiungere velocità pazzesche. I freni, purtroppo, non sono particolarmente responsivi, ma il comportamento molto più "educato" rispetto alla Pagani Zonda R e ad altre hypercar, aiuta il giocatore a prendere rapidamente confidenza con i suoi limiti. Il modello poligonale è ottimo, soprattutto nell'iconico colore rosso, mentre negli avveniristici interni, fedelmente riprodotti e caratterizzati da buoni shader per i materiali, stona un poco l'animazione grossolana del pilota mentre cambia le marce. Buono, infine, il sound del motore, soprattutto con la visuale esterna.