Sviluppato da un gruppo di ex dipendenti Funcom riunitisi sotto la nuova etichetta indipendente Arctic Hazard Game Studio, Trackday Manager è un gestionale ambientato nel mondo delle competizioni automobilistiche che fa dell'immediatezza e della semplicità d'uso i suoi punti di forza. Sbarcato recentemente su Steam in Accesso Anticipato, fase nella quale dovrebbe sostare per almeno altri tre o quattro mesi, pur essendo avaro di contenuti e mostrando il fianco ad alcuni difetti di gioventù, il titolo norvegese può rappresentare per gli appassionati del genere un valido passatempo, anche in questo acerbo stadio dello sviluppo. Ecco perché.
Trackday Manager, un gestionale leggero che strizza l'occhiolino alla modalità B-Spec di Gran Turismo
Ordini di scuderia
Non paragonabile con il vendutissimo Football Manager di Sports Interactive per varietà e complessità, Trackday Manager può essere accostato nella sua componente più "giocosa" alla modalità B-Spec di Gran Turismo, nella quale, impersonando il Maurizio Arrivabene di turno, durante le competizioni si impartiscono una serie di indicazioni in tempo reale al proprio pilota controllato dall'intelligenza artificiale. A questa fase, che approfondiremo nel prossimo paragrafo, si aggiunge quella prettamente manageriale, dove si gestiscono il team di ingegneri e meccanici, i contatti con gli sponsor e l'officina vera e propria, nella quale modificare e dipingere i bolidi posseduti, tutti inclusi in una categoria assimilabile alla moderna GT3.
Le due vetture inizialmente disponibili, ovvero la ERC Raptor e la North Avalanche che scimmiottano rispettivamente una Viper e una Aston Martin, col denaro faticosamente guadagnato in pista possono essere potenziate intervenendo su diverse componenti, tra le quali troviamo la centralina, i freni, la marmitta, le sospensioni, il KERS (il sistema di recupero dell'energia cinetica), il body kit, l'aerodinamica e altre ancora. Al di là delle specifiche tecniche intrinseche dell'auto, attraverso i punti esperienza il giocatore può migliorare anche la bravura del pilota su tre abilità distinte (tenuta, reazione e percezione) e quella della cosiddetta pitcrew, ovvero la squadra di addetti al cambio gomme e al rifornimento, la cui efficienza fa guadagnare secondi preziosi durante le soste ai box. Gli introiti maggiori non derivano dai soli piazzamenti di prestigio, ma sono intimamente legati agli sponsor (fino a un massimo di dieci contemporaneamente) e agli obiettivi che essi ci propongono di volta in volta. Una volta sottoscritto il contratto con un nuovo partner, per renderlo effettivo è sufficiente piazzarne il marchio attraverso un semplicissimo editor, che evidenzia sulla vettura le numerose aeree contestuali suddivise in piccole, medie e grandi. Come specificato, per ottenere il massimo guadagno è necessario raggiungere determinati obiettivi, che spaziano dalla posizione minima in classifica al segnare il giro veloce della gara, passando per la conquista di una determinata medaglia come quella legata alle derapate o alla guida pulita. Curiosamente, a differenza delle auto e delle scuderie, molti degli sponsor presenti sono reali e su licenza.
Bandiera a scacchi
Impostate al meglio squadra e vettura si può scendere in pista e competere con gli altri giocatori, dato che Trackday Manager è un titolo esclusivamente multiplayer online per un massimo di sedici sfidanti, dove gli eventuali slot lasciati vuoti vengono occupati da una discreta intelligenza artificiale. Benché la stabilità sia sensibilmente migliorata grazie agli ultimi aggiornamenti, va sottolineato che proprio sotto il profilo del matchmaking e della qualità della connessione si evidenziano alcune problematiche, che talvolta sfociano in veri e propri freeze momentanei in grado di compromettere un'intera gara o far crashare il gioco. Fortunatamente gli sviluppatori sono costantemente al lavoro e seguono i feedback della community. La componente prettamente ludica, come specificato, si svolge come la modalità B-Spec di Gran Turismo, pur proponendo alcune caratteristiche originali. L'interfaccia, piuttosto comoda, è assimilabile a quella di un prodotto pensato per dispositivi mobili (il titolo dovrebbe uscire anche su iPad) ed è composta da una serie di pulsanti in evidenza, che permettono di gestire il comportamento del proprio pilota e le soste ai box.
La doppia funzione di sorpasso e l'overload, ovvero la richiesta di spingere sull'acceleratore, possono far surriscaldare il motore e causare uscite di pista o perdite di tempo importanti se non si fa attenzione al relativo indicatore. Il KERS funziona come un vero e proprio "turbo boost" e deve essere dispensato soprattutto nei rettilinei. Block e tail indicano rispettivamente di chiudere la traiettoria al pilota che insegue e prendere la scia di quello che precede. Il controllo della centralina ECU permette di fornire maggior potenza alla vettura consumando più carburante, mentre il pulsante PIT, che può essere ulteriormente gestito attraverso il PIT planner, invita il pilota a fermarsi ai box non appena possibile. Il tutto funziona piuttosto bene, e benché in taluni casi l'intervento del giocatore possa apparire ininfluente, con la giusta pratica si riesce a indirizzare al meglio la propria vettura, ottenendo anche una certa soddisfazione in caso di buoni piazzamenti. L'elemento cruciale in Trackday Manager risiede nel divertimento scaturito da una siffatta tipologia di gameplay, pensato più per sessioni mordi e fuggi che per maratone videoludiche: se non siete appassionati del genere, infatti, potreste trovare incredibilmente noioso restare ad osservare quasi passivamente l'esito delle gare, che al momento hanno una durata media di circa dieci minuti. Questo aspetto è ulteriormente appesantito dalla scarsità di contenuti, sia nel numero delle piste che delle auto. Dal punto di vista tecnico siamo innanzi a un titolo semplice, ma nel complesso godibile anche considerando il genere d'appartenenza. Tra le varie opzioni grafiche avanzate, inoltre, troviamo effetti interessanti come l'occlusione ambientale, i riflessi e le ombre morbide, oltre a opzioni più classiche come il filtro antialising e la risoluzione. Principalmente a causa del lag, Trackday Manager soffre di parecchia instabilità, e con la nostra configurazione di prova siamo incappati spessissimo nello stuttering: ci si augura che questi problemi vengano risolti entro il rilascio previsto. Anonimo al momento il comparto audio, che tuttavia è ancora legato a diversi effetti placeholder.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Sistema operativo: Windows 8.1
- Processore: Intel Core i7-4790 3,60 GHz
- Memoria: 8 GB RAM
- Scheda Video: Msi Geforce GTX 980
Requisiti minimi
- Sistema Operativo: Windows XP
- Processore: Dual core, Intel o AMD da 2.8 GHz
- Memoria: 4 GB RAM
- Scheda video: GeForce 8600/9600GT, Radeon HD2600/3600
Conclusioni
PRO
- Ricorda la modalità B-spec di Gran Turismo
- Se piace il genere può essere appagante
- Community attiva e numerosa
- Interessante gestione degli sponsor
CONTRO
- Alcune incertezze sotto il profilo tecnico
- Freeze e lag possono compromettere le gare
- La linea che divide noia e divertimento è molto sottile
- Al momento poche piste e auto