Popper fantasy

A volte capita di trovarci di fronte a un titolo e chiederci con quel poco che rimane della nostra flebile voce interiore: "ma a che sto giocando?" In questo caso sarebbe più proprio parlare di lettura, visto che di visual novel si tratta, ma è un dettaglio infimo rispetto alla sensazione generale che vogliamo comunicarvi.

La protagonista del gioco si chiama... come si chiama la protagonista? Raelin. Scusateci, ma nella nostra malandata memoria il suo nome era finito seppellito in mezzo a tutte quelle tette (voto attuale: 2). No, davvero, Sakura Fantasy Chapter 1 è la storia di questa tipa che si allena per diventare un cavaliere e che incidentalmente è anche una veggente. Per cosa usa il suo potere? Per vedere le sue amiche che si spogliano. Peccato che a un certo punto scopra che una terribile minaccia incombe sulla città. Riuscirà la campionessa smutandata a salvare tutti? Ovviamente sì, ma non prima di aver compiaciuto un'imperatrice mezza ninfomane e una comandante con la divisa disegnata da Wicked Weasel (voto attuale: 3)? E riusciremo noi a sopravvivere in questo mondo di maggiorate che non riescono a tenere a bada la scollatura? Difficile dirlo. Chiariamoci bene: qui il problema non è l'erotismo. Anzi, siamo perfettamente coscienti che il sesso, esplicito o suggerito, sia quasi fondante per le visual novel. Non è obbligatorio, ma è indubbio che sia spesso presente, a volte anche nelle opere più impegnative e profonde. Sinceramente siamo anche un po' stanchi di vedere demonizzata la nudità del corpo umano da gente che poi si eccita guardando scorrere sangue a fiumi, ma non è questo il punto. Il punto è che in una certa scena la comandante e la protagonista si spogliano e si fanno un bagno nella cioccolata (voto attuale: 4,5). Capite che sembra di trovarsi di fronte all'equivalente giapponese di un film di Boldi e De Sica, con ammiccamenti continui e situazioni improbabili, purtroppo scritte molto male?

C'è qualcosa di più oltre alle tette in Sakura Fantasy Chapter 1?

Quinta coppa C

La storia raccontata da Sakura Fantasy Chapter 1 è talmente esile, nonostante le molte richieste al giocatore di compiere delle scelte, che spesso i testi sembrano allungati tanto per far durare il tutto un certo tempo, in modo da giustificare il prezzo pagato.

No, non ci troviamo di fronte a un'opera prolissa in puro stile giapponese, ma a una scritta maluccio, in cui alcune situazioni vengono riproposte più volte per allungare il brodo, così da accompagnare lo sguardo verso l'immagine di nudo successiva e la mano verso il basso ventre (voto attuale: 5,5). Dicevamo poche righe più sopra che ci sono anche delle scelte da compiere. Chiariamo la questione. Sakura Fantasy Chapter 1 è una visual novel pura in cui si passa la manciata di ore che dura soprattutto a leggere e a guardare i disegni, questi ultimi tecnicamente ben realizzati (se piace il genere, ovviamente). Ogni tanto viene chiesto di decidere che fare per far proseguire la storia. Ad esempio bisogna dimostrarsi indifferenti o interessarsi ai drammi di un'amica? Chi può dirlo. L'importante è che capiate che in ogni caso non cambierete una virgola della trama e al massimo otterrete qualche battuta in più o in meno o un differente risvolto erotico. Ad esempio, se aiutate una nobile a ritrovare il suo gattino poi la vedrete spalmarselo sulle mammelle (voto attuale: 6,5), mentre se ve ne tornare in caserma vivrete nella tristezza per il resto dei vostri giorni. In un caso bisogna scegliere in modo abbastanza esplicito con chi far slinguazzare Raelin (voto attuale: 8), ma è davvero tutto qui. Certo, questa volta Winged Cloud ha abbondato con i disegni e il prezzo di Sakura Fantasy Chapter 1 è onesto per la quantità... diciamo meglio, per la grandezza dei contenuti. Sicuramente è migliore rispetto ai Sakura precedenti. L'importante è capire a cosa mira un prodotto simile, per decidere se abbia o meno senso pensare di acquistarlo. Magari evitate di fare confronti con visual novel ben più nobili, cui Raelin non è degna nemmeno di allacciare le scarpe... anche perché non riuscirebbe a vederle, visti i davanzali che si trascina dietro tutto il giorno.