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Ritorno sulle montagne russe

Un progetto che aspira a raccogliere l'eredità di RollerCoaster Tycoon

ANTEPRIMA di Umberto Moioli   —   08/08/2015
Planet Coaster
Planet Coaster
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Gli ultimi anni su PC hanno visto il ritorno di parecchi brand e generi che hanno fatto la storia. Se prendiamo i gestionali, ad esempio, si è partiti con la rinascita - un po' sottotono, a dire il vero - di Sim City che ha successivamente spianato la strada a enormi successi come il recente Cities: Skylines. Visto che la formula sembra funzionare, perché non tornare anche a produrre qualcosa rivolto a un pubblico magari meno ampio, ma comunque appassionato e da anni orfano di titoli di spessore? Questo devono aver pensato i ragazzi di Frontier Development quando hanno deciso di mettere in cantiere Planet Coaster, building game che aspira a proseguire il tracciato disegnato da prodotti storici come RollerCoaster Tycoon e i relativi seguiti. In fondo i parchi dei divertimenti piacciono a tutti e non c'è nessuno che non abbia mai desiderato costruirsi il proprio luogo di svago personalizzato. L'idea è quindi piuttosto semplice ma, come ovvio che sia, al momento dell'uscita il pubblico si aspetterà un'esperienza moderna e aggiornata a quanto le più recenti tecnologie permettono di mettere su schermo; e qui viene (o dovrebbe venire) il bello.

Planet Coaster intende riportare in cima alla vostra lista dei desideri un gestionale sui luna park

Simulazione

Planet Coaster intende fare quello che i suoi illustri predecessori hanno fatto prima di lui: chiedere all'utente di progettare, costruire e gestire con successo un luna park. Attività non semplice perché richiede di porre non solo attenzione alle giostre installate ma anche ai servizi che si offrono, alla disposizione degli edifici e al contesto in cui la struttura è inserita.

Ritorno sulle montagne russe

Un po' come anche fatto da Sim City, Frontier Development intende rendere il livello di rappresentazione del pubblico quanto più fedele possibile: ogni personaggio visualizzato sullo schermo è un piccolo vettore dotato di una certa quantità di soldi che è disposto a spendere, a patto che gli vengano proposte ragioni sufficientemente valide per farlo. La grafica non visualizza quindi una simulazione fatta da fogli di calcolo nascosti all'utente, ma mostra effettivamente tutti i piccoli ingranaggi che si muoveranno all'interno del parco dei divertimenti. Purtroppo lo stato ancora embrionale del progetto non ci ha dato modo di vederlo in movimento, ma ci sono stati mostrati alcuni video che facevano vedere come in base alle strade disegnate il flusso di pubblico reagirà e si muoverà differentemente, come singole persone, coppie e famiglie si dirigeranno verso destinazioni specifiche per le loro esigenze e così via. In un altro breve filmato la telecamera inquadrava un angolo di parco dei divertimenti dove un attore in costume spaventava i passanti: nella simulazione quell'evento calcolava un certo raggio entro il quale i passanti venivano terrorizzati, e poi quello invece più esterno che avrebbe divertito chi non era stato direttamente coinvolto ma aveva osservato l'accaduto. Non ci sono ancora certezze su quanta gente popolerà gli ambienti né su quanto grandi potranno essere al massimo, però a spanne si parla di circa sei o settemila astanti. Un numero non impressionante se si considerano i city building game ma più significativo in questo caso, visto che la micro gestione dei singoli elementi è determinante.

Tra realtà e fantasia

Al centro dell'esperienza ci saranno comunque sempre le giostre e in particolare le montagne russe: lo sviluppatore ci ha spiegato che in Planet Coaster aspira ad inserire alcune delle attrazioni più iconiche del mondo, riproducendole fin nei minimi dettagli sia dal punto di vista estetico, sia da quello meccanico.

Ritorno sulle montagne russe
Ritorno sulle montagne russe

Ovviamente non possono confidare sulle licenze ufficiali ma vedere dei carrelli simili a macchine di Formula 1, ricorderà immediatamente agli appassionati le montagne russe installate nel Ferrari World di Abu Dhabi. E lo stesso vale per tutte le altre strutture ricreate nel gioco. Non sappiamo purtroppo se ci sarà il supporto alle mod, in compenso ci è stato spiegato che intendono creare un vero e proprio franchise con dei contenuti aggiuntivi, a pagamento o gratuiti non è dato saperlo, e poi dei seguiti. Tutta la parte gestionale è ancora in sviluppo e non è stata spiegata con dovizia di particolari, dandoci solamente modo di osservare pochi, specifici particolari. In un video abbiamo ad esempio osservato come investire del denaro nell'addestramento del personale lo renderà più cortese verso i clienti, aumentando così la loro soddisfazione e la propensione all'acquisto. Anche un sistema di security ben sviluppato avrà un ruolo determinante nell'ottica della customer satisfaction, perché i teppistelli pronti a imbrattare le pareti del parco sono sempre dietro l'angolo. Dal punto di vista visivo, Frontier Development sta puntando su uno stile fumettoso molto colorato e ricchissimo di animazioni divertenti. Il primo filmato in computer grafica rilasciato in occasione dell'annuncio ben rappresenta questa direzione stilistica che sembra essere anche la migliore considerando l'ampio e variegato pubblico a cui si rivolgerà. Purtroppo per vederlo davvero in azione e metterci le mani sopra saremo costretti ad aspettare ancora un bel po': Planet Coaster non arriverà prima della fine del prossimo anno, un lasso di tempo lunghissimo necessario per fare in modo che tutti i tasselli di questo ambizioso progetto si inseriscano al posto giusto.

CERTEZZE

  • Finalmente torniamo a gestire un parco dei divertimenti
  • Visivamente molto colorato e divertente
  • Grosse ambizioni sul fronte simulativo...

DUBBI

  • ...anche se alcuni recenti titoli hanno dimostrato che non è semplice mantenere certe aspettative
  • Manca ancora molto all'uscita