La serie The Legend of Zelda ha letteralmente accompagnato l'evoluzione dell'industria videoludica fin dagli arbori delle home console, crescendo tecnicamente e narrativamente ad ogni uscita, insieme ai suoi giocatori. In attesa del nuovo attesissimo capitolo per Wii U, negli ultimi anni ci siamo trovati a ripiegare sui titoli legati alla portatile Nintendo e sugli spin-off, tra cui spicca The Legend of Zelda: Tri Force Heroes in uscita tra qualche settimana. Dopo averlo provato in occasione dello scorso E3 di Los Angeles, siamo riusciti a mettere la mani su un codice finale per testarne in tutta tranquillità il gameplay e le peculiari meccaniche di gioco sia in single player che in multigiocatore, facendoci un'idea più precisa di cosa ci riserva questo simpatico spin-off cooperativo. Preparatevi a farvi in quattr... anzi no, in tre per salvare nuovamente il regno di Hyrule.
Da soli o in compagnia, serviranno tre Link per portare a termine The Legend of Zelda: Tri Force Heroes
Un totem di Link
La struttura di gioco di Tri Force Heroes si poggia su fondamenta piuttosto solide e sicuramente familiari ad ogni amante dei titoli della grande N: Link sarà chiamato ad affrontare le prove sempre più ardue che gli si pareranno davanti negli otto mondi di gioco, ognuno dei quali composto da quattro stage di quattro stanze ciascuno, con l'ultima presidiata da vari boss da sconfiggere in un modo sempre diverso. Per la sua natura di spin-off il titolo punterà tutto su nemici riconducibili all'iconografia classica della serie The Legend of Zelda, riadattandone le meccaniche ludiche alla peculiare cooperativa con cui va affrontata ogni missione.
Tri Force Heroes richiede infatti la costante azione congiunta di tre Link per essere portato a termine e, se in multiplayer ognuno sarà impersonato da un giocatore collegato online o in locale, in singolo dobbiamo passare continuamente da un Link all'altro per risolvere gli enigmi e raggiungere il livello successivo. Il level design è anzitutto funzionale, con l'area iniziale adibita alla spartizione degli oggetti che, come nella classica tradizione della serie, andranno a caratterizzare il sistema di gioco e la risoluzione dei puzzle ambientali di quel dato scenario: ci sono frecce, bombe e boomerang, ma anche attacchi elementali che sfruttano acqua e fuoco, andando a ripescare a piene mani nello sconfinato repertorio del franchise Nintendo. Essendo un cooperativo, per arrivare ad attivare la Triforza ogni giocatore dovrà mettere al servizio degli altri due la propria specialità, con l'interazione saldamente al centro dell'esperienza di gioco. Per risolvere uno stage, ad esempio, siamo saltati da un Link all'altro utilizzando le frecce per far esplodere dei palloncini e abbassare una piattaforma, piuttosto che accendendo dei focolari oppure facendo esplodere una bomba in prossimità di un'interruttore. Il tutto funziona anche per l'eliminazione dei nemici con le frecce che stordiscono, le bombe per colpire quelli posizionati sulle piattaforme rialzate e il fuoco per sciogliere le creature dei regni ghiacciati. Per rendere le cose ancora più interessanti vi è la possibilità di permettere ai tre protagonisti di salire uno sulle spalle dell'altro e formare un totem, operazione fondamentale che non si limita ad essere necessaria quando bisogna raggiungere piattaforme rialzate altrimenti irraggiungibili, ma che trova varie applicazioni nei combattimenti e anche nella risoluzione di alcuni puzzle ambientali. Quando ci si trova in configurazione totem, il Link più in basso è responsabile del movimento e dell'orientamento degli altri due, che possono essere lanciati verso altre piattaforme o effettuare attacchi a nemici più alti del normale. Da specificare che per quanto riguarda gli attacchi, questi possono essere effettuati solamente dal giocatore posto più in alto, quindi, seguendo la logica esposta poche righe addietro, assumerà un'importanza fondamentale anche l'ordine di formazione del totem per portare a termine determinati compiti. Nel caso di interruttori dovrà stare in cima chi ha un'arco, mentre se dobbiamo attaccare dei nemici posti su delle piattaforme sopraelevate, il Link armato di bombe potrebbe essere la scelta più ragionevole.
Uniamo le forze
Dopo aver preso confidenza con il gameplay e le capacità di interazione dei tre personaggi, il passaggio al multiplayer è stato fluido e naturale, con la pazienza e la capacità di interazione dei giocatori ad essere portate al centro della scena. La situazione ideale è ovviamente quella di giocare in locale interagendo direttamente con i propri compagni, mentre online possiamo avvalerci di una serie di messaggi predefiniti con cui organizzare una strategia. Tuttavia, risulta palese come il single player sembri quasi una sorta di articolato tutorial con cui prendere confidenza con ogni livello e puzzle ambientale, da ripetere più volte per arrivare pronti all'appuntamento con altri giocatori reali e sapere già come muoversi e dove dirigersi per portare a termine la missione con successo. Per aumentare il coefficiente di difficoltà, ogni stage ha a disposizione dei modificatori, come un tempo limite per il completamento del livello o la morte istantanea quando colpiti da un nemico, che rendono l'esperienza di gioco decisamente più ostica e che in parte ne aumentano la longevità. In pieno stile cooperativo si inizia indicando il livello da affrontate e successivamente il modificatore che si vuole attivare, ma in caso di scelta contrastante interviene una roulette che lascia la decisione al caso. Rupie e cuori raccolti nello scenario sono condivisi tra i giocatori in modo tale da premiare sempre tutti e aiutarli nell'acquisizione di nuovi costumi, che sono poi una delle motivazioni principali per affrontare e riaffrontare ogni mondo di gioco. Sconfitto il boss, questo lascerà cadere una materia prima da utilizzare nel negozio di Madame Couture per confezionare nuovi vestiti, da indossare per ottenere vari potenziamenti. Aumentando la difficoltà tramite i modificatori, aumentano anche le ricompense e la rarità delle materie prime. Questo sistema permette di aggiungere al nostro guardaroba anche i costumi più insoliti e stravaganti, da esibire con orgoglio alla presenza di altri giocatori in multiplayer.
Tecnicamente, lo stile grafico cartoon si riconferma pienamente appropriato per questo genere di esperienza che punta tutto su leggerezza e divertimento, con le immagine che scorrono lisce sullo schermo a 60 frame al secondo anche quando si gioca in multiplayer. L'effetto 3D è solido e il secondo analogico può essere utilizzato per spostare leggermente l'inquadratura della telecamera in modo tale da avere una visuale più precisa dello scenario e dei punti di interazione. Dopo due ore di prova, abbiamo posato il Nintendo 3DS con la certezza che Tri Force Heroes riuscirà a mantenere intatti tutti i tratti caratteristici di esplorazione, risoluzione di puzzle ambientali e combattimenti propri della serie Zelda. Le situazioni che ci siamo ritrovati ad affrontare sono state piuttosto varie e non sempre immediatamente intuitive, capaci di mantenere alta l'attenzione e il coinvolgimento in ogni situazione. I livelli sono molto brevi, perfetti per un esperienza di gioco mordi e fuggi che sicuramente giova alla natura multiplayer del titolo, ma lascia potenzialmente scoperto il fianco quando si gioca in solitario, con i modificatori e il collezionismo dei costumi che difficilmente riusciranno a mantenere alto l'interesse sul lungo termine.
CERTEZZE
- Il gameplay cooperativo funziona bene
- Divertente se giocato con altri giocatori
- Grande varietà di nemici e ambientazioni tipica della serie
DUBBI
- Esperienza online da verificare
- Reggerà sul lungo periodo?