Anche se mostrato a piccole dosi durante questi giorni di PlayStation Experience, Uncharted 4: La Fine di un Ladro ci ha messo davvero poco a diventare protagonista indiscusso della manifestazione che quest'anno si tiene a San Francisco. Dapprima c'è stata l'introduzione di un nuovo personaggio, Nadine Ross, poi l'apertura del Keynote PlayStation con una lunga sequenza che ha mostrato il dialogo tra Nathan Drake e suo fratello Sam, che si credeva fosse stato ucciso durante una sparatoria.
Tale sequenza ha evidenziato a tutti i presenti sul posto come Naughty Dog abbia raggiunto un livello di esposizione narrativa semplicemente eccezionale, grazie anche all'esperienza maturata dallo sviluppatore con The Last of Us ed i precedenti capitoli di Uncharted. Una grande espressività da parte dei protagonisti, il labiale perfettamente sincronizzato, il posizionamento magistrale della telecamera, tra battute seriose o meno come da tradizione; soprattutto un finale di trailer che apre il fianco ad una novità assoluta per la saga, la presenza di risposte multiple durante la narrazione. Nella fattispecie abbiamo notato come fosse possibile scegliere cosa far raccontare delle avventure passate da parte del protagonista principale, ma non sappiamo quanto questa caratteristica sarà presente nel prodotto definitivo, e se ad esempio ci saranno finali multipli in base alle scelte operate nel corso dell'avventura. Da un lato ci viene da rispondere di no con relativa sicurezza, data la natura lineare e ancorata alla storia di un gioco come Uncharted; dall'altro il fatto che i dialoghi multipli sono stati presentati durante il keynote lascia intendere che perlomeno sarà possibile assistere a sequenze di intermezzo differenti, magari anche sezioni di gameplay lievemente diverse. Una sorta di punto di vista molteplice su una storia già scritta nella sua interezza, senza incidere in maniera decisiva sul proseguo dell'avventura. Staremo a vedere, nel frattempo abbiamo assistito a un panel dedicato al gioco e incentrato sul cast dei doppiatori, che nel corso di questi dieci anni sono diventati delle vere e proprie celebrità per essere stati in grado di dare personalità e riconoscibilità a personaggi entrati nel cuore di tanti possessori PlayStation. Nello specifico c'erano Nolan North, alias Nathan Drake, Richard Francis McGonagle nei panni di Victor Sullivan, Troy Baker in quelli di Sam Drake e l'ultima arrivata Laura Bailey, che interpreta Nadine Ross.
Le impressioni su Uncharted 4 dopo il Keynote Sony e il panel dedicato al cast di doppiatori
Una voce fuori dal coro
Fa sempre un certo effetto sentire i doppiatori parlare normalmente e fare battute con la voce dei personaggi videoludici... e infatti Nolan North ha sottolineato proprio questo aspetto, il fatto di essere apprezzati dai fan di tutto il mondo, compresi quelli italiani, che poi generalmente giocano i videogiochi doppiati nella loro lingua madre. Torniamo su Nadine, ad ogni modo, che nel gioco è una leader sudafricana di alcuni mercenari chiamati Shoreline: ricoprirà un ruolo molto importante nell'economia della storia, soprattutto per i suoi metodi forti e decisi. Come già affermato, l'attrice che la interpreta si chiama Laura Bailey.
Alla americana maniera si è discusso sul perché sia stata scelta un'attrice caucasica per interpretare un personaggio di colore: semplicemente, a detta del creative director Neil Druckmann, è stata quella più brava ed incisiva nell'interpretare il ruolo che gli sviluppatori avevano in mente per Nadine, e quindi si è deciso di mantenere questa "discrepanza" senza farsene un problema. Un altro tassello, quello del doppiaggio, di un progetto enorme: lo staff di persone che stanno lavorando alacremente su Uncharted 4 è composto oramai da 300 tra sviluppatori, artisti, attori e via dicendo. Pensate che per il primo capitolo gli impiegati erano poco più di un quarto, 78, e nel frattempo di strada ne è stata fatta un bel po', anche dal punto di vista del Motion Capture: per quanto riguarda Uncharted: Drake's Fortune gli attori prima recitavano i movimenti, poi in studio dovevano doppiare nuovamente tutte le battute; adesso invece possono recitare e registrare l'audio definitivo in contemporanea, per un risultato che beneficia enormemente di tale possibilità. Durante il panel Nolan North è stato il più acclamato, ma anche Richard Francis McGonagle, che interpreta Sully, ha strappato parecchi applausi per il suo stampo di voce e per aver raccontato diversi aneddoti relativi al doppiaggio, in grado di renderlo un personaggio noto perfino nella piccola cittadina dove abita. Troy Baker infine, dopo essere stato protagonista assoluto in The Last of Us, riveste un ruolo importante anche in Uncharted 4, e ha spiegato di come lo sviluppo del titolo abbia beneficiato del fatto di avere un cast estremamente affiatato, con alle spalle una moltitudine di programmatori e artisti in grado di rendere così bene su schermo quello che viene realizzato in fase di motion capture. Dulcis in fundo è stata mostrata un'altra breve sequenza inedita del gioco, sempre relativa ai dialoghi dei personaggi: Nate, Sam e Sully si trovano a un ballo e si assiste ad una chiacchierata piuttosto ammiccante, come da copione, tra quest'ultimo e Nadine. Un Sully visivamente invecchiato come evidenziato da Nolan North, il quale ha tenuto a precisare come sia abbastanza raro al giorno d'oggi avere un videogioco che evolve da questo punto di vista assieme a chi lo gioca: i protagonisti sono cresciuti e invecchiati nel corso del tempo, così come le persone vere e proprie, al punto da creare una connessione tra loro e noi. Il nostro nuovo contatto con Uncharted 4: La Fine di un Ladro si è chiuso con una certezza: abbiamo sempre più voglia di giocare il titolo di Naughty Dog.
CERTEZZE
- Titolo tecnicamente eccelso
- Massima cura per ogni aspetto del gioco
- Le scelte multiple aprono il fianco a scenari interessanti...
DUBBI
- ... ma quanto saranno incisive nella narrazione?