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Nello spazio nessuno può sentirti coltivare

Empyrion: Galactic Empire porta il survival in giro per la galassia

PROVATO di Lorenzo Fantoni   —   23/12/2015
Empyrion - Galactic Survival
Empyrion - Galactic Survival
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I titoli survival spesso ci permettono di vivere avventure incredibili in cui la parte più affascinante del gioco è rappresentata dalle ore iniziali. La sensazione di trovarsi in un mondo pieno di pericoli e opportunità, una tela vuota sulla quale potremo dipingere la nostra storia, pezzo dopo pezzo, risorsa dopo risorsa. Le prime risorse accumulate, i primi punti esperienza, il primo riparo, la raccolta delle risorse e la sensazione rassicurante che sì, possiamo farcela, stavolta non assisteremo allo straziante spettacolo del nostro alter ego che muore di fame perché non siamo riusciti a coltivare qualche patata. Di solito questi giochi hanno un'ambientazione primitiva o contemporanea, magari legata a catastrofi varie o epidemie zombie, ma cosa succederebbe se fossimo i primi ospiti di un pianeta alieno? La risposta potremo trovarla in Empyrion - Galactic Survival.

Noi, le nostre risorse e un pianeta da colonizzare: benvenuti a Empyrion!

Come Matt Damon

Empyrion per certi versi è una nostra personalissima versione del film The Martian, con Matt Damon. Soli e sperduti in un pianeta inospitale dovremo utilizzare gli strumenti a nostra disposizione per assicurarci la sopravvivenza e ripartire.

Nello spazio nessuno può sentirti coltivare

A differenza tuttavia di Ark o altri titoli simili, grazie alla nostra capsula di salvataggio potremo fin da subito contare su alcune risorse e strumenti base come una pistola, una trivella, un trasformatore d'ossigeno, alcune bombole, sementi, celle d'energia e fertilizzante. In questo modo potremo trovare immediatamente il luogo adatto per risolvere i problemi più impellenti, come il nutrimento, ed evitare una morte per asfissia. Il pianeta su cui saremo costretti a vivere per un bel po', infatti, non ha un'atmosfera respirabile e dovremo continuamente sfruttare un macchinario che converte l'acqua in ossigeno e lo immagazzina in bombole che possiamo agganciare alla nostra tuta. Inoltre dovremo trovare il prima possibile una zona da rendere fertile per piantare i semi che ci siamo portati da casa e non farebbe male anche una postazione di stoccaggio per mantenere le provviste. Per il momento il gioco permette di iniziare su due pianeti: uno abbastanza simile alla Terra, un clima temperato e creature sostanzialmente pacifiche e un altro che sembra la versione cattiva di Marte, con tanto di mostri, scarsità di risorse e temperature elevate. Nel nostro primo test abbiamo deciso di non calcare troppo la mano, quindi siamo atterrati sui verdi pascoli di Akua.

Benvenuti nel 2000

L'impatto iniziale con la grafica di Empyrion è abbastanza difficile. I giochi survival non sempre brillano per la loro bellezza visiva, soprattutto quando sono produzioni indipendenti, ma i panorami di Akua e Omicron sembrano presi direttamente da un gioco di una decina di anni fa. Le colline sono blocchettose, le texture essenziali, le creature hanno pochi frame di animazione e spesso sono preda di glicth.

Nello spazio nessuno può sentirti coltivare

Non pensiamo che la grafica sia fondamentale per la riuscita di un buon gioco, ma ci sarebbe piaciuto tantissimo poter ammirare qualche panorama alieno particolarmente evocativo, qualcosa che ci facesse realmente sentire "stranieri in terra straniera". Detto questo, quando la sopravvivenza è in gioco dopo un po' la grafica diventa una spetto secondario e possiamo concentrarci sulle meccaniche base. Purtroppo anche l'interfaccia di gioco risente di questa povertà generale e anche se il tech tree è abbastanza chiaro, navigare tra le varie finestre cercando di capire cosa fare può essere problematico nei minuti iniziali. Per fortuna, come ogni survival che si rispetti, anche Empyrion si basa su una community abbastanza solida che ha già pubblicato le prime guide per uscire indenni dalle fasi più critiche. Il gioco fondamentalmente non si discosta molto dal canovaccio del genere: si cercano risorse per costruire oggetti che a loro volta ci permettono di costruire altri oggetti con cui raffinare risorse migliori che ci permetteranno di accedere a oggetti ancora migliori. E così i metalli grezzi ci permetteranno di costruire gli strumenti per scavare metalli più pregiati che a loro volta potremo trasformare in una base o magari in un'astronave con cui esplorare i pianeti vicini.

Verso l’infinito e oltre!

Esatto, avete letto bene, pianeti vicini. Il mondo di Empyrion infatti non si limita al terreno sotto i nostri piedi, ma si estende nello spazio profondo, permettendoci di visitare altri pianeti in cui trovare nuove risorse, fondare basi e creare un vero e proprio impero galattico. È un po' come se Ark incontrasse No Man's Sky, ma con una grafica decisamente peggiore. Il gioco permette di costruire veicoli terrestri, astronavi e astronavi ancora più grandi che ovviamente richiedono un numero di risorse incredibilmente alto per essere completate.

Nello spazio nessuno può sentirti coltivare

Queste navi sono una sorta di campo base volante che può essere utilizzato per esplorare i pianeti senza rischiare di dover ricominciare tutto da zero. Per costruire un'astronave, anche la più semplice, dovremo assemblarla pezzo per pezzo partendo dalla cabina di pilotaggio fino ai motori, passando per i serbatoi di ossigeno. Volendo esistono possiamo anche apportare delle modifiche estetiche, perché nessuno vuole esplorare lo spazio su qualcosa di brutto, no? Questo aspetto è reso ancora più interessante nella parte multiplayer del gioco, visto che permetterà lo scambio di risorse fra giocatori che si trovano su pianeti differenti o magari una vera e propria guerra interplanetaria fra clan. Al momento il gioco non è così diffuso, quindi non è facile trovare altri giocatori, e il codice non è perfettamente stabile, ma in futuro potrebbe avere molte potenzialità. Empyrion è senza dubbio un gioco interessante che si nasconde sotto una veste grafica decisamente povera e che in certi aspetti non ha assolutamente niente da invidiare a giochi più blasonati. Certo, è pieno di bug, è complesso e non ti spiega assolutamente niente, ma è un gioco da tenere d'occhio per il futuro. Al momento tuttavia è indicato solo per appassionati duri e puri del genere survival, filantropi che amano sostenere i videogiochi in sviluppo e appassionati della grafica di dieci anni fa.

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 17,99 €
Multiplayer.it

Lettori (1)

4.9

Il tuo voto

PRO

  • Ambientazione suggestiva
  • Possibilità di esplorare nuovi mondi
  • Profondità del tech tree

CONTRO

  • Grafica veramente povera
  • La consueta mancanza di indicazioni dei survival
  • Ancora acerbo tecnicamente