In questo momento la community di Final Fantasy XIV non è molto contenta. In alcuni "world" si parla di città "fantasma", tanto è diminuita la popolazione, e nell'aria si comincia a sentire il profumo dell'inevitabile fusione dei server.
Il MMORPG di Square Enix è ancora giocato - sicuramente più della concorrenza che è passata al modello free to play o ha chiuso direttamente i battenti - ma qualcosa è venuto meno nella magia che ha incantato i suoi fan negli ultimi tre anni. La colpa è soprattutto della pessima gestione degli aggiornamenti pubblicati dopo l'uscita dell'espansione Heavensward: ha allontanato i veterani in cerca di nuove sfide e alienato i giocatori casual, concentrandosi su un grind di risorse, materiali e valute decisamente eccessivo soltanto per tenere in scacco gli utenti il più a lungo possibile. Ora che Naoki Yoshida e il suo staff sono tornati dalle "vacanze", dovrebbe ricominciare un ciclo di aggiornamenti regolare: in questo senso The Gears of Change, la patch 3.2, è sicuramente un segnale positivo.
The Gears of Change è il nuovo aggiornamento di Final Fantasy XIV: è in arrivo un vero cambiamento?
Una nuova alba per Ishgard
Le nuove missioni principali della storia riporteranno in scena alcuni comprimari che avevamo perso di vista in un'espansione così ricca di personaggi diversi, tuttavia è chiaro che Square Enix vuole ora concentrarsi sul nuovo status quo di Ishgard e sulle nuove minacce che si stanno affacciando all'orizzonte.
I giocatori chiedono a gran voce la possibilità di visitare nuove zone della regione, ma Yoshi-P sembra preferire una strategia che li obblighi a rivisitare le vecchie zone non solo per ravvivarle, ma anche per evitare la tipica situazione da MMO in cui gli scenari precedenti a un'espansione finiscono nel dimenticatoio e non sono mai più utilizzati. Oltre alle missioni principali sarà possibile intraprendere una nuova indagine in compagnia dello strampalato Hildibrand e della sua comitiva, ma anche una nuova serie di missioni giornaliere per la tribù degli Gnath che permetteranno di acquistare, fra le altre cose, una cavalcatura volante. Se a questo punto state avendo una forte sensazione di déjà vu è perfettamente normale: l'aggiornamento 3.2 mantiene la medesima struttura delle patch precedenti a Heavensward. Non sorprende, infatti, l'implementazione di un dungeon inedito, l'Antitower, e della versione difficile di un dungeon già esplorato in A Realm Reborn, il vituperato Lost City of Amdapor. Il primo è una specie di centro di ricerca Sharlayan ormai abbandonato e presieduto da un boss che i fan di Final Fantasy IV riconosceranno subito, l'inquietante bambola Calcabrina. Nella nuova versione di Lost City of Amdapor, invece, bisognerà esplorare l'antica città per scoprire chi l'ha conquistata dopo la nostra battaglia con Diabolos. Oltre ai due nuovi dungeon, i giocatori potranno cimentarsi in una nuova Trial legata al ciclo di missioni principali che ci vedrà tornare ad Azys Lla per sconfiggere Sephiroth. No, non stiamo parlando del famosissimo villain di Final Fantasy VII, ma di un gigantesco mostro ispirato al Fiend, uno dei boss della Warring Triad da affrontare prima di Kefka sul finire di Final Fantasy VI. In Final Fantasy XIV, Sephiroth è una divinità che le creature arboree di Meracydia evocarono per combattere gli Allagan: questi ultimi erano riusciti a imprigionarlo, ma le macchinazioni dell'arcivescovo Thordan hanno finito con l'indebolire i sigilli della Warring Triad e Sephiroth è il primo boss che affronteremo sia in modalità standard che a difficoltà extreme. Ovviamente sconfiggerlo significa mettere le manine su ricchi premi e cotillon.
Un raid non basta?
I giocatori veramente hardcore possono tirare un sospiro di sollievo perché l'aggiornamento The Gears of Change è stato pensato anche, e soprattutto, per loro. Torna infatti Alexander, la gigantesca creatura meccanica che i goblin degli Illuminati stanno pian piano risvegliando. Adesso ci si potrà infiltrare in una nuova ala, chiamata Midas, in cui si susseguiranno i soliti boss a difficoltà crescente, tra cui uno in particolare che scimmiotta i colorati super robot gestalt dei cartoni animati nipponici.
Il raid Alexander: Midas sarà giocabile sia a livello di difficoltà regolare che savage, per la gioia di tutti i Guerrieri della Luce che adorano sudare le proverbiali sette camicie pur di impugnare l'armamentario migliore del gioco. A tal proposito, la controversa implementazione delle nuove armi Anima continua a suscitare polemiche nella community ma Square Enix non sembra aver preso delle contromisure per alleviare il monumentale grind di risorse e materiali necessario a fabbricare le nuove e prestigiose reliquie. In questo senso, serpeggia sempre di più il timore che Yoshi-P abbia fatto un passo indietro rispetto al passato, proponendo alcuni contenuti forse fin troppo elitari per i giocatori comuni, specialmente se si considerano gli ormai annosi problemi legati al crafting e all'economia. Forse è questo che disturba di più i giocatori: lo staff parrebbe temporeggiare sui problemi seri, dedicandosi allo sviluppo di contenuti francamente discutibili. È il caso del Feast, una nuova modalità PvP che arriverà tra qualche settimana in un gioco in cui il PvP è storicamente un punto debole, e dell'Orchestrion, una sorta di jukebox che permetterà di cambiare la musica di sottofondo nelle abitazioni che, però, gran parte dei giocatori ancora non riesce a permettersi. Più ingegnosa, invece, l'aggiunta delle sfide nella Hall of Novices, pensate per insegnare le meccaniche di gioco ai nuovi arrivati, e il sistema Mentor che permetterà ai veterani di guadagnare delle ricompense aggiuntive aiutando i novellini nei dungeon e in una chat dedicata. Come al solito, vi consigliamo di leggere le lunghissime patch notes per saperne di più sul nuovo aggiornamento di Final Fantasy XIV. Nonostante qualche perplessità, sembra che Square Enix si stia rimettendo in carreggiata, riprendendo un ritmo e una solidità contenutistica che sembravano essersi persi per strada. La vera domanda, però, è un'altra: basteranno i nuovi contenuti a riportare all'ovile i giocatori che hanno già abbandonato Eorzea?