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Elaborare il lutto

Alla GDC abbiamo avuto un primo contatto con la toccante avventura Fragments of Him

PROVATO di Fabio Palmisano   —   15/03/2016
Fragments of Him
Fragments of Him
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Fra le miriadi di panel e conferenze super affollate della prima giornata di GDC, l'appuntamento con Fragments of Him ci ha dato la possibilità di godere di un momento particolarmente intimo, sia perché abbiamo potuto scambiare quattro chiacchiere in tranquillità con Mata Haggis, docente alla NHTV University e autore del titolo assieme al team olandese Sassybot, sia perché il tenore dei temi trattati dal gioco è molto lontano da quello a cui solitamente si è abituati nel contesto di una fiera de settore: Fragments of Him è infatti un prodotto che parla di amore, perdita e speranza e che concentra proprio nella sua potenza narrativa i suoi punti di forza.

A costo di sacrificare il gameplay, Fragments of Him ci tiene a raccontare una storia importante

Will a pezzi

Fragments of Him parte da una premessa molto forte come quella della morte in un tragico incidente stradale del suo protagonista Will, evento che viene descritto nelle primissime battute del gioco: da qui si dipana un'avventura grafica tanto essenziale dal punto di vista del gameplay quanto interessante sotto il profilo della storia, non solo per la delicatezza del tema trattato ma anche per il fatto che questo si sviluppa passando attraverso la prospettiva di quattro personaggi legati tra loro.

Elaborare il lutto

Nonostante la breve demo che abbiamo provato si riferisse al prologo che culmina con l'uccisione di Will, Haggis ci ha confermato che nel corso del gioco si potranno vivere non solo alcuni momenti della vita del protagonista antecedenti all'incidente, ma anche episodi legati al suo compagno Harry, alla sua ex fidanzata Sarah e a sua nonna Mary: tutti personaggi che saranno costretti ad affrontare le terribili conseguenze della perdita di una persona amata e che dovranno trovare la forza di andare avanti. Anche se ci sarà spazio per qualche margine di libertà di scelta - ad esempio, nella selezione delle risposte in alcuni dialoghi - Fragments of Him nasce come un'avventura estremamente lineare, diametralmente opposta a esperienze a scenari multipli come Heavy Rain o Until Dawn: anzi, mettergli l'etichetta da film interattivo una volta tanto non esprime una connotazione negativa, dato che lo stesso Haggis non ha esitato a proporcelo come un'alternativa a una serata a teatro. Un definizione calzante non solo perché Fragments of Him avrà una durata equiparabile a una rappresentazione su un palco (si parla di due ore e mezza circa per portarlo a termine) ma che ben sintetizza anche il peculiare punto di vista in seconda persona che viene affidato all'utente: l'azione non si vive infatti attraverso gli occhi dei vari personaggi, ma tramite una prospettiva esterna equiparabile a quella di un regista che fornisce le direttive ai suoi attori. Proprio perché l'intenzione degli sviluppatori è principalmente quella di raccontare una storia, il gameplay di Fragments of Him appare inevitabilmente scarno: bisogna semplicemente muovere la telecamera virtuale all'interno dei vari scenari alla ricerca di elementi con cui interagire, premendo un tasto per consentire al protagonista di turno di eseguire l'azione contestuale collegata, sia questa relativa a un movimento fisico o alla mera espressione di un pensiero.

Elaborare il lutto

La totale assenza di puzzle, sfide e qualunque elemento tradizionalmente abbinato alle avventure grafiche è una precisa scelta di design che, se da un lato è funzionale all'ispirazione narrativa del titolo, dall'altra spinge Fragments of Him verso una nicchia di mercato che si prospetta piuttosto limitata, a prescindere dal prezzo ridotto al quale il gioco verrà venduto al momento della sua uscita ad aprile. Le scelte di Sassybot e Haggis appaiono particolarmente nette e potenzialmente controverse anche per ciò che concerne la realizzazione grafica, caratterizzata da una pressoché totale monocromia delle ambientazioni e da personaggi lucidi e privi di espressioni facciali e per questo simili a manichini: una soluzione affascinante, che ben si adatta al "mood" della vicenda e che non risparmia qualche tocco di classe (come i colori che punteggiano dei particolari elementi dello scenario o la riproduzione di luoghi e manufatti realmente esistenti), ma che è destinata altresì a suscitare opinioni contrastanti. Una demo di pochi minuti non ci ha consentito nemmeno di scalfire la superficie di quello che verosimilmente sarà il carico emotivo di Fragments of Him, ma ci ha sicuramente aiutato a confermare ciò che in effetti già era lecito immaginare circa il titolo Sassybot, che imbocca con assoluta decisione la strada dello storytelling puro a discapito del gameplay vero e proprio: un percorso che inevitabilmente lo renderà particolarmente difficile da assimilare a una buona parte dell'utenza (specialmente quella console, poco avvezza a prodotti analoghi) ma che nondimeno lo rende meritevole di attenzione per i delicati argomenti trattati.

CERTEZZE

  • La storia promette molto bene
  • Temi adulti e delicati
  • Stile grafico peculiare

DUBBI

  • Gameplay praticamente inesistente
  • Non sarà molto longevo
  • La qualità della scrittura è tutta da valutare