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I pirati sono morti

L'E3 2016 ci ha permesso di tornare a vedere lo stato di Elex, il prossimo gioco di ruolo di Piranha Bytes

ANTEPRIMA di Pierpaolo Greco   —   21/06/2016
ELEX
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Lo scorso anno, durante la GamesCom di Colonia, eravamo stati tra i pochissimi ad assistere alla presentazione di annuncio di Elex, il nuovo gioco di ruolo di Piranha Bytes che segna un distacco molto forte dalle precedenti ambientazioni dello sviluppatore, pur mantenendo una certa coerenza per quello che riguarda gameplay ed elementi fondanti dell'esperienza.

I pirati sono morti

A Los Angeles, durante l'E3 edizione 2016 abbiamo avuto la possibilità di sederci in una stanzina con uno dei designer del progetto per vedere giocata davanti ai nostri occhi una versione alfa del titolo, già a buon punto in termini di contenuti e stabilità ma sicuramente bisognosa di molti mesi ancora per quello che riguarda pulizia e ottimizzazioni. Iniziamo subito col dire che, una volta in movimento, Elex tradisce l'eredità storica della software house. È abbastanza facile vedere qualcosa di Risen nelle animazioni del protagonista o nella suddivisione strutturale degli ambienti. Anche se il nuovo progetto ha una base fantascientifica è davvero facile infatti vedere i punti di contatto con lo stile medievale dei precedenti lavori di Piranha. Stavolta siamo sì proiettati nel futuro di una civiltà che ha scoperto ogni cosa e si trova a un passo dalla perfezione, ma un cataclisma di origini sconosciute l'ha praticamente riportata indietro nel tempo, distruggendo ogni forma di energia conosciuta e innervando il mondo dell'Elex che dà il nome al gioco. Si tratta di una sostanza che può essere consumata direttamente dall'uomo donandogli capacità sovrumane ma anche di essere processata per consentire la costruzione di armi ed equipaggiamento di potenza incredibile anche se ormai sono in pochissimi a ricordarsi come poterlo fare. Il risultato è una stranissima commistione di fantascienza e fantasy dove armi al plasma, fucili energetici, corazze potenziate e jetpack sono affiancati da costruzioni rurali, spade, asce e piccoli oggetti che assumono valore solo per il loro portato di superstizione. Da quel poco che abbiamo visto, non siamo ancora convinti che questo immaginario ci convinca: è a un passo dal trash più spietato e la nostra speranza è che questo strano miscuglio raggiunga una forma stabile e adeguatamente motivata dalla storia che ci troveremo a seguire altrimenti rischia soltanto di rivelarsi un mix piuttosto difficile da digerire.

Elex è un RPG con diversi elementi interessanti ma che dobbiamo giocare per capire fino in fondo

E il gameplay?

La telecamera è perfettamente identica a quella vista in Risen, così come la posizione del personaggio e gran parte dei suoi movimenti e delle animazioni che lo gestiscono. C'è il ciclo giorno/notte mentre al momento non è ben chiaro se ci saranno anche condizioni meteorologiche variabili visto che i lavori sulle feature non sono ancora terminati. Anche i personaggi non giocanti mantengono le caratteristiche già viste in passato nei lavori della software house.

I pirati sono morti
I pirati sono morti

Hanno quindi le loro routine che si espletano nel corso della giornata, possono essere tranquillamente uccisi dal protagonista con immediate ripercussioni sulla storia e sulla possibilità di affrontare missioni principali e secondarie anche se, nonostante la nostra precisa domanda in tal senso, non è ancora chiaro se davvero tutti potranno essere massacrati dai nostri attacchi oppure se una serie di PNG saranno comunque invulnerabili come accadeva in passato. E ancora una volta torna sia lo stealth, sia la possibilità di rubare nella case altrui con chiare ripercussioni sul nostro stato morale e sociale. Dove invece lo stacco con il passato è forte è nel mondo di gioco questa volta di dimensioni veramente molto generose: lo sviluppatore dichiara con forza che è paragonabile a quello di The Elder Scrolls: Skyrim ma completamente in streaming, senza alcun caricamento, caverne e piccoli dungeon compresi. Tra l'altro si tratta di un continente senza mari o corsi d'acqua, quindi solo terreno al 100% esplorabile e con svariati ecosistemi: abbiamo potuto osservare giungle (che fanno molto Risen, tanto per cambiare), piccoli accampamenti rurali e vere e proprie basi ultra-tecnologiche che ci hanno fatto pensare subito a Halo per le loro forme geometriche. Ma anche montagne innevate e aridi deserti inospitali. Tutto sarà liberamente esplorabile e in questo senso accorre in nostro aiuto il jetpack che il protagonista prenderà dopo poche ore di gioco e che rappresenta per la software house un importante elemento distintivo di Elex. Questo ci permetterà infatti di spiccare il volo e librarci in aria per alcuni secondi così da poter raggiungere zone impervie e spesso molto lontane stimolando quell'esplorazione che da sempre ha contraddistinto i titoli Piranha Bytes ma donando al tutto anche una forte verticalità. Tra l'altro questo pezzo di tecnologia avrà anche alcune ripercussioni nel combattimento, altro elemento di distinzione con i precedenti giochi della software house.

I pirati sono morti
I pirati sono morti

Lo potremo infatti utilizzare per effettuare dei colpi dall'alto e cambiare magari tra fucili e armi bianche mentre siamo lontani dal range di attacco della creatura che ci sta bersagliando. Inoltre stavolta entra nell'equazione anche la stamina, chiaramente mutuata dai titoli della serie Souls. La consumeremo effettuando capriole e schivate e ovviamente attaccando con le armi, in particolare menando fendenti con l'armamentario da mischia. Il risultato è un combattimento che ora diventa molto più tattico e riflessivo rispetto al passato e non consente più di sparare colpi a caso nella speranza che entri qualche combo. Peccato soltanto che a livello di feedback e animazioni, pur non avendo potuto provare il gioco in prima persona, sembra che ci siano ancora gli storici problemi di Risen: tutto appare molto legnoso e poco influenzato dai colpi dei nemici. Abbiamo tra l'altro potuto notare dall'interfaccia che, oltre all'energia vitale e alla stamina, il personaggio ha anche una sorta di scudo personale che si ricarica nel tempo. Ovviamente il tutto dovrà essere bilanciato a dovere per evitare che il gioco diventi facile troppo presto. Per tutto il resto che riguarda il gameplay abbiamo avuto soltanto delle rapide conferme: a livello di gestione dell'inventario e delle abilità siamo sul tradizionale con tanto di barra rapida delle abilità; il personaggio sarà preimpostato anche livello estetico e al giocatore rimarrà "solo" da configurarlo a livello di competenze e statistiche. Sembra inoltre che ci saranno i compagni, anche se al momento non è ben chiaro quanti se ne potranno portare e soprattutto come si potranno gestire e il gioco non dovrebbe durare meno delle consuete 50-70 ore a cui Piranha Bytes ci ha abituato con i suoi titoli. A questo punto l'appuntamento è fissato a Colonia dove, siamo sicuri, il gioco sarà nuovamente presente, magari addirittura in forma giocabile. L'uscita invece non è stata ancora fissata. Lo sviluppatore sta facendo di tutto per piazzarlo sugli scaffali entro la prossima estate in contemporanea su PC, PlayStation 4 e Xbox One. Vedremo se ce la farà.

CERTEZZE

  • Un mondo vasto e completamente senza caricamenti
  • Interessante l'aggiunta della stamina nei combattimenti
  • Come al solito la componente RPG dovrebbe essere di altissimo livello

DUBBI

  • La commistione fantascienza/fantasy può diventare trash in un attimo
  • Sembrano esserci ancora le consuete problematiche a livello di animazioni e feedback dei colpi