Come dicevamo qualche settimana fa, l'annuncio di Paper Mario: Color Splash ha suscitato sentimenti contrastanti persino nel più sfegatato sostenitore della grande N. Il discreto Paper Mario: Sticker Star ha lasciato un retrogusto amaro nella bocca dei fan della popolare serie di spin-off, se non altro perché lo sviluppatore Intelligent Systems - che poi è lo stesso di Fire Emblem, per intenderci - ha abbandonato quasi del tutto la deriva RPG a favore di una sperimentazione che non ha convinto tutti. Color Splash per Wii U si è rivelato fin da subito un sequel spirituale di Sticker Star, facendo alzare non poche sopracciglia. All'E3 2016 la producer e i responsabili del nuovo progetto si sono sbottonati un po' di più sul suo significato e sul futuro del franchise, lasciando intendere che potrebbero esserci parecchie sorprese all'orizzonte...
All'E3 2016 si è parlato di Color Splash e del futuro del franchise di Paper Mario
Noi siamo Toad
Uno degli aspetti più discussi di Paper Mario: Sticker Star è stata la presenza preponderante di numerosissimi Toad a discapito dei personaggi completamente inediti proposti nelle precedenti iterazioni del franchise. I primi trailer di Paper Mario: Color Splash, in questo senso, non è che promettano benissimo. Finora abbiamo visto solo Toad su Toad, qualche Tipo Timido e parecchi Goomba: a quanto pare Color Splash si concentrerà nuovamente sul popolo del Regno dei Funghi, lasciando in disparte le creazioni originali dello sviluppatore.
La leggenda narra che sia stato proprio Shigeru Miyamoto in persona a pretendere che, in occasione di Sticker Star, i ragazzi di Intelligent Systems si limitassero a usare i personaggi già esistenti nel mondo di Super Mario. "Non ho lavorato al gioco precedente", ammette la producer di Color Splash, Risa Tabata, "ma posso parlare per questo, e siccome questo Paper Mario è ambientato tutto nel mondo di Mario, abbiamo deciso di concentrarci principalmente sui suoi abitanti". Dal punto di vista creativo si tratta di una scelta discutibile, specialmente perché in Sticker Star aveva alzato un discreto polverone. "Il fatto è che i limiti tecnologici ci costringono a essere sempre più creativi", ha incalzato Tabata, riferendosi al fatto che, all'epoca del Nintendo 64, il peculiare stile di Paper Mario era nato proprio per aggirare i limiti tecnici della console Nintendo. "Quella che abbiamo compiuto potrebbe sembrare una scelta facile, ma non lo è stata. Abbiamo dovuto ragionare su come distinguere i vari Toad nonostante si assomiglino tutti e abbiamo deciso di giocare sulla loro personalità attraverso i colori e i dialoghi: se incontrate un Toad in città e poi un altro identico nel deserto, si capisce subito che non sono lo stesso Toad da come parlano". Come tutti sanno il Toad generico è rosso, ma secondo Tabata basta cambiargli colore per aggiungere un sottotesto sul suo carattere. "Abbiamo comunque scritto un sacco di battute divertenti sul fatto che hanno tutti lo stesso aspetto, poiché Paper Mario è un gioco che non si prende sul serio". Il ragionamento ha senso, ma non siamo sicuri che i fan della serie originale volessero questi stratagemmi. Qualche personaggio inedito comunque dovrebbe fare capolino, a cominciare da Huey, il secchiello magico che accompagna Mario nella sua nuova avventura di carta. Ci imbatteremo in alcune vecchie conoscenze, inoltre, come i Koopaling, che in Color Splash saranno i boss alla fine dei vari mondi. "Abbiamo deciso di implementare i Koopaling perché non sono mai apparsi come boss in un gioco della serie Paper Mario, e quindi ci sembrava una novità interessante". Bocche cucite, invece, su Luigi: il fratello di Mario potrebbe o non potrebbe avere un cammeo in Color Splash, ma i fan lo richiedono a gran voce e chissà che Intelligent Systems non decida di soddisfarli. In fondo, Color Splash dovrebbe essere un'avventura piuttosto lunga e complessa. Tutto inizia quando Peach e Toad fanno visita a Mario con una lettera bianca che si rivela essere un altro Toad completamente scolorito. "Non posso anticiparvi nulla sulla storia perché prenderà... pieghe inaspettate", si scusa la producer. "Però posso dirvi come mai abbiamo deciso di iniziare il gioco con una scena piena di suspense come quella della lettera. Volevamo dare un tocco quasi horror alla trama, e così abbiamo pensato all'immagine un po' spaventosa dei Tipi Timidi che 'succhiano' letteralmente il colore delle loro vittime". In effetti si tratta di una scelta un po' strana, ma sicuramente originale per un titolo come Paper Mario: offre un contrasto decisamente accattivante col gameplay coloratissimo e spensierato.
Gioca le tue carte
Come avevamo intuito nella nostra precedente anteprima di Paper Mario: Color Splash, il sistema di gioco di Sticker Star è stato sostanzialmente riadattato da Nintendo 3DS a Wii U con alcuni meccanismi inediti che lo rendono un po' più complesso. Al posto degli adesivi abbiamo ora le carte che, però, dovremo colorare per renderle più efficaci in combattimento. Le stesse carte serviranno a risolvere i vari rompicapi ambientali.
"Abbiamo cominciato a progettare questo gioco pensando a come potevamo usare le carte", rivela la producer Tabata. "Volevamo che il giocatore avvertisse la sensazione di tenere le carte in mano". In effetti, le carte in possesso del giocatore appaiono sullo schermo del GamePad e per utilizzarle bisogna prima selezionarle, poi dipingerle - attingendo all'indicatore della vernice che va perciò centellinata - e quindi schierarle in combattimento. A un certo punto del gioco si impareranno a usare più carte contemporaneamente, oltre a vari altri poteri che la producer non vuole anticipare. Nonostante ciò, il GamePad si potrà comunque usare per giocare off-screen, anche se non è chiaro in che modo cambierà l'interfaccia. Una cosa è sicura: i combattimenti saranno estremamente simili a quelli di Sticker Star, tant'è che faranno ritorno anche gli Oggetti, anche se in questo caso saranno delle carte. I loro poteri saranno ancora una volta estremamente strampalati. "Ci chiedono spesso come facciano a venirci in mente i poteri degli Oggetti, ma in realtà li progettiamo seguendo due scuole di pensiero: immaginiamo gli Oggetti che potremmo impiegare per risolvere un puzzle, come l'estintore, e poi quelli che potrebbero avere un effetto divertente o spettacolare, come il gatto portafortuna", spiega Tabata. Il fatto che Color Splash assomigli così tanto a Sticker Star non significa, però, che Intelligent Systems non abbia riveduto e corretto nulla. Molti fan dei giochi di ruolo avevano lamentato l'assenza dei punti esperienza, per esempio, e benché non esistano neppure in Color Splash, al loro posto è stato implementata una feature interessante. "Sconfiggendo i nemici, i giocatori possono accumulare degli oggetti che permettono di aumentare la capacità dei suoi contenitori di vernice", afferma la producer. "In questo modo si diventa un po' più potenti a ogni battaglia, anche se non nel senso tradizionale, e quindi il giocatore si sente spronato a combattere i nemici che incontra". Il problema, tuttavia, non sono mai state le meccaniche intrinseche del genere RPG in sé e per sé, ma il fatto che Paper Mario abbia deviato quasi completamente dalla sua natura originale.
Interrogata ancora una volta sulla questione, Tabata sembra soppesare la domanda attentamente. "Il fatto è che esiste già Mario & Luigi come gioco di ruolo, perciò abbiamo deciso di distinguerla da Paper Mario facendo prendere a quest'ultima una direzione totalmente diversa", ammette infine. "Sarebbe stato imbarazzante proporre qualcosa di fin troppo simile, e così ci siamo concentrati sull'umorismo e i rompicapi piuttosto che sulla trama e sulle statistiche numeriche". È ancora troppo presto per parlare del futuro della serie, ma a quanto pare in Intelligent Systems hanno già qualche idea. "Dovremo inventarci qualcosa di nuovo basato sulla carta", ridacchia Tabata. "A questo punto abbiamo proposto gli adesivi, le carte e la pittura. Forse dovremo reclutare un nuovo team". Riguardo al passato, però, i fan potrebbero cogliere nelle parole della producer di Color Splash un briciolo di speranza. Paper Mario è cambiato e non tornerà quello di prima, questo è abbastanza evidente. Tuttavia, sembra che si stiano moltiplicando le richieste di una versione rimasterizzata de Il Portale Millenario che possa far contenti i fan orfani del vecchio corso. "Se facessimo un'edizione rimasterizzata, la comprereste?", domanda retoricamente Tabata. "In quel caso, forse dovremmo farci un pensierino".