Solo dopo diverse ore di gioco passate a girovagare per il mondo di Shattered Skies ci siamo chiesti quale fosse la storia che faceva da sfondo al nostro peregrinare, ossia perché qualcuno avrebbe dovuto fare a pezzi la Luna e perché in certi luoghi apparissero degli alieni assassini.
Dopo averla letta e aver appreso di una cometa che ha colpito il nostro amato satellite mandandolo in pezzi, pezzi che sono finiti sulla Terra insieme a quelli della cometa stessa, facendo nascere dei cristalli d'energia che hanno creato l'habitat giusto per gli alieni, ci siamo detti che in fondo è abbastanza inutile sapere il perché di ciò che sta accadendo. Non che non ci piacciano le buone storie, ma a conti fatti quella di Shattered Skies non sposta di una virgola il suo essere un clone nemmeno troppo velato di DayZ e di tutti i survival usciti dopo il titolo mai finito di Bohemia Interactive. Ma andiamo con ordine. Dopo aver guardato i video che compongono il tutorial, che spiega nel dettaglio le meccaniche di gioco (li trovate anche sul sito ufficiale), siamo entrati in un server molto popolato (fortunatamente ce ne sono diversi), per iniziare a fare conoscenza e giocare un po'. Purtroppo l'accoglienza è stata feroce e, da poveri novizi, non siamo riusciti a fare un passo fuori alle zone sicure senza essere crivellati da qualche altro giocatore. L'esperienza non è stata vana, perché abbiamo scoperto che Shattered Skies premia i player killer con un rating apposito. Abbiamo anche trovato qualcuno che ci ha consigliato di uscire dal server e di fare pratica in un altro semi-vuoto, così da migliorare il nostro equipaggiamento e capire le meccaniche base. Un ottimo inizio, insomma. E noi che temevamo di incontrare gli alieni. Comunque, seguito il prezioso consiglio, abbiamo cambiato server e iniziato a girovagare un po' per i fatti nostri, cercando di capire le dinamiche di gioco. Abbiamo anche iniziato a sparare a vista agli altri, fortunatamente pochi, giocatori presenti sul server, stanchi di essere ammazzati mentre tentavamo approcci amichevoli.
Abbiamo provato Shattered Skies, il nuovo survival fantascientifico per PC: scoprite com'è insieme a noi
Robivecchi
Come ogni survival che si rispetti, Shattered Skies è incentrato sulla ricerca di oggetti e materie prime. Andando in giro si trova davvero di tutto: da zaini più capienti, che aumentano le dimensioni dell'inventario, ad armi di vario tipo: fucili a pompa, mitragliatrici, fucili di precisione, a materiali da costruzione e così via. Non manca la necessità di cercare acqua e cibo per tenere in piedi il personaggio. Insomma, da questo punto di vista non manca nulla, ma non c'è niente che non si sia già visto altrove. Anche la sezione del crafting profuma di vintage, basata com'è su progetti che permettono di costruire l'equipaggiamento più disparato, a patto che si possiedano le materie prime necessarie. Alcuni progetti possono essere realizzati solo in presenza dei banchi da lavoro, un tipo di mobile sparso per tutto il gioco (si trova frequentemente in officine e cantieri, nonché nei vari avamposti).
Ovviamente ci sono anche altri modi per rimpinguare il nostro equipaggiamento. Ad esempio si possono svolgere dei piccoli compiti, che richiedono l'interazione con casse o con le console di controllo di alcuni avamposti, oppure si possono cercare le casse lanciate con il paracadute, che contengono sempre ottimo materiale (armi di alto livello, munizioni e così via). In realtà, oltre a cercare oggetti, per ora in Shattered Skies c'è poco altro da fare giocando da soli. Certo, si possono creare e piazzare trappole per fortificarsi da qualche parte, si possono distruggere alcune infrastrutture degli avamposti per attirarsi le antipatie delle fazioni che li posseggono e le simpatie dei loro nemici e si può prendere parte a eventi molto rari, tipo i Dominion Reactor, che mettono a confronto i giocatori per la presa di alcuni reattori. Per ora, comunque, l'attività principale è andarsene in giro ad ammazzare altri giocatori, magari cercando di mettersi in mostra per farsi accettare in qualche banda, così da rendere più sensato il gioco, che dà il meglio di se proprio nelle battaglie tra gruppi organizzati. Gli sviluppatori hanno promesso che futuri aggiornamenti introdurranno più elementi di gioco passivo. Attualmente, comunque, Shattered Skies è un po' una scatola vuota, il cui unico, grosso vantaggio rispetto alla concorrenza è quello di non prevedere costi aggiuntivi oltre al prezzo base: lo si acquista in una delle diverse versioni e ci si gioca senza doversi stare a preoccupare di microtransazioni o simili, che non sono nemmeno previste.
Gli alieni
Come dicevamo, gli esseri umani sono il nemico principale che si affronta per tutto il gioco e sono anche la maggiore fonte di intrattenimento. Ma non avevamo parlato di comete ed extraterresti? Sì, ci sono anche i cugini di E.T. a cercare di ucciderci. Purtroppo gli alieni sono degli avversari squallidi e stupidotti, che infastidiscono e basta. Per capire come funzionano male consideriamo un survival medio: arrivati nei pressi di un qualsiasi luogo si rallenta per vedere quali e quanti nemici ci sono nei dintorni. Dopo aver fatto una panoramica, magari usando un binocolo, si decide se si dispone dell'equipaggiamento adatto per affrontare la sfida, o se è meglio tentare un'impresa meno ardua.
Al limite si può ricorrere alla furtività per cercare qualche oggetto: ossia ci si avvicina di soppiatto e si cerca di passare inosservati. Nel caso invece si sia bene armati si può optare per lo scontro diretto. Shattered Skies non funziona così. Gli alieni non si trovano sulla mappa, ma appaiono nelle aree preposte sapendo subito dove si trova il giocatore. Si può correre, camminare o strisciare, ma poco cambia: una volta apparse, le creature dello spazio inizieranno a darci la caccia e l'unica possibilità per sopravvivere sarà ucciderle o scappare. Purtroppo questo sistema, apparentemente funzionale, ammazza completamente ogni forma di tensione, perché dopo poche ore di gioco si inizia a intuire perfettamente quando e dove si sarà attaccati dall'alieno di turno. Aggiungiamo anche che non sono avversari irresistibili, ossia che basta l'equipaggiamento comune per toglierli di torno senza problemi (in tutto il gioco si trovano armi e munizioni in grande quantità), e capirete che nell'economia di gioco rappresentano più un fastidio che una sfida. Purtroppo sono necessari per accumulare punti esperienza e salire di livello. Insomma, lì dove ad esempio in DayZ o in un qualsiasi survival con zombi, perlustrare una città in rovina richiede tempo e attenzione per non farsi scoprire, in Shattered Skies è una corsa forsennata tra le strutture per ridurre il tempo di permanenza nell'area, così da non sprecare troppi proiettili con gli alieni. In questo modo viene meno anche una delle motivazioni principali per cui nei survival si fa gruppo con gli altri: aiutarsi nella perlustrazione. Qui da soli si sta benissimo, almeno quando si va a caccia di oggetti. Speriamo che questo aspetto venga completamente rivisto con i prossimi aggiornamenti.
Sicuri che siano caduti dei frammenti di Luna sulla Terra?
Il mondo di gioco è vasto ma decisamente vuoto. Senza troppa originalità la mappa presenta un ampio ambiente montano dove a regnare sono dei fitti boschi, che occupano la maggior parte del territorio. A puntellare questo mare di alberi e montagne, che cozza un po' con l'idea della pioggia di detriti lunari che ha quasi cancellato la vita sul pianeta, ci sono vari luoghi iconici, come città abbandonate, basi militari abbandonate, aree di servizio abbandonate e altri siti abbandonati. Complessivamente la varietà è scarsa perché i differenti ambienti sono mal caratterizzati.
Ad esempio ci vuole una grossa fantasia per riconoscere un resort di lusso in due palazzi in costruzione quasi identici a quelli che si vedono nella città più grande, posta quasi al centro della mappa, mentre entrando in una base militare si capisce come mai gli alieni abbiano vinto, dato che ci sono più uffici che aree d'addestramento; per non parlare di container sparpagliati ovunque. Insomma, dimensioni a parte, a volte si fatica davvero moltissimo a scorgere differenze caratterizzanti tra un luogo e l'altro. Complessivamente lo scenario risulta poco organico, ossia è la classica mappa su cui sono stati piazzati una serie di luoghi senza una logica apparente, se non quella di averne il più possibile. Basta osservarla dall'alto per rendersi conto che qualcosa non va e che Senza la presenza degli alieni e di alcuni depositi minerari, sarebbe davvero difficile scorgere le peculiarità dell'avvenuto disastro, i cui effetti sembrano fin troppo simili a quelli di una qualsiasi epidemia zombi. Per il resto, tecnicamente Shattered Skies non fa urlare al miracolo, ma non se la cava nemmeno male, con effetti di luce ben realizzati e con dei bei modelli umani, altamente personalizzabili. Anche gli alieni sono ben fatti e ben animati, nonostante, come già detto, non siano proprio brillanti. Complessivamente Shattered Skies non offre molto di più della concorrenza, che copia in più di un modo, a partire dal sistema di personalizzazione delle armi, ben fatto ma molto simile a quello di altri titoli. Insomma, attualmente consigliamo il gioco solo ai grandi appassionati del genere, che effettivamente si sentiranno a casa avviandolo. Gli altri non ci troveranno sicuramente quella spinta per rivalutare certe meccaniche tipiche dei survival, che possono diventare esasperanti. Soprattutto se non amate i player killer, non sarà Shattered Skies a farvi cambiare idea.
Conclusioni
PRO
- Niente microtransazioni o abbonamenti
- Alcune meccaniche sono interessanti
- I futuri aggiornamenti promettono molte novità
- Giocare in gruppo è essenziale per scoprire il vero Shattered Skies
CONTRO
- Niente di nuovo sul fronte survival
- Le meccaniche legate agli alieni sono implementate molto male
- Il mondo di gioco non è caratterizzato granché bene