Cosa vorremmo in... è una rubrica a cadenza mensile dedicata ai giochi più attesi dal pubblico. Ma rispetto alle tradizionali anteprime, essa tratta l'argomento in maniera più diffusa, immaginando come potrebbe essere un titolo, o come si vorrebbe che fosse, piuttosto di come sarà.
Visceral Games è al lavoro da diverso tempo su un action adventure collocato nell'universo di Star Wars, del quale peraltro sappiamo ancora molto poco. A parte un paio di artwork e mezzo filmato, le informazioni sul progetto sono davvero inesistenti. Sappiamo però con certezza che della trama si sta occupando Amy Hennig, in passato direttrice creativa della serie Uncharted di Naughty Dog, e ora impegnata in questa nuova avventura, dove si è gettata a capofitto con la massima umiltà, conscia del fatto che la principale difficoltà, in un progetto di questo tipo, risiede nella rappresentazione corretta e autentica dell'universo di riferimento. Perché anche se si crea una storia completamente nuova e slegata dal contesto narrativo delle pellicole, bisogna però rimanete all'interno di quel mondo, con le sue regole, i suoi schieramenti, le sue razze, qualche legame e le sue "politiche". Ecco perché il team di sviluppo si sta appoggiando anche alla consulenza di alcuni ex collaboratori di LucasFilm. Come sottolineato di recente dalla stessa Hennig, "servono dei mentori all'interno dell'organizzazione che dettino la via. Il nostro obiettivo in questo gioco è di raccontare un'autentica storia di Star Wars in un contesto interattivo. Questa idea porta con sé una serie di regole che dobbiamo destrutturare, ricostruire e onorare". Ad ogni modo, nonostante tutto e anche se l'uscita del gioco è fissata per il 2018, noi abbiamo voluto provare a immaginare come potrebbe essere, o come ci piacerebbe che fosse, questo nuovo gioco su Guerre Stellari.
Amy Hennig e Visceral Games: come sarà il loro progetto su Star Wars? Proviamo a immaginarlo!
Tanto tempo fa…
Come detto, dello Star Wars di Visceral non sappiamo praticamente nulla, ma d'altronde la caratteristica di questa rubrica è proprio quella di immaginare, supporre, fantasticare tutti insieme, chi scrive e chi legge, su come potrebbe essere un gioco, anche cominciando dalle poche notizie circolate sulla Rete o addirittura dal nulla. E allora, riprendendo una frase di Amy Hennig, abbiamo lasciato correre la fantasia. L'autrice, infatti, parlando in una intervista del suo passato con Naughty Dog, ha dichiarato che "alcune delle regole sfruttate nella realizzazione di Uncharted non possono essere applicate in questo contesto, perché in quel tipo di gioco si segue il protagonista per tutto il tempo, mentre ad esempio non si stacca mai sui cattivi. Al contrario, in Star Wars bisogna sempre staccare sui cattivi e mostrare ciò che stanno facendo". Partendo da questa affermazione e usando l'immaginazione, noi abbiamo provato a ipotizzare un soggetto che prevede di interpretare due distinti protagonisti: uno, un giovane allievo Jedi o un Ribelle; l'altro un cacciatore di taglie al soldo dell'Impero o di qualche cattivo, che potrebbe essere il contrabbandiere Talon Karrde, colui che in un romanzo avrebbe sostituito Jabba the Hutt e spostato il quartier generale del suo regno criminale fuori da Tatooine, giusto per fare un esempio.
Il primo sarebbe impegnato in una serie di attività che dovrebbero condurlo pian piano verso la parte buona della Forza, ma al contempo lo porrebbero costantemente a doversi confrontare con se stesso e a compiere dunque delle scelte morali che ne andrebbero a plasmare il carattere e la personalità, con tutti i risvolti del caso anche sulla giocabilità e sull'evolversi stesso della storia. Al giocatore verrebbe insomma offerta la possibilità di plasmare parte dell'avventura, lasciandolo libero di schierarsi definitivamente, in un ipotetico capitolo finale dell'avventura, con l'una o l'altra fazione. Tale decisione ci piacerebbe che non influisse solo sulla conclusione del gioco ma, grazie ai salvataggi, avere ripercussioni magari in eventuali seguiti, come avveniva in Mass Effect, dove le scelte compiute nel corso della partita andavano a determinare cambiamenti nel finale e nei capitoli successivi della saga. Il mercenario dal canto suo (a proposito, alcuni fan pensano di aver riconosciuto in una delle poche immagini del gioco la figura di Castas, uno dei cacciatori di taglie più conosciuti dell'universo di Star Wars, e nella donna Aphra, assistente di Darth Vader all'epoca della Guerra Civile Galattica in una serie di fumetti di Marvel), opererebbe in altri punti della galassia portando a termine certi incarichi, almeno fino al giorno in cui la sua vita incrocerebbe quella dell'altro personaggio, col quale si verrebbe a creare una sorta di collaborazione forzata per qualche spunto offerto dalla trama. Si potrebbe pensare che il cacciatore venga ingaggiato per uccidere l'apprendista o, nel caso avesse altro ruolo, per sabotarlo o rubargli qualcosa, ma che poi per un determinato evento finisca per diventarne "compagno" di sventura. Questo potrebbe tra l'altro offrire l'opportunità agli sceneggiatori di approfondire psicologicamente i due eroi, facendo si che il giocatore scopra che in fondo nessuno dei due protagonisti, a dispetto dell'aver abbracciato azioni cattive o le ragioni del lato luminoso della Forza, è totalmente "sporco" dentro o, viceversa, del tutto immacolato.
La Guerra Civile Galattica
Un'altra possibilità è che il gioco venga ambientato durante il periodo della Guerra Civile Galattica, quella che fa da sfondo alla trilogia originale composta da Una nuova speranza, L'Impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi, nonché di numerosi romanzi, fumetti e videogiochi nell'Universo espanso. In effetti l'edificio da cui esce il protagonista nel trailer, che a questo punto farebbe parte dell'Alleanza Ribelle, sembra la cantina di Mos Eisley dove nella vecchia trilogia di Star Wars Obi-Wan e Luke incontrano Han Solo e Chewibecca, almeno a giudicare da alcuni oggetti posizionati davanti alla porta, e da altri indizi. Per esempio la grande torre che si vede sullo sfondo, di fronte al personaggio, e che appare essere simile a quella del sopra citato porto spaziale del pianeta Tatooine.
Due protagonisti, due mondi da scoprire
In relazione alla presenza di una coppia di protagonisti, ognuno tra l'altro con caratteristiche e "missioni" inizialmente differenti, immaginiamo una struttura di gioco particolare, episodica per certi versi. Come ricorderete, all'E3 2016 sono stati mostrati attimi del gioco sul palco della conferenza di Electronic Arts. Decisamente poco per farsi un'idea di quella che sarà l'opera finita: come detto prima, si è parlato di un action in terza persona open world, ma senza altri particolari, e una definizione simile vuol dire tutto e niente. Per quanto ci riguarda, quindi, potrebbe trattarsi non di un titolo a mondo aperto puro, ma di un action con più ambienti ampi ed esplorabili, che si alternano ad altri più canonici e chiusi, con sequenze magari spettacolari e dal taglio cinematografico alla Uncharted. Un titolo ibrido insomma, che in questo modo potrebbe mantenere una strutturazione vicina a quella dei film, senza rinunciare ad alcuni degli elementi chiave del genere videoludico citato.
In tal senso vorremmo un gioco assolutamente ampio dove, in certe sessioni, poter fare di tutto e dove poter agire, durante le missioni, approcciando le singole situazioni come più ci aggrada e senza costrizioni di sorta, se non, come accennato prima, in certi frangenti e magari per esigenze narrative. In un Concept art del gioco, si vedono due ignari assaltatori imperiali di guardia, mentre poco sotto due figure si arrampicano forse per prenderli di sorpresa sulla falsariga di quanto fanno di solito gli Altair e soci in un'altra saga. Che possano anche qui essere colti di sorpresa? Chissà che il "nostro" immaginario cacciatore di taglie non possa compiere missioni di questo genere, oppure il "nostro" apprendista Jedi non possa infiltrarsi di nascosto all'interno di qualche postazione militare dell'Impero. Delle fasi stealth concepite così da essere più avvincenti e, per varietà, in linea con quelle dei massimi esponenti del genere. In quest'ottica vorremmo un'intelligenza artificiale dei nemici non approssimativa, con avversari capaci di ragionare: se per esempio durante una fase di pattugliamento scoprono il cadavere di una sentinella, che agiscano di conseguenza dando l'allarme, posizionandosi in uno stato di all'erta più credibile e, una volta ottenuti i rinforzi, scandaglino l'area circostante palmo per palmo, ma non solo per una manciata di secondi. Visceral Games ha dietro di sé l'esperienza di titoli quali Dead Space, Dante's Inferno e Battlefield Hardline, prodotti diversi concettualmente l'uno dall'altro, per cui ha la giusta esperienza e capacità per destreggiarsi teoricamente senza problemi all'interno di dinamiche ludiche variegate. Variazioni che gli sviluppatori potrebbero pensare anche per le sezioni platform, che ci vengono suggerite in un altro Concept art che tra l'altro sembra mostrare una locazione a Mos Eisley, il porto spaziale del pianeta Tatooine che abbiamo visto nei film della vecchia trilogia, e che ci piacerebbero intuitive, fluide e divertenti come nella serie Uncharted, ma un po' meno pilotate, almeno in certe circostanze. Anche se Amy Hennig non ha mai parlato di un gameplay simile a quello del titolo di Naughty Dog, a noi non dispiacerebbe poterci arrampicare sfruttando se necessario la Forza, a volte semplicemente mantenendo la direzione giusta e premendo un tasto al momento opportuno per saltare o compiere qualche acrobazia, altre in maniera più "libera", dove il successo o meno di un salto, di una arrampicata o di una fuga precipitosa sia direttamente correlata alle abilità e ai riflessi del giocatore. E visto che sempre dalle immagini mostrate fino a oggi è ipotizzabile che ci possa essere un certo spazio per degli elementi parkour (quantomeno con la possibilità per i personaggi di andare un po' ovunque, magari sfruttando i poteri della Forza), speriamo che nel caso questi si rivelino più dinamici e meno rigidi rispetto a certe fasi che abbiamo visto in titoli quali Assassin's Creed. Insomma, noi vorremmo un action adventure in terza persona con livelli chiusi, sequenze filmate a iosa, tanta esplorazione e tante sparatorie, ad alternarsi ad ambienti ampi ed esplorabili, fasi più ragionate, aperte e scriptate. Forse è troppo? In fondo sognare non costa nulla no? E voi, cosa vorreste vedere nello Star Wars firmato Visceral Games?