Kazunori Yamauchi è un gran mattacchione: nella nostra carriera giornalistica durata più di quindici anni, lo abbiamo incontrato almeno altrettante volte nei press tour dedicati alle sue creazioni, per ritrovarlo sempre in forma e rilassato, assieme al suo traduttore divenuto famoso quasi quanto lui. Basta notarlo quando beve il suo caffè, fuma una sigaretta, con calma olimpica si prende tutto il tempo di questo mondo per completare i suoi videogiochi, solitamente legati alla serie di Gran Turismo. Senza farsi mancare la possibilità di sperimentare nuove tecnologie, provare in prima persona auto da sogno e far diventare la sua creatura più di un'enciclopedia, qualcuno direbbe museo, del videogioco. Nessuno riesce a scalfire la serenità che trasmette, e così, anche in seguito al rinvio a data indefinita di Gran Turismo Sport, l'iconico sviluppatore giapponese era presente all'evento organizzato da Sony a Londra per PlayStation 4 Pro, allo scopo di annunciare il supporto alle caratteristiche inedite di questa console. La ciliegina sulla torta è stata la possibilità di provare una demo tecnica di questa versione e perfino una pista mediante PlayStation VR.
La nostra prova su strada di Gran Turismo Sport su PlayStation 4 Pro, in salsa 4K e HDR
Scendiamo in pista
Prima della nostra prova su strada abbiamo assistito ad una presentazione che ha sciolinato diverse nozioni tecniche sul supporto da parte di GT Sport a PlayStation 4 Pro: il target è innanzitutto quello di sessanta fotogrammi al secondo, l'implementazione dell'HDR e una risoluzione 4K raggiunta con la tecnica di rendering checkerboard a 1800p, piuttosto comune nei titoli che abbiamo provato durante l'evento londinese. A detta di Mr. Yamauchi, l'HDR ha permesso di ottenere una luminosità di molto superiore a quella classica per i videogiochi e anche i film, la quale unitamente ad un contrasto superiore permette di ottenere una maggiore qualità dell'immagine complessiva. Ma c'è di più, la simulazione di guida di Polyphony supporterà anche una gamma di colori più ampia, seguendo lo standard BT.2020 che permette di "coprire" oltre il 75% di tutti i colori che l'occhio umano può intercettare, garantendo quindi una maggiore fedeltà nella resa visiva ad esempio per le livree delle automobili.
Laddove l'HDR ha un impatto sulle prestazioni quasi inesistente, il resto richiede una potenza di calcolo superiore, ma Kazunori Yamauchi è convinto di poter raggiungere l'obiettivo senza alcun problema, anche perché tutto quanto ci è stato mostrato in fase di presentazione e hands-on è decisamente migliore rispetto al precedente incontro con GT Sport. Le macchine sono impressionanti per mole poligonale e definizione, la gamma di colori, l'utilizzo dell'HDR e in generale l'impianto di illuminazione hanno cambiato la resa grafica del gioco dalla sera alla mattina, con tanti piccoli particolari visibili e le fonti di luce dinamiche che donano una veste di realismo ulteriore, aspetto da sempre fiore all'occhiello della serie di Gran Turismo. Anche il resto del comparto grafico sembra essere migliorato: quando ci siamo messi la volante in uno dei cockpit messi a disposizione da Sony, abbiamo gareggiato in piste già provate in passato, vale a dire Brands Hatch, Tokyo Expressway e il sempreverde - letteralmente - Nurburgring; ebbene i rallentamenti erano praticamente inesistenti e il gioco girava fluido sui 60 frame al secondo anche con tutte le macchine su schermo, assieme alla rinnovata qualità del rendering poc'anzi citata. Ancora nulla da fare per quanto riguarda fisica dei danni e delle collisioni, ma Yamauchi ha più volte ribadito che la versione presente in quel di Londra fosse una demo puramente tecnica, proprio per far vedere quelle novità elencate durante la presentazione.
Inutile sottolineare l'ossessione del creatore giapponese per la modalità fotografica, anche in questo caso mostrata per oltre 20 minuti con una miriade di sfondi reali ed opzioni, fino alla possibilità di gestire più macchine sullo scenario e salvare le foto in formato HDR: una gioia per tutti quelli che apprezzano la cura smodata che Polyphony ripone su aspetti se vogliamo secondari quali la presentazione, i menu e la musica che li accompagna, le informazioni sulle auto presenti. Abbiamo avuto modo di provare anche la pista Willow Springs in modalità PlayStation VR, per appurare come il dettaglio grafico sia superiore rispetto ad esempio a quello offerto da DRIVECLUB, ma con uno stacco negativo in termini di risoluzione ancora evidente, assieme ad un senso di velocità inferiore e in generale un po' di motion sickness provocato, soprattutto in occasione dei fuori pista o nei cambi repentini di direzione. Ci è sembrata essere una demo piuttosto affrettata, e quindi ci riserviamo di condividere un nuovo giudizio quando avremo a che fare con un codice per PlayStation 4 Pro più avanzato. Per adesso possiamo dirvi che perlomeno dal punto di vista tecnologico GT Sports ha fatto passi da gigante rispetto al nostro ultimo incontro, potrebbe rivelarsi nuovamente una delle punte grafiche della console sulla quale gira, nella speranza che si possa essere soddisfatti appieno anche della componente di gameplay, magari sfruttando parte delle risorse a disposizione per implementare una migliore intelligenza artificiale e una fisica più accurata. La data d'uscita non ci è dato saperla, ma oramai ci siamo tristemente abituati ad aspettare un tempo indefinito e soprattutto non ipotizzabile!
CERTEZZE
- Passi da gigante dal punto di vista grafico
- HDR, risoluzione e gamma di colori più ampia fanno la differenza
DUBBI
- Bisogna ancora verificare danni, fisica, intelligenza artificiale
- La data d'uscita resta un mistero