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Pokémon European International Championships

Con il primo evento internazionale a Londra la stagione 2017 di Pokémon entra subito nel vivo: scopriamola insieme ad alcuni giocatori veterani

SPECIALE di Raffaele Staccini   —   11/12/2016
Pokémon Sole
Pokémon Sole
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Pokémon European International Championships

Sono passate meno di tre settimane dall'arrivo nei negozi italiani di Pokémon Sole e Pokémon Luna, la settima generazione di mostriciattoli Nintendo che ha portato molti cambiamenti alla serie. Ma mentre i pokéfan di tutto il mondo pensavano a completare il giro delle isole e a battere i Kahuna, alcuni giocatori stavano lottando contro il tempo per costruire un team competitivo, in grado di dare battaglia nel primo grande evento del circuito internazionale. Parliamo dei Pokémon European International Championships di Londra, che da venerdì 11 a domenica 13 dicembre vedono gli allenatori di tutto il mondo impegnati in serrate lotte Pokèmon e in accese sfide con i mazzi del Gioco di Carte Collezionabili. Per questo motivo siamo volati in Inghilterra a seguire dal vivo questo importante evento, dove abbiamo incontrato anche una folta schiera di ragazzi italiani, tosti e pronti a lottare anche per le posizioni che contano.

Con il primo torneo internazionale di Sole e Luna scopriamo il panorama competitivo dei giochi Pokémon

Il torneo

I Pokémon European International Championships di Londra sono il primo evento continentale della nuova stagione 2017, nonché la prima occasione per gli allenatori di sfruttare i giochi di settima generazione, ovvero Pokémon Sole e Pokémon Luna.

Pokémon European International Championships

Ad aggiungere importanza a questa manifestazione, che si sta tenendo al convention centre ExCeL proprio nella capitale britannica, è la presenza in contemporanea anche dei top player di tutte le categorie e di tutto il mondo. La posta in palio è quindi molto alta, sia in termini di Championship Points, i punti che permettono di accedere ai mondiali, sia per quanto riguarda i premi in denaro. Si parla di un montepremi complessivo superiore a 250 mila dollari, divisi tra le competizioni legate a Gioco di Carte Collezionabili e videogiochi. Anche le barriera d'ingresso è aumentata, con una quota d'iscrizione vicina ai 50 euro per partecipante. Una scelta che, a quanto pare, non è andata giù a tutti, visto che alcuni allenatori con cui abbiamo parlato si sono lamentati della spesa da sostenere, anche in proporzione ai premi di partecipazione per il torneo dei videogiochi, a loro avviso più limitati rispetto a quelli dedicati al gioco di carte. Resta il fatto che l'affluenza è stata comunque molto importante, con oltre cinquecento giocatori che si sono sfidati in una tre giorni davvero intensa, con una doppia fase di svizzera che ha visto avanzare al secondo giorno solo i giocatori con risultati X-2 (massimo due sconfitte). Le fasi finali di oggi vedranno invece sfidarsi i migliori 8 delle varie categorie, con ben due italiani che hanno raggiunto il traguardo delle eliminatorie Masters. Parliamo di Nico Davide Cognetta e Michele Gavelli, che a soli 15 anni ha esordito alla grande nella categoria. Fuori a sorpresa il campione del mondo in carica, lo statunitense Wolfe Glick, solo tredicesimo. Punti buoni per l'accesso al campionato del mondo vanno comunque anche ai primi 64 classificati, dove stazionano molti altri nostri connazionali.

Gli umori del "paddock"

Nei primi due giorni abbiamo parlato anche con un po' di giocatori in giro per il convention centre, per capire cosa ne pensano di questa nuova stagione. A fronte di qualche malumore sull'organizzazione dell'evento, migliore rispetto ai tornei continentali del 2016 ma ancora da perfezionare, per quanto riguarda il metagame di settima generazione abbiamo notato una soddisfazione piuttosto diffusa.

Il mosaico della carta di Pikachu fa bella mostra di sé all'ingresso dell'Excel convention centre di Londra
Il mosaico della carta di Pikachu fa bella mostra di sé all'ingresso dell'Excel convention centre di Londra

Particolarmente gradita sembra essere l'assenza delle mega evoluzioni, che, a detta di una buona parte dei nostri interlocutori, avevano finito per ridurre la specializzazione di ogni mostriciattolo e, di conseguenza, la varietà delle sfide. Più nel merito sono entrati due nostri connazionali veterani del circuito competitivo, ovvero il ventiseienne Gian Carlo Mazzerello e il diciannovenne Simone Sanvito, entrambi in attività dal 2013. Entrambi erano concordi con l'idea generale dei loro colleghi e ci hanno spiegato come "Mega Kangaskhan - per esempio - abbia finito per concentrare in sé più ruoli negli eventi del 2016, fino a diventare una scelta quasi obbligata". Diverse invece le loro posizioni riguardo la scelta di disputare un torneo tanto importante a sole tre settimane dall'uscita di Sole e Luna: per Simone, infatti, è troppo presto per mettere in palio una posta piuttosto alta in termini di punti, quando molti giocatori "ancora non hanno trovato il loro team ideale ed è ancora difficile trovare le giuste contromisure alle diverse strategie. Una situazione, questa, che potrebbe finire per dare più spazio a colpi di fortuna che all'effettiva bravura dei giocatori". Oltre a giustificare un abuso di metodi illeciti per ottenere i pokémon, aggiungiamo noi, almeno se si vogliono considerare affidabili le voci che circolano qui a Londra. Per certi versi è invece opposta la visione di Gian Carlo, che ha elogiato "le tante possibilità a disposizione nella creazione dei team" vista anche la sua predilezione per squadre "particolari e diverse da quelle considerate standard". Anche lui però non ha gradito la necessità di dover giocare velocemente la storia di Sole e Luna, "dopo mesi passati a evitare gli spoiler che arrivavano da tutte le parti".

Gotta catch'em all!

Non c'è però solo il competitivo e così abbiamo sfruttato l'occasione per chiedere ai nostri ospiti qualche parere sul mondo pokémon a 360 gradi: dall'anime alle carte collezionabili, passando ovviamente anche per i nuovi giochi. Abbiamo così scoperto che Gian Carlo è stato un grande fan del Gioco di Carte Collezionabili da piccolo e che tutt'ora qualche volta gioca online.

Il povero Popplio ha ricevuto molte meno richieste di foto dei suoi colleghi
Il povero Popplio ha ricevuto molte meno richieste di foto dei suoi colleghi

Inoltre ha seguito con attenzione la serie XYZ dell'anime ed è rimasto piuttosto deluso (attenti allo spoiler) da come si è conclusa la finale della Lega di Kalos. "Dopo una crescita così importante del protagonista - ci ha spiegato - era auspicabile chiudere in bellezza con la vittoria di Ash, che avrebbe rappresentato la conclusione perfetta delle sue avventure in vista di un reboot della serie, magari proprio ad Alola". Simone ha invece ammesso di non essere mai stato attirato molto né dall'anime né dalle carte, probabilmente anche per via della giovane età. Abbiamo invece riscontrato un entusiasmo condiviso per Pokèmon Sole e Luna, diffuso anche tra gli altri giocatori del circuito. Gli elogi sono così andati dalla storia all'ottima caratterizzazione dei personaggi, dai pokémon alla personalizzazione dei vestiti. Quest'ultimo è stato un aspetto particolarmente apprezzato soprattutto da Sanvito, che passa "un sacco di tempo a cambiare vestiti al protagonista", anche se ha trovato "un po' troppo risicate le scelte a propria disposizione". Le ultime battute sono state infine dedicate al pokédex di Alola e alle creature della nuova regione. Tra i tanti nuovi mostriciattoli sono risultate apprezzatissime sia le forme Alola (ad eccezione del povero Persian) che Mimikyu, il "clone" di Pikachu di tipo spettro-folletto, che coniuga un aspetto grazioso e animazioni ben riuscite a uno dei background tra i più inquietanti mai visti nella serie. Tra gli starter menzione d'onore per Decidueye, ovvero l'evoluzione finale di Rowlet, e per Popplio, che si conferma - a nostro avviso inspiegabilmente, ndr - uno degli starter più odiati della storia. Nella serie "belli e impossibili" rientra invece Silvally, l'evoluzione di Tipo Zero che è stato definito "un Arceus morto" per via delle sue ottime statistiche e l'abilità di assumere ogni tipo abbinate a un moveset troppo risicato, che lo rende poco utilizzabile nel panorama competitivo.