Nel mondo di For Honor tessuto dagli sviluppatori di Ubisoft Montreal le tre fazioni in guerra tra di loro si scontrano per il dominio di un mondo oramai in rovina, corrotto da una misteriosa piaga che ha decimato la popolazione e distrutto intere città.
A chi è sopravvissuto non è rimasto altro che combattere per garantirsi il controllo delle risorse, imbracciando spada e scudo e combattendo fino alla morte. Cavalieri, Vichinghi e Samurai si sfidano così in una lotta senza fine in un titolo che pone le sue radici su un single player di cui abbiamo provato solamente alcuni brevi capitoli e si sviluppa principalmente nelle sue peculiari declinazioni multiplayer. Con la closed beta appena conclusa abbiamo messo nuovamente mano a For Honor, provando a fondo tre eroi per ciascuna fazione in tre modalità che, giocate con la dovuta calma, ci hanno permesso di farci un'idea più completa sul titolo in arrivo il prossimo 14 febbraio. Dopo aver trattato Cavalieri e Vichinghi in altrettanti speciali, è giunto il momento di focalizzarci sui Samurai, i guerrieri del Sol Levante che incarnano la ferrea disciplina militare del Bushido e sono pronti a morire in battaglia. Ci siamo divisi equamente tra Kensei, Nobushi e Orochi analizzandone stile di combattimento e peculiarità, nell'attesa di utilizzare nuovamente il potente e inarrestabile Shogoki, il quarto eroe che andrà a completare la fazione dei Samurai. A differenze delle altre classi, non c'è nessun esponente dei samurai che abbia uno scudo: la lama diventa quindi strumento di attacco e di difesa di ogni personaggio, la dotazione essenziale per ogni praticante del Bushido.
For Honor è quasi proto per il debutto: durante l'ultima beta abbiamo provato a fondi i Samurai
Kensei
Il Kensei è un guerriero piuttosto versatile, che ben si adatta a fronteggiare qualsiasi tipologia di nemico: grazie alla buona portata dei suoi colpi è un personaggio ottimo per i combattimenti dalla media distanza, efficace negli scontri uno contro uno ma anche abbastanza agile e veloce per riuscire a darsela a gambe quando la situazione diventa troppo spinosa ed è meglio battere in ritirata o congiungersi a un nostro compagno. Di contro perde qualcosa nella velocità di esecuzione dei colpi, patendo gli avversari più rapidi che non gli danno tregua con combinazioni di attacchi veloci. L'arma principale è il nodachi, una lama più lunga della classica katana che gli permette di avere un buon range di attacco e una discreta varietà di combo, con le più devastanti che puntano sull'attacco finale pesante alto per togliere una buona fetta di punti vita all'avversario. La sua forza, come detto, risiede nel fatto di essere un buon compromesso tra attacco e difesa, un eroe equilibrato e semplice da usare, perfetto per prendere confidenza con i peculiari scontri offerti da For Honor. Tra le abilità spiccano per efficacia la possibilità di recuperare parzialmente la salute e di poter godere per un breve periodo di tempo di attacchi imparabili.
Nobushi
Il Nobushi è invece un guerriero a zona, che predilige gli attacchi dalla distanza e patisce incredibilmente l'avversario quando lo scontro si fa molto serrato. Si tratta di un personaggio che la cui forza in combattimento è data dalla capacità di mantenersi sempre abbastanza lontano dall'avversario sfruttando la lunghezza della sua arma - la naginata - per affondare i colpi e evitando gli attacchi nemici indietreggiando o schivando con il giusto tempismo. Le chiavi del suo stile di combattimento sono l'effetto lacerazione che permette di infliggere danni aggiuntivi quando si colpiscono nemici affetti da questo status e l'abilità Riposo Beato per tornare velocemente in piena salute mettendo una piccola pezza ai pochi punti vita a disposizione. Di base è un eroe che deve sempre controllare lo scontro, attaccando solo quando necessario senza sprecare resistenza in colpi inutili. Nella modalità Dominio è molto utile il suo attacco ad ampio raggio per eliminare rapidamente un gran numero di minion, ma allo stesso tempo vista la necessità di rimanere sempre a distanza di sicurezza dall'avversario, nel caos di un ambiente affollato diventa estremamente vulnerabile. La profondità e il tatticismo del Nobushi emergono prepotenti nei Duelli dove la capacità di mantenere costantemente la distanza dall'avversario diventa cruciale e spinge il giocatore a cercare volteggi e combinazioni di attacchi che una volta colpito l'avversario gli permettano di arretrare velocemente uscendo dal range di attacco nemico.
Orochi
Tra i Samurai, l'Orochi è l'assassino che meglio di tutti controlla il campo di battaglia grazie alla sua mobilità e all'utilizzo di equipaggiamento e abilità che hanno importanti effetti ad area. È il più agile del lotto, molto abile e rapido nella difesa che diventa il perno del suo stile di combattimento per due ragioni: da una parte ha una passiva che fornisce un bonus temporale di danni quanto ha schivato gli attacchi avversari, e dall'altra dopo una deviazione si può attaccare per un Colpo di Vento non schivabile dal nemico. Al di là delle armi principali, ha molti assi nella manica da utilizzare in combattimento per dar noia agli avversari. Per questa sua caratteristica può diventare un alleato prezioso in una squadra ben affiatata, capace di procurare un vantaggio tattico e strategico notevole ai suoi compagni per finire più nemici e conquistare i punti di controllo. Le abilità più utili sono l'esplosivo fumogeno che interrompe il puntamento e il kaiai che stordisce i nemici vicini con un potente urlo alle quali vanno ad aggiungersi armi da lancio come kunai e frecce per procurare danni moderati dalla distanza. L'Orochi si è quindi rivelato un personaggio molto complesso e difficile da padroneggiare, ma sicuramente uno dei più soddisfacenti da utilizzare in squadra grazie alla sua capacità di controllo della folla.
CERTEZZE
- Parecchia varietà anche all'interno della stessa fazione
- Messinscena ben studiata e coinvolgente
DUBBI
- Andrà valutata la tenuta sul lungo periodo