Quello di Frédérick Raynal è un nome che dovrebbe far scattare qualcosa nella testa dei videogiocatori di vecchia data. Chi lo porta è uno dei grandi del mondo dello sviluppo francese, uno che può vantarsi di essere il creatore di titoli come Time Commando, Little Big Adventure e Alone in the Dark. Quest'ultimo, in particolare, è un pezzo di storia, un titolo che per molti è il padre dei moderni survival horror e, di conseguenza, di quel Resident Evil che è appena tornato in campo in grande stile recuperando le proprie origini. Ed è quasi un auspicio che anticipa di poco il ritorno sulle scene di Raynal, anche lui in vena di recuperare il passato a partire dalla combinazione tra fondali disegnati e personaggi tridimensionali che accomuna tutti i suoi titoli di maggior successo. Stiamo parlando di 2Dark, un particolare survival horror con visuale isometrica che ci sorprende con uno stile particolare, ci mette qualche dubbio con disegni che sembrano centrare poco con la grafica ed è modesto dal punto di vista tecnologico, ma è piuttosto ricco in quanto a meccaniche e merita senza dubbio di essere visto da vicino.
2Dark è il nuovo gioco di Raynal ed è un titolo più complesso di quanto sembri
Nel buio, ma non da soli
La combinazione tra psicopatici, bambini e nenie angoscianti funziona sempre. Lo sapeva Wes Craven come lo sanno schiere di autori che esprimono la creatività attraverso l'incubo. Non è un caso che sia questa la formula con cui ci accoglie 2Dark, ennesimo figlio del crowdfunding sostenuto da Bigben Interactive e sviluppato dalla piccola Gloomy Wood a partire da una base tecnica modesta ma non priva di pregi. Gli ambienti bidimensionali sfoggiano tutta la cura e la personalità che può garantire solo la mano di un disegnatore, mentre l'utilizzo dei voxel per i personaggi permette di creare modelli in stile pixel graphic contraddistinti però da movimenti fluidi che sono funzionali all'azione. Ed è questa, piuttosto basilare, che fa da padrona nelle situazioni chiave benché sia sostenuta da dinamiche stealth che possono facilitare l'approccio alle non semplici missioni.
Ma partiamo dall'inizio, da un piccolo focolare nel bosco destinato a regalare qualche ora di serenità a una tipica famiglia felice. Purtroppo le cose prendono una brutta piega, la mamma ci lascia le penne e i due bambini vengono rapiti. A sette anni dal fattaccio ci ritroviamo nei panni del padre, quello che un tempo era un buon detective e ora è un uomo disperato, spinto a tornare in strada dall'immagine dalla moglie brutalmente assassinata e dal dubbio che i suoi figli siano ancora vivi. I primi passi li muoviamo in casa, ovviamente in piena notte, dove ci viene lasciato tutto il tempo di prendere dimestichezza con le meccaniche di gioco che includono torce da alimentare con batterie, revolver con i proiettili contati, combattimento a mano nuda e un piccolo puzzle che conclude quello che è a tutti gli effetti un breve tutorial. Le interazioni si attivano non appena dirigiamo il nostro personaggio verso un oggetto da raccogliere o attivare, mentre il movimento passa per il tasto destro del mouse o per le frecce direzionali che sono senza dubbio più comode, soprattutto nei combattimenti. L'attacco è invece legato al tasto sinistro attraverso il quale possiamo elargire mazzate, distribuire cazzotti, pugnalare, sparare e via dicendo. Infine il tasto shift ci permette di camminare lentamente ed è fondamentale per avvicinare di soppiatto il cattivo di turno. La base è questa ed è estremamente facile da padroneggiare, ma il gameplay non si esaurisce ai comandi base.
Caramelle da uno sconosciuto
2Dark ci chiede di salvare dei bambini e per farlo non è sufficiente sconfiggere i loro carcerieri. Una volta scoperta l'ubicazione di un pargolo è necessario convincerlo a seguirci fino all'uscita della zona e non è sempre facile quando di mezzo ci sono cadaveri, sangue e clown assassini. Per riuscire nel compito abbiamo a disposizione due comandi che ci permettono di spronare i bambini o invitarli restare in silenzio, in modo da evitare di attirare attenzioni indesiderate, ma c'è una risorsa che può rendere le cose decisamente più semplici. La città di Gloomywood è piena di caramelle rosse che sono utili quanto un coltellino svizzero in un campeggio.
I dolciumi possono sveltire la fuga dei marmocchi, distrarre un nemico, attivare un interruttore a distanza e far scattare una trappola a distanza, influenzando tutti gli aspetti dell'esperienza che diventa d'improvviso più complessa del tipico survival horror. Di contro dobbiamo considerare che la componente action è spartana, ma è impreziosita da dinamiche stealth che ci costringono a fare i conti con i bambini, con ogni fonte di luce e persino con i corpi delle nostre vittime. Questi ultimi, tra l'altro, devono essere levati di mezzo per convincere i marmocchi a seguirci ed è un fattore utile per valutare sia il livello di dettaglio sia la complessità, almeno potenziale, dell'apparentemente semplice titolo di Raynal. Un titolo che ci sorprende anche per il grado di sfida, non estremo ma nemmeno banale a partire dalla gestione delle risorse che è quella di un vero survival horror. Certo, la suddivisione in livelli limita l'importanza dello spreco di proiettili o batterie, visto che ogni missione ci mette a disposizione tutto il necessario per superarla, ma oltre a garantire un'evidente varietà di ambientazioni riduce anche il rischio che livelli pieni di trappole letali ci portino sulla via della frustrazione. Ed è un rischio concreto quando, finita la torcia, ci troviamo a fuggire da un maniaco affrontando un buio impenetrabile con la debole luce di un accendino. Per fortuna 2Dark ci aiuta con tutti i mezzi possibili a partire da un'icona che ci indica la direzione che stiamo seguendo nel buio, indicatori di rumore ben visibili e persino la possibilità di salvare in mezzo alla partita, proprio con quell'accendino che abbiamo denigrato poco fa. Fumare, in 2Dark, fa bene ed è una piccola controversia, accompagnata da un'inevitabile avvertenza antifumo, che mette in luce un titolo provocatorio, un titolo che non aggira nemmeno la questione della morte dei bambini trasformandola in una dinamica di gioco. Va detto che inquadratura isometrica, teste giganti, caricature e disegni da cartoon, che tra l'altro non ci fanno impazzire, ammorbidiscono inevitabilmente i toni dell'esperienza, ma l'inquietudine non manca grazie un efficace contrasto tra l'immaginario quasi infantile e dettagli cruenti che sono in grado di colpire anche un adulto scafato. Ed è per questo coraggio che aspettiamo con ansia il nuovo titolo di Raynal che dovrebbe arrivare su tutte le piattaforme, purtroppo con qualche mese di ritardo sulle spalle, nel mese di marzo.
CERTEZZE
- Adulto e senza compromessi
- Efficace contrasto tra immaginario infantile e atmosfere inquietanti
- Situazioni piuttosto complesse
DUBBI
- Combattimento spartano
- Comparto tecnico decisamente modesto
- Restano da vedere prezzo effettivo, longevità e varietà