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Si torna nelle ombre!

A meno di un mese dal lancio abbiamo provato il gioco su PlayStation 4

PROVATO di Tommaso Valentini   —   10/02/2017
Styx: Shards of Darkness
Styx: Shards of Darkness
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Styx: Master of Shadows è arrivato celato dalle ombre nell'ottobre del 2014. Pur non esponendosi eccessivamente è riuscito ad attirare un buon numero di appassionati degli stealth game, che hanno scoperto nelle avventure del malvagio goblin un titolo con qualche difetto ma comunque estremamente piacevole da giocare. L'abbassamento del prezzo e l'idea di farlo entrare nella promozione dei titoli gratuiti su Xbox Live hanno sicuramente allargato il bacino di utenza, preparando i fan per l'arrivo di Shard of Darkness, suo seguito diretto. Il gioco, pur essendoci piaciuto, non è stato uno di quei titoli che abbiamo consumato fino all'osso e tornare a giocare nei panni di Styx è stato piuttosto difficoltoso. All'evento What's Next di Focus, tenutosi a Parigi nei primi giorni di febbraio, ci siamo avvicinati cautamente al titolo, consci dei miserabili fallimenti che da li a pochi minuti ci avrebbero atteso.

Tante novità e diverse migliorie per il secondo capitolo di Styx!

Bentornati nell’oscurità

Si torna ancora una volta nello stesso mondo fantasy di Master of Shadows, quell'universo creato da Cyanide fatto di elfi, di goblin, di guardie armate e di un sacco di cose luccicanti da rubare. Il gioco non è particolarmente permissivo e a meno che non decidiate di iniziare la partita alla difficoltà più bassa vi farete le ossa vedendo numerose volte la schermata del game over. Styx continua dunque ad essere un titolo studiato principalmente per chi fa degli stealth game una vera e propria passione. È fatto per chi ama seguire le ronde e aspettare il momento giusto per colpire alla gola, per chi ha insomma la pazienza necessaria a ragionare prima di entrare in azione. Non c'è margine di errore e già a difficoltà normale, quella che abbiamo utilizzato durante la nostra prova, le guardie reagivano velocemente ai nostri avvistamenti e bastavano al massimo due colpi per mandarci al creatore.

Si torna nelle ombre!
Si torna nelle ombre!

Cyanide questo lo sa bene, è una complessità ricercata e voluta per regalare un'esperienza punitiva e alzare al contempo l'asticella della tensione. Per consolare il giocatore delle numerose morti a cui andrà incontro le schermate di caricamento si riempiono così di frasi sbeffeggianti e di animazioni pensate per rendere meno frustrante l'attesa tra una morte e l'altra. Dovete considerare che Styx è un piccolo goblin coperto di qualche straccio, che si intrufola in ambientazioni pesantemente sorvegliate da guardie corazzate e armate fino ai denti. In vostro favore però ci saranno le ombre e ovviamente l'intelligenza. Dovrete quindi studiare le varie aree di gioco, ideare un piano ed eseguirlo rapidamente per entrare in possesso dei numerosi collezionabili, della preziosa ambra e delle reliquie utili a completare il gioco. In questa versione non definitiva di Shard of Darkness l'intelligenza artificiale mostrava ancora qualche grossa lacuna, perdendo di vista Styx troppo velocemente, e creando quel fastidioso effetto trenino che negli Stealth game strappa tutta l'atmosfera. In questo secondo capitolo però i modi di aggirare le guardie sono aumentati esponenzialmente e il perfido goblin è ora in grado di creare un clone che gli permette di attivare leve e pulsanti distanti, far scattare trappole ma anche attirare le guardie lontane dal punto di interesse. Ci sono anche nuovi poteri rispetto al primo capitolo e ora il nostro clone potrà essere usato come punto di teletrasporto, semplificando di gran lunga le nostre rocambolesche fughe. L'interfaccia comoda e intuitiva si sposa alla perfezione con la tipologia di gioco, rispondendo velocemente alle sollecitazioni del giocatore e risultando sempre chiara e pulita. Styx, infatti alterna momenti di calma assoluta durante l'esplorazione alle violente e voraci fasi di combattimento inevitabili, dove utilizzare consumabili e sfruttare strategie offensive letali diventa di primaria importanza. Si potranno avvelenare i cibi delle guardie, spegnere con la sabbia le torce in lontananza ma anche scrutare attraverso le serrature prima di intrufolarci in una stanza. nulla di particolarmente originale ancora una volta, ma tutto ben confezionato e ben progettato.

Ambientazioni da perdere il fiato

I designer di Shard of Darkness (Il medesimo di Master of Shadows) si sono superati in questo secondo capitolo per ciò che concerne le ambientazioni. Non vi immaginiate nulla di strabiliante o mai visto prima ma preparatevi piuttosto a entrare in un universo fantasy credibile e dalla sorprendente verticalità. La piccola demo provata era costruita attorno a un agglomerato di palafitte, collegate da cavi e assi di legno mentre sotto di noi urlava il mare in tempesta.

Si torna nelle ombre!

La notte, che accompagna quasi tutte le nostre azioni, mette in risalto l'ottimo sistema di illuminazione ma non serve a coprire la mancanza di dettagli come succede invece in tanti altri stealth game. Ogni singolo edificio è ricco di documenti, oggetti preziosi e piccoli particolari che fanno percepire come vivo il mondo di gioco. Persino il comparto di animazioni è stato migliorato enormemente e anche se il piccolo goblin rimane uno scoordinato bastardo, i suoi movimenti riescono ad esprimere cattiveria e leggerezza, perfidia e silenziosità. Styx: Shards of Darkness è un'evoluzione completa del primo capitolo sotto praticamente ogni aspetto, supportato ancora una volta dall'Unreal Engine 4 che abbiamo ritrovato in questa occasione in grande spolvero. Il mondo di gioco diventa parte integrante del gameplay quando si prende confidenza con le meccaniche e si iniziano tendere imboscate e trappole, ampliando gli orizzonti di un titolo che saprà offrire una grandissima quantità di approcci. Poco più di un mese e potremo giocare a Styx: Shard of Darkness su PC, PlayStation 4 e Xbox One. Iniziate ad affilare i vostri pad, questo è un titolo da tenere d'occhio per tutti gli amanti delle infiltrazioni.

CERTEZZE

  • Gameplay rifinito rispetto al primo capitolo
  • Nuove meccaniche stealth
  • Ottimo uso dell'Unreal Engine 4

DUBBI

  • Da verificare le routine dell'intelligenza artificiale
  • I caricamenti sono piuttosto lunghi
  • Speriamo nella buona varietà delle missioni