Sul palco della Festhalle di Francoforte, Naoki Yoshida è un dio tra gli uomini. Parliamo di una persona che ha fatto l'incredibile: prendere le redini di un progetto che aveva miseramente fallito il suo lancio e ridargli linfa vitale, il tutto riconquistando la fiducia di una fanbase tra le più vocali e sfiduciate in assoluto. Il titolo al cui centro si staglia la sua figura è, ovviamente, Final Fantasy XIV: A Realm Reborn - ad oggi uno dei pochi MMO rimasti a poter vantare una community stabile nonostante un modello di iscrizione a pagamento mensile - e il suo status attuale lo ha raggiunto grazie a un duro lavoro di riorganizzazione interna, ad una attenta analisi degli elementi migliori all'interno del genere (Yoshida era un giocatore appassionato di vari altri MMORPG, prima di buttarsi su questo progetto), e ad un orecchio sempre teso verso i fan. Fan che, nei due giorni di Fanfest dedicati proprio a questo videogioco, sono stati protagonisti tanto quanto gli sviluppatori, accompagnando ogni annuncio con un sussulto, un applauso, o vere e proprie esultanze da stadio capaci di far capire anche a un blasfemo di Final Fantasy XIV la forza del loro legame con il team di Yoshida e con il reame di Eorzea. Tuttavia, dopo l'arrivo della nuova e attesissima espansione, Stormblood, Eorzea non sarà più la loro unica casa...
Eravamo a Francoforte per la Final Fantasy XIV FanFest: ecco cosa vi aspetta in Stormblood!
La lamata che aspettavi
Una semplice lista di patch notes e novità è, in tutta sincerità, quasi inutile sulle nostre pagine. Non siamo nati ieri e siamo consapevoli che i fan del gioco si informano seduta stante sui siti degli appassionati e sui forum quando si tratta di scoprire tutte le informazioni più succose.
Certo, non possiamo evitare di elencarle nell'articolo odierno (ci sono d'altronde lettori di passaggio che sicuramente potrebbero essere interessati a conoscerle), ma lo faremo analizzando anche altri aspetti importanti dell'approccio di Yoshida e il suo team allo sviluppo, perché in questi due giorni ci sono sembrati un esempio da seguire di notevole valore. A Realm Reborn non è arrivato dove è arrivato solo grazie all'abilità dei suoi programmatori d'altronde, ma anche per via di un rapporto a doppio filo coi fan, che lo ha portato a svilupparsi nel migliore dei modi e sembra essere in grado di accrescerne le qualità ancora a lungo. Non ci credete? E allora cominciamo dal grosso annuncio di questo Final Fantasy FanFest, il Samurai: una classe desiderata con fervore da molto tempo, che tutti temevano potesse essere un tank (per una questione di equilibrio tra i ruoli delle classi già disponibili), ma si è rivelato invece un DPS (per chi non sapesse nulla di MMO, una classe il cui scopo è fare danno, laddove il tank deve assorbirlo), forse per evitare un contraccolpo negativo come quello che ci fu quando il Dark Knight rivelò le sue caratteristiche difensive. Tra le urla della gente impazzita sugli spalti, comunque, Yoshida ha precisato che non si vogliono creare squilibri con l'aggiunta di due damage dealer - l'altro è il Red Mage, recentemente confermato - pertanto con Stormblood oltre alle classi extra arriverà un bilanciamento completo del sistema di combattimento del gioco, con ritocchi significativi al ruolo del tank e del guaritore, e in particolare dei Paladini.
L'estremo oriente
Il discorso sottolinea ancor di più quanta attenzione gli sviluppatori diano alla loro fanbase: i paladini da tempo chiedono modifiche importanti alla loro classe, e la volontà di Yoshida è di eliminare almeno in parte l'enorme gap tra personaggi di altissimo livello e altri giocatori più "casual" con il nuovo sistema di combattimento, senza però perdere profondità.
In pratica, il team pesa attentamente ogni critica, commento e intervento delle varie fasce di pubblico, valuta la possibilità di inserirne i desideri nei complessi sistemi di gioco e lavora in modo da mantenere invariato l'equilibrio generale migliorando l'esperienza. Credeteci, non è una passeggiata quando la tua utenza conta milioni di persone che "vivono" il gioco in maniera unica. Difficile ad ogni modo non credere alle parole del director, specie dopo aver visto spezzoni importanti della nuova regione: Othard. Chiaramente ispirato al Giappone feudale (ma Yoshida ha precisato in un'intervista che stilisticamente mostrerà molte facce della cultura nipponica), questo nuovo palcoscenico accoglierà i giocatori con la splendida città di Kugane, un enorme porto che permette scambi all'interno dell'arcipelago isolazionista di Hingashi (ancora una volta, l'ispirazione dal medioevo giapponese è evidente); gironzolando per il reame però si troveranno varie zone di incredibile varietà, come l'enorme steppa di Azim, la suggestiva Yanxia, o il Ruby Sea, una zona marittima zeppa di pirati e abitata da una tribù di uomini tartaruga, i Kojin. Parlando di loro, Yoshida ha confermato peraltro che costruiscono città sott'acqua e sono abili commercianti, facendo intuire di straforo (non fosse bastato il trailer) che assieme alla nuova capacità di nuotare e immergersi arriveranno zone subacquee di una certa importanza. Per chi ama improvvisarsi designer di interni, invece, ci sarà infine la cittadina di Shirogane, con dei verdeggianti appezzamenti di terreno a fare da quarta zona residenziale. Qui i giocatori potranno godere di nuovi mobili in stile asiatico e di un raddoppio del quantitativo di mobilio posizionabile nelle case, a patto di avere un po' di pazienza, visto che il team vuole che si concentrino sugli scontri e intendono implementare il tutto un po' più in là.
Un po' di tutto, per tutti
L'unico appunto che ci sentiamo di fare alla presentazione del FanFest riguarda il sistema di combattimento di cui abbiamo parlato sopra. Pur mostrando il funzionamento del Samurai infatti - condivide l'abbigliamento con il Monaco, e combatte usando l'Arte del Sen, divisa nelle tre forze del Setsu (neve), Getsu (luna) e Ka (fiore), raccogliendo energia nella sua katana e sfruttando tecniche tradizionali di spada come lo Iai (colpi improvvisi al momento dell'estrazione della spada dal fodero) - Yoshida non ha specificato quali cambiamenti verranno fatti alle meccaniche con precisione, probabilmente desideroso di tenere qualche informazione sugosa per altri show.
Si è sbottonato leggermente solo durante la sessione di domande del secondo giorno, quando gli è stato chiesto se in futuro verrà inserito un indicatore dei danni per secondo dedicato ai singoli giocatori (già presente su computer, ma non nella versione PlayStation 4, per ovvie ragioni). Infatti, pur chiarendo di non voler inserire indicatori simili per una questione di equità - vuole evitare la ghettizzazione dei giocatori in base ai dati in battaglia - ha detto che la sua squadra sta lavorando a qualcosa che potrebbe sostituire questo desiderio dei fan, e di essere all'opera su qualcosa di "mai visto prima in un MMO" che non può ancora venir descritto. Ha peraltro precisato di non voler ritoccare al rialzo la difficoltà delle battaglie, e che il livello di sfida viene bilanciato e deciso di volta in volta (scherzando sul fatto che, quando nel gioco è arrivato Alexander, i giocatori che ora si lamentano della facilitazione degli scontri hanno detto "è troppo difficile", e quindi non si fida più di nessuno). Per carità, i giocatori più esperti avranno comunque pane per i loro denti, con ben due nuovi Primal: Lakshmi, già vista nei vecchi Final Fantasy, e il minaccioso Susano, oltre a un Alliance Raid disegnato dal creatore di Vagrant Story Yasumi Matsuno e chiamato "Ritorno a Ivalice".
Non è finita
Tutti gli altri potranno invece godere della liberazione di Doma, capace di scatenare più di un urlo dal pubblico, di una nuova storyline con protagonisti la già nota ninja Yugiri e il samurai Gosetsu, di una possibile continuazione della paradossale (e spassosa) storia di Hildibrand Manderville e di una massa di altre aggiunte a dir poco impressionante.
Pensate che persino nella patch 3.55a arriverà una serie di quest dedicata agli artigiani, l'ultima Anima Weapon Story (con grande gioia dei giocatori) e una battaglia con la Proto-Ultima a cui si potrà accedere in modo ancora ignoto. Insomma, Stormblood stupisce per mole di contenuti, cura nel dettaglio e attenzione ai desideri della community. Fa impressione in un'era in cui gli MMO vengono dati per morti vedere fan che esplodono di gioia per l'allargamento dell'inventario, o che si commuovono davanti alle musiche di Uematsu, che al momento del rilancio del gioco hanno rappresentato a meraviglia la rinascita del progetto. E ancora, lascia esterrefatti vedere sviluppatori che, nonostante ritmi lavorativi chiaramente folli, sono così vicini ai loro fan e amano così tanto il loro gioco (oh, Yoshida è arrivato a scusarsi per la divisione in più parti della patch 3.55 e per l'assenza di una terza nuova classe, nonostante le ovvie difficoltà di bilanciamento delle stesse e i tempi stretti). Se questa è la passione che circonda il titolo, riteniamo difficile che la sua popolarità possa calare a breve, anche in periodo così buio per il suo genere. Chissà, se ancora siete stuzzicati dall'idea di ributtarvi in un'esperienza di questo tipo, forse è proprio Final Fantasy XIV il prodotto da tenere d'occhio. Il fascino del Giappone è potente.
CERTEZZE
- Mole notevole di contenuti, tutti curatissimi
- Il Samurai è stato confermato ed è un damage dealer
- Supporto continuo del team, e cambiamenti significativi al combat system in arrivo
- Othard è ispirato al Giappone feudale e davvero suggestivo
DUBBI
- Entrare a far parte di un titolo simile dopo tutto questo tempo potrebbe essere difficile
- Ancora ignote le modifiche precise alle meccaniche di combattimento