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Ambizioni in VR

Abbiamo provato Robo Recall, il nuovo sparatutto di Epic Games

PROVATO di Umberto Moioli   —   28/02/2017
Robo Recall
Robo Recall
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Ambizioni in VR

Annunciato qualche mese addietro, finora Robo Recall ha fatto scalpore soprattutto per le dichiarazioni relative al budget stanziato per produrlo, a quanto pare simile a quello del primo Gears of War. Dopo averci messo le mani sopra è difficile pensare che lo sparatutto in prima persona realizzato per Oculus possa avere anche una frazione dell'impatto che la prima avventura di Marcus Fenix ha avuto sull'industria dei videogiochi, ma ciò non toglie che sembra potersi affermare come uno shooter molto divertente e ben realizzato. La storia è sempre la stessa: in un mondo del futuro dove l'uomo è stato affiancato da evolutissimi robot, questi ultimi prendono improvvisamente il sopravvento e sembrano intenzionati a farci pagare anni di sfruttamento. A noi il compito di imbracciare le armi e far fuori ondate di avversari, riprendendoci il ruolo che ci spetta nella storia dell'evoluzione. Ma la vittoria in Robo Recall non è una questione di mera sopravvivenza, le cose qui vanno anche fatte con stile...

Epic Games e Oculus uniscono le forze per Robo Recall, sparatutto immediato e stiloso

Ammazza con stile

Un po' come nel vecchio The Club di Bizzarre Creations, in Robo Recall lo scopo del giocatore non è solo quello di arrivare a fine livello, ma anche di accumulare quanti più punti possibile. Per farlo è necessario distruggere i robot che ci si parano davanti con stile, ad esempio colpendoli alla testa, e incatenare lunghe combo che fanno crescere il moltiplicatore del punteggio. Tra un ondata e l'altra si può ad esempio continuare a colpire un nemico che si è sollevato in aria per non perdere il ritmo, mentre eseguire azioni spettacolari come bloccare un proiettile e rispedirlo al mittente garantisce un generoso bonus.

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In questo senso siamo molto vicini ai classici arcade, un rimando che non è solo esplicitato dalla corsa al punteggio più alto ma anche dalla grafica e dall'interfaccia che fa molto cabinato anni '80 e '90. Iniziata la prima partita si viene condotti attraverso un breve tutorial che ha lo scopo di illustrarci i principali comandi: anziché muoversi liberamente, in Robo Recall per spostarsi bisogna scegliere tramite un apposito cursore in che punto teletrasportarsi, quindi inclinare il controller Oculus Touch in modo tale da determinare verso quale punto cardinale guarderemo una volta compiuto lo spostamento. Sulle prime sembra un sistema un po' complesso e forse non è così immediato come sarebbe usare i due stick per gestire visuale e movimenti, però dopo un po' di pratica ci si rende conto di quanto questo tipo di impostazione renda immediato e veloce spostarsi da una parte all'altra dello scenario. Tutto, dalla gestione del teletrasporto al level design, sembra aver fatto grossi passi in avanti rispetto a Bullet Train dello scorso anno, segno di come Epic Games sia ancora una volta tra le aziende più capaci di abbracciare e capire nuove tecnologie e tendenze. Semplice anche la gestione dell'arsenale: portando i due pad circolari alla vita si impugnano le pistole mentre muovendo le mani sopra le spalle si sfoderano due utilissimi fucili a pompa, perfetti quando le minacce si avvicinano un po' troppo. Non ci sono munizioni contate, si spara senza sosta, in un crescendo che abbandona ogni velleità di sembrare realistico in favore dello spettacolo e dell'adrenalina.

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Supponiamo andando avanti si sbloccheranno altre opzioni d'attacco, per ora comunque non ci si può lamentare anche perché la quantità di avversari diversi è notevole: da piccoli ragni robotici che si muovo in gruppo fino a soldati che ci sparano dalla media e lunga distanza, passando per una variante più aggressiva che tende ad avvicinarsi a noi e colpirci con attacchi corpo a corpo. Nonostante il concept sia tutto sommato semplice non possiamo negare che deviare un proiettile con il calcio della pistola, lasciarla cadere e afferrare un avversario nelle vicinanze da usare poi come scudo, regali notevoli soddisfazioni. A corredo del gameplay c'è una componente visiva super colorata che ben si addice al tono scanzonato con cui viene raccontata la storia prima e dopo le missioni, quando si torna alla base. Qui supponiamo sarà anche possibile cambiare l'armamentario e accedere a qualche opzione per personalizzare lo stile di combattimento, ipotesi che comunque andranno verificate quando avremo modo di toccare con mano la versione finale del titolo. Nel corso della settimana Epic Games renderà pubblica la data d'uscita di Robo Recall, mentre già da ora il punto di forza e quello di debolezza principali dell'intera operazione sono ben chiari: la gratuità del gioco non può che fare piacere e dimostra come Facebook stia investendo parecchio sul progetto Oculus, d'altra parte la necessità di acquistare una coppia di Oculus Touch per accedervi rende molto più limitata la possibile base d'utenza e davvero costosa la barriera d'ingresso per chi lo volesse provare. Un problema non nuovo per la realtà virtuale che, almeno per come è sperimentabile oggi, resta un privilegio di pochi fortunati.

CERTEZZE

  • Immediato e molto divertente
  • Soluzioni davvero interessanti per il gameplay
  • Totalmente gratuito...

DUBBI

  • ...ma bisogna possedere Oculus e Oculus Touch
  • Bisognerà verificarne varietà e durata