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Oculus Riff

Rock Band sta per tornare con un capitolo in realtà virtuale. Ma quanto è riuscito questo esperimento?

PROVATO di Vincenzo Lettera   —   28/02/2017
Rock Band VR
Rock Band VR
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Nel tentativo di adattare Rock Band affinché fosse giocabile utilizzando Oculus Rift, Harmonix ha dovuto mettere via gran parte degli elementi che in dieci anni hanno arricchito e definito la serie, cercando di tornare a un'esperienza più essenziale, immediata e adatta alle potenzialità (e ai limiti) della realtà virtuale.A poche settimane dall'uscita di Rock Band VR, abbiamo provato il gioco in occasione della Game Developers Conference di San Francisco, ma quello che ci siamo trovati davanti, una volta saliti sul "palco virtuale" di Harmonix, ci è sembrato un esperimento interessante ma impoverito e con tanto potenziale non sfruttato.

Alla GDC 2017 siamo tornati a rockeggiare con il capitolo di Rock Band sviluppato per Oculus Rift

Sul palco, col visore

Sebbene nella versione finale di Rock Band VR sarà presente una modalità Classica che riprende le meccaniche tradizionali a cui i fan sono abituati da anni, il cuore del gioco risiede tuttavia nella modalità Performance, che con un approccio freestyle permette a chi gioca di suonare un po' come gli pare, improvvisando e godendosi il proprio momento sul palco.

Oculus Riff
Oculus Riff

Consapevoli che l'interfaccia classica catalizzava troppo l'attenzione e non permetteva al giocatore di distrarsi neanche un attimo, i ragazzi di Harmonix ha abbandonato completamente il tradizionale scorrimento verticale dei tasti. Al suo posto c'è un indicatore orizzontale alle spalle del pubblico, che come se fosse una sorta di gobbo mostra gli accordi da suonare di volta in volta, lasciando il più delle volte la libertà di infilare i tasti che si desiderano. All'inizio può essere spiazzante prenderci la mano, specialmente per il fan navigato che è costretto a disimparare le meccaniche del classico Rock Band. Tuttavia non è possibile perdere, il pubblico non ti fischia se sbagli una nota e la canzone non si interrompe se ne sbagli troppe. L'idea è che il giocatore si possa sentire rilassato, guardandosi attorno e girandosi verso i propri compagni senza timore di fallire un intero livello per un paio di tasti sbagliati. In maniera concettualmente simile a Guitar Hero Live, Rock Band VR mira a immergere completamente chi gioca nell'esperienza, ma in questo caso lo fa ponendo l'accento più sulla libertà e sull'immersività offerta dalla realtà virtuale. È un esperimento interessante ma riesce difficile pensare che sia davvero questa la strada che la serie (o il genere) debba seguire, specialmente perché, a fronte di un forte impoverimento delle meccaniche, Harmonix non ha fatto nulla per sfruttare appieno le possibilità offerte dalla realtà virtuale. Certo, rigirarsi la Stratocaster in plastica tra le mani è simpatico, e potersi voltare verso la cantante mentre prova a fomentare il pubblico contribuisce a sentirsi una vera rockstar per qualche minuto, ma ci sarebbe piaciuto che gli sviluppatori si fossero spinti oltre. Fare headbanging per divertire gli astanti o avvicinare la chitarra alla bocca (o meglio, al visore) per suonare come dei veri Jimi Hendrix sono soltanto alcune piccole idee che dovrebbero però contribuire ad arricchire l'esperienza. Non poter perdere vuol dire anche che non è possibile confrontarsi con sé stessi e con altri giocatori, mentre a suon di Game Over l'originale Rock Band spingeva costantemente a migliorarsi e raggiungere alti livelli. Il timore è che, con così poca carne al fuoco, Rock Band VR rischi di venire a noia in tempi molto brevi, portando l'utenza a ripiegare presto sulla tradizionale (e, diciamocela tutta, poco interessante) modalità Classica.

CERTEZZE

  • Completa libertà di improvvisare sul palco
  • Idea interessante...

DUBBI

  • ...ma le meccaniche tradizionali sono state impoverite molto
  • Si poteva fare di più col visore?