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L'ascesa del negromante

La closed beta del negromante ci ha permesso di approfondire la nostra conoscenza della patch 2.6 e del nuovo eroe di Diablo III

PROVATO di Mattia Armani   —   17/04/2017
Diablo III: Ascesa del Negromante
Diablo III: Ascesa del Negromante
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Tra i protagonisti di una BlizzCon tutt'altro che memorabile, il negromante è il settimo eroe di Diablo III ed è probabile che rappresenti l'ultimo contenuto di un certo peso per il titolo Blizzard. La pubblicazione di un personaggio a pagamento, senza qualcosa di corposo come Reaper of Souls a sostenerlo, sembrerebbe infatti confermare definitivamente l'avvenuta cancellazione della seconda espansione, sacrificata con il probabile obiettivo di spostare il grosso degli sforzi verso il prossimo capitolo della serie. Ed è una scelta che non ci sorprende, visti i limiti di un titolo che ancora fatica a trovare una sua dimensione endgame, ma che non ci lascia nemmeno indifferenti di fronte a un gioco che meriterebbe qualcosa in più viste le decine di milioni di copie vendute. Comunque non è il caso di sottovalutare la patch 2.6 che oltre a fare da base per il nuovo eroe, di cui purtroppo non conosciamo ancora prezzo o data di uscita, metterà a disposizione dei giocatori nuove aree e una modalità che pur essendo limitata è piuttosto interessante.

Abbiamo provato la beta del negromante di Diablo III, un eroe versatile e memore del suo passato

L'arsenale del negromante

Pallido e inquietante, il negromante è un evocatore che coltiva la passione per le falci, un cupo eroe che ha la possibilità di portare un filatterio nella mano secondaria e che può contare su abilità basate su sangue ed essenza, la risorsa specifica di classe, grazie alle quali può chiamare a sé creature, aumentare la propria difesa, rigenerare le energie e utilizzare rune potenti, spesso combinate con il sacrificio della vitalità. Un sacrificio che, com'è ovvio che sia, si sposa bene con una build orientata verso la rigenerazione, la cui funzionalità, tanto per il signore dei non morti quanto per le altre classi, dipende da svariate sinergie che coinvolgono abilità, rune e passive, alcune delle quali possono risultare addirittura controproducenti con il setup sbagliato.

L'ascesa del negromante
L'ascesa del negromante

Un esempio chiaro e semplice ce lo fornisce un'abilità passiva che garantisce il 100% di armatura in più, ma penalizza il lato evocazione riducendola del 10% per ogni creatura evocata. Risulta quindi efficace con una build basata sul danno diretto, magari ad area, che può sfruttare altre passive, rune e abilità che si basano sul rallentamento dei nemici, tanto importante per il negromante quanto per il Cacciatore di Demoni. E ci aspettiamo che il crowd control sia un elemento fondante del nuovo personaggio anche nell'endgame che purtroppo non possiamo ancora valutare vista la mancanza dei completi di classe. Mancano inoltre descrizioni e svariati altri elementi a testimonianza che quella in cui ci troviamo è una vera beta, ancora incompleta sebbene sufficiente per darci un'idea dei contenuti della patch 2.6 e del nuovo personaggio. E per quest'ultimo è un'idea che include potenti incantesimi ad area, maledizioni ed efficaci attacchi ad area ravvicinati, uno spirito capace di inseguire un nemico infliggendo enormi danni, qualche abilità presa da altri personaggi come l'evocazione di una carica di mostri e una seconda possibilità in caso di morte, le immancabili orde di scheletri e un mostruoso golem che cambia radicalmente a seconda della runa scelta. Questo è il bagaglio dell'oscuro evocatore che può affrontare i nemici sia a corta che a lunga distanza grazie anche a poteri iconici come l'Esplosione Cadaverica. Priva di tempo di ricarica, l'abilità che ha già reso felici innumerevoli giocatori di Diablo II è una vera e propria macchina per il "farming "e funziona decisamente bene per accumulare punti esperienza. Utilizzata in combinazione con la Lancia d'Ossa, che infliggendo 450% dei danni permette di stendere al volo un nemico, è in grado di scatenare micidiale sequenze di esplosioni di sangue, tanto macabre quanto soddisfacenti. Ovviamente, come per il rallentamento, ci aspettiamo un set che valorizzi questa dinamica senza dubbio peculiare del negromante, rendendola efficace anche una volta raggiunto il livello settanta. Ed è un traguardo rapido da raggiungere anche in solitaria grazie ai varchi più popolosi, alla già menzionata Esplosione Cadaverica, alle evocazioni decisamente robuste e alle efficaci abilità di difesa come il Muro d'Ossa che consente al nuovo eroe di proteggersi anche dagli attacchi ravvicinati.

La patch 2.6

Raggiunto il livello massimo, privati della possibilità di cercare i set e puntare ai Varchi Maggiori più elevati, ci siamo concentrati sulle novità della patch 2.6 che ci permette di esplorare nuove aree come le affascinanti fratture. Queste quattro particolari zone, tutte generate dalla guerra che imperversa nel Paradiso Celeste e raggiungibili nel quarto atto, sono frammentate in diverse ambientazioni, unite in un'interessante collage che colpisce dal punto di vista visivo e ci permette di affrontare in sequenza mostri sempre diversi.

L'ascesa del negromante
L'ascesa del negromante

All'interno di queste nuove aree non mancano incarichi inediti che troviamo anche nella Brughiera Fosca, una zona rurale avvolta nella nebbia e piena di grandi e misteriose statue. Alcuni sprazzi, soprattutto in corrispondenza dei nuovi obiettivi degli incarichi, sono piuttosto riusciti, ma tra texture riciclate e dettagli scarni è impossibile non provare una sensazione di déjà vu. Ed è una sensazione che fa capolino anche esplorando il Tempio dei Primogeniti, un'area particolarmente affine al negromante che ci mette di fronte a parecchi asset riciclati. Ma tra fanciulle di ferro che vomitano mostri, pavimenti intrisi di sangue, spuntoni e giochi di luce, la resa complessiva della zona spicca sufficientemente rispetto ad altre ambientazioni similari e ci regala un'esperienza che per certi versi richiama le atmosfere del primo Diablo. Non c'è nulla di classico, invece, nella nuova modalità Challenge Rift che, accessibile direttamente dal menù di gioco, prevede l'utilizzo di un personaggio preimpostato da un giocatore, con abilità e oggetti identici per tutti, da utilizzare per portare a compimento un Varco Maggiore. Ad aprire le danze è il cacciatore di demoni con una build che gira intorno a Giusta Vendetta e non è delle più divertenti da usare, ma l'utilizzo di un eroe che non è nelle nostre corde fa parte del gioco in una modalità che ci accoglie in un'area di preparazione e ci permette di provare le abilità su ignari mostri. L'obiettivo è quello di partire da subito con il piglio giusto sia puntando a scalare le classifiche, sia puntando al premio materiale che include ingredienti, frammenti di sangue e oro. Non si tratta certo di un'aggiunta di grande spessore, ma va a confluire in una patch piuttosto ricca che non ci fa mancare rifiniture, bilanciamenti e, per l'appunto, il negromante, ancora incompleto ma interessante al netto delle diverse abilità prese dagli altri personaggi. In ogni caso il nuovo eroe ha una chiara identità, cupa e sanguigna, che include abilità peculiari e decisamente gratificanti e che sommandosi alle novità della patch 2.6 promette di aggiungere un ulteriore pizzico di varietà a un Diablo III ancora imperfetto ma sempre più ricco e rifinito. A questo punto non ci resta che aspettare la versione finale del personaggio, curiosi di scoprire i set di classe e il nuovo arsenale di oggetti leggendari che speriamo riservi qualche sorpresa anche per gli altri eroi.

CERTEZZE

  • Atmosfere cupe e abilità iconiche che ci riportano ai vecchi tempi
  • Un personaggio versatile che può impugnare diversi stili di combattimento
  • Il sostegno di una patch che include ben sei nuove aree due delle quali dedicate al nuovo personaggio

DUBBI

  • Il prezzo è un'incognita preoccupante
  • Non arriverà sulle console di vecchia generazione
  • Avremmo preferito vedere una vera espansione